Italia
Firmato ieri dal Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri il decreto tecnico sulle Wireless LAN.
Il decreto, come si apprende da una nota del ministero, si compone di otto articoli, e offre la possibilità agli operatori di fornire servizi di accesso al pubblico in regime di autorizzazione generale.
Il decreto tecnico offre infatti agli operatori la possibilità di fornire – attraverso l”installazione di reti di tipo Radio LAN – servizi di accesso a banda larga mediante una semplice autorizzazione, consentendo così al wi-fi (Wireless Fidelity) di passare dalla fase sperimentale a quella della diffusione al pubblico.
Le apparecchiature wi-fi potranno essere utilizzate in “locali aperti al pubblico e in aree confinate a frequentazione pubblica“, come hotel, bar, ristoranti, centri commerciali, autogrill e aeroporti, dove i cittadini avranno la possibilità di connettersi a Internet con un accesso a banda larga senza filo.
¿Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto ¿ dichiara Gasparri nel comunicato ¿ perché la regolamentazione approvata oggi (leggi ieri, ndr) contribuirà ad accrescere la competitività del nostro Paese nel mercato dell¿accesso ad Internet, attraverso lo sviluppo del wi-fi. Il forte potenziale tecnologico che portano le Wireless LAN, costituisce una ulteriore opportunità di impresa per le aziende del settore e soprattutto un vantaggio per i cittadini, che potranno beneficiare di nuove modalità di accesso ad Internet a banda larga¿.
¿E¿ una fortunata coincidenza ¿ prosegue ancora il Ministro – che questa normativa, sulla quale abbiamo lavorato a lungo, venga alla luce proprio nel giorno in cui il Ministero ha voluto celebrare Antonio Meucci e l¿invenzione del telefono¿.
Il risultato è frutto di un lavoro puntuale del Ministero delle Comunicazioni, nel rinnovo delle regole del sistema delle telecomunicazioni, svolto in collaborazione con l¿Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nel rispetto delle reciproche competenze, e con gli operatori del settore, che hanno contribuito a perfezionare i nostri modelli tecnologici attraverso le audizioni svolte.
¿Le WLAN ¿ conclude Gasparri ¿ apriranno nuovi scenari anche per le aree disagiate e a minor reddito. Ritengo che anche questa opzione tecnologia possa contribuire alla riduzione del ¿digital divide¿, la discriminante tecnologica tra le aree tecnologicamente più o meno avanzate del Paese. E¿ nostra intenzione lavorare affinché la banda larga diventi un servizio universale a disposizione di tutti e di cui tutti possano trarre i benefici. Anche il decreto firmato oggi va in questa direzione¿.
Dal canto suo, il commissario dell”Autorita” Alessandro Luciano, relatore del regolamento approvato che riguarda la tutela della concorrenza e degli utenti, ha affermato che “la decisione attua, secondo le più recenti indicazioni della Commissione europea, una soft regulation in attesa di un pieno sviluppo del mercato wi-fi””.
Il ministero aveva autorizzato la sperimentazione delle WLAN nelle bande di 2,4 e 5 GHz alla fine del 2002. Lo scorso 17 aprile lo schema del decreto tecnico approvato ieri era stato sottoposto a operatori e associazioni di categoria nel corso di un”audizione congiunta con l”Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Agli operatori che intendono offrire al pubblico i servizi wi-fi basta presentare al ministero delle Comunicazioni una domanda per poter avviare subito il servizio. secondo lo schema allegato al decreto. La presentazione della domanda da diritto all”operatore di avviare subito il servizio, nel rispetto delle condizioni indicate dal decreto
I soggetti autorizzati devono rispettare le norme tecniche di esercizio previste per l”uso delle bande 2,4 e 5 GHz del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze e, quindi, non devono arrecare interferenze ad altri servizi ed usare la potenza di emissione prescritta.
Il decreto prevede anche il rispetto delle norme sulla sicurezza ed integrità delle reti. Si chiede, infatti, all”operatore di usare codici di identificativi per gli utenti che accedono alla rete pubblica. L”installazione delle reti wi-fi dovrà avvenire nel rispetto del principio di non discriminazione tra i sistemi Radio LAN e le altre tecnologie concorrenti. Su questi aspetti e anche sui principi di garanzia degli utenti, è competente l”Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a dettare regole specifiche.
Il Wi-Fi, da molti conosciuto come l”Internet senza fili, consiste in sostanza in una rete di piccole antenne che creano, in un luogo delimitato, le condizioni per l”accesso a Internet a banda larga senza l”impaccio del cavo telefonico. Per realizzare una rete wi-fi è infatti sufficiente installare uno o più Access Point, cioè
gli apparati dotati di antenna rice-trasmittente a cui si collegano, via radio, i Pc (sia fissi sia portatili) o i palmari equipaggiati con specifiche schede wireless. Il wi-fi consente infatti una velocità fino a 11Mbps, che tuttavia cala in modo proporzionale al numero di utenti collegati.
Il Wi-Fi, all”estero, ha già conquistato fino ad oggi almeno 20 milioni di navigatori e anche in Italia tutte le più grosse società di tlc hanno avviato progetti per sfruttare la nuova tecnologia.
Qualcuno ci crede a tal punto da averla utilizzata per coprire l”intera popolazione di un paese. Si tratta di San Benedetto Balbo, comune in provincia di Cuneo di meno di 200 abitanti, che qualche giorno fa ha annunciato di aver realizzato la rete wi-fi per mettere in collegamento i cittadini tra loro e con l”amministrazione comunale.
Decreto del Ministro delle Comunicazioni sul Wi-Fi: accesso a Internet senza fili in regime di autorizzazione generale e uso pubblico, clicca qui