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La pirateria informatica, secondo una ricerca condotta dalla Business Software Alliance (BSA), ha subito negli ultimi 12 mesi un lieve calo. Il tasso di pirateria mondiale, infatti, è sceso quest”anno al 39% dal 40% dell”anno precedente.
Questo arretramento, anche se minimo, rappresenta un blocco alla diffusione della pirateria informatica mondiale che offre, a costi bassissimi, software, musica e copie di film che si possono trovare sia online che per strada. “Siamo soddisfatti dei risultati, ma ci troviamo tuttora di fronte ad una situazione in cui su 10 beni del settore circa 4 vengono ancora usati senza licenza“, ha detto Beth Scott, vicepresidente della BSA per Europa, Medio Oriente e Africa.
Sul lungo periodo, i risultati registrati nel 2002 sono di 10 punti più in basso di quelli registrati nel 1994, anno in cui le società del settore hanno deciso di unire le loro forze per combattere il proliferare della pirateria informatica.
La BSA – che raggruppa 22 società del ramo, come Microsoft, Apple Computer e Intel ¿ ha affermato, che, nonostante siano stati raggiunti dei buoni risultati nella lotta contro la pirateria, ¿la guerra non è finita¿ e calcola che la pirateria provoca un danno da 13 miliardi di dollari all¿anno alle industrie del ramo, 2 miliardi in più rispetto al 2001.
Dalla ricerca condotta dalla Business Software Alliance risulta che i mercati con il minor tasso di pirateria informatica sono quelli del Nord America e dell¿Europa occidentale. L¿indice di pirateria, infatti, fra il 1994 e il 2002 in questi mercati è sceso dal 32% al 24% negli Stati Uniti e dal 52% al 35% nell¿Europa occidentale. Al contrario, i Paesi dell¿Europa dell¿Est – come la Russia e l¿Ucraina ¿ la zona Asia-Oceania, la Cina e il Vietnam, hanno registrato il più alto tasso di pirateria informatica (90%).
La BSA ha chiesto ai governi dei diversi Paesi di rafforzare le misure legali contro la pirateria.
La direttiva dell¿Unione europea sul diritto d¿autore, che obbliga gli ISP a controllare la loro rete per perseguitare i pirati, deve essere ancora approvata dai 13 dei 15 Stati membri, anche se la data-limite dell¿approvazione è passata da sei mesi.