Dopo ¿Galileo¿ arriva ¿Leonardo¿, nuovo progetto spaziale per mettere in rete tutta l¿Europa

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L¿Esa, Agenzia Spaziale Europea, si appresta a cambiare vertice e si prepara a una nuova sfida nelle telecomunicazioni. Dopo ¿Galileo¿, infatti, prima rete di navigazione satellitare, sta per arrivare ¿Leonardo¿. Prima di lasciare il suo incarico, assunto nel 1997, ne parla il direttore generale Antonio Rodot&#224. Il 1° luglio sar&#224 infatti sostituito dal francese Jean-Jacques Dordain. Parlando di ¿Leonardo¿, Rodot&#224 spiega che si tratter&#224 di ¿una rete unica nelle telecom, che potr&#224 dare un”unit&#224 concreta al sistema Europa rispondendo a bisogni concreti dei cittadini¿. Secondo Rodot&#224, il progetto ha solo bisogno di essere rifasato; nel giro di tre anni, l”Europa sar&#224 dotata di una rete telecom che offrir&#224 l”accesso rapido a Internet a tutti i paesi dell”Unione. ¿Non ci vogliono nuovi fondi, basta razionalizzare quelli esistenti¿, sottolinea Rodot&#224. L¿idea di fondo &#232 suggestiva: ¿E” inutile investire in tante reti locali quando, con lo spazio, se ne pu&#242 avere una che copre tutta l”Europa¿ spiega Rodot&#224, sottolineando l”importanza anche politica del progetto alla vigilia dell”allargamento a 10 paesi che non dispongono delle stesse infrastrutture di tlc. Per questo, ¿&#232 opportuno che tutta l”Europa proceda al pi&#249 presto alla stessa velocit&#224. Bruxelles ha capito la valenza politica del progetto e l”utilit&#224 dello spazio per scongiurare la frattura digitale¿.

Rodot&#224 afferma di lasciare la direzione generale dell”Esa soddisfatto, perch&#233 ¿lo spazio &#232 diventato un elemento strategico delle politiche del futuro¿, e aggiunge, ¿si &#232 consapevoli dell”importanza dell”Esa per realizzarle. Ci si &#232 resi conto che lo spazio &#232 il collante naturale dell”Europa¿.

Il direttore generale dell¿Esa tenta un bilancio del suo mandato, che si conclude con una serie di iniziative che dovrebbero finalmente assicurare un accesso indipendente dell”Europa allo spazio. ¿Abbiamo posto le premesse per il lancio di Galileo ¿ dice orgoglioso – e il futuro di Ariane e Arianespace. Ma non sono che punti di partenza. La sfida &#232 raggiungere i risultati””.

Rodot&#224 non nasconde le difficolt&#224: ¿la situazione non &#232 stata facile anche perch&#233 la congiuntura economica non ci ha consentito di far partire tutti i nostri programmi, ma queste difficolt&#224 non hanno toccato solo lo spazio¿. ¿A maggio ¿ conclude¿ siamo riusciti a convincere gli stati dell”utilit&#224 dell”Esa e gli industriali a innestare una marcia in pi&#249. Se ci siamo riusciti è perché i paesi membri sono convinti che gli obiettivi trovano sponda in un”agenzia coesa e capace¿.

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