Italia
¿Internet sta per rinascere alla grande¿, è quanto ha dichiarato ieri Alberto Contri, amministratore delegato di Rainet e Presidente di Pubblicità Progresso, al convegno di Assolombarda, ”Comunicare per vincere in tempi di crisi”.
Contri ha poi detto di fare attenzione ¿¿ai falsi profeti che ci hanno regalato la bolla speculativa e ora non sanno neanche accorgersi di quanto succede di buono sulla Rete¿.
Parlando ad una platea di piccole e medie imprese insieme a Giulio Malgara, Presidente UPA, Maurizio Costa, Amministratore Delegato Mondadori e Michele Perini, Presidente Assolombarda, Contri ha dichiarato di essere convinto che ci sarà un buon futuro per quanti ¿sapranno coniugare le potenzialità del Web con il relationship marketing¿.
Per l”ad di RaiNet, quasi tutti hanno compiuto l”errore di considerare Internet un nuovo mezzo di comunicazione alternativo agli altri.
¿Mentre è un ambiente ¿ dice Contri – una innervazione del sistema che bisogna saper padroneggiare in sinergia con altre forme di comunicazione capaci di sfruttare il marketing virale e le potenzialità del targeting e delle comunità virtuali¿
¿Per chi sarà in grado di comprendere il potenziale esplosivo di questa sinergia – e diverse piccole e medie imprese lo stanno dimostrando – le soddisfazioni non mancheranno¿ dice ancora.
Contri non ha risparmiato critiche ad ¿un certo tipo di banche d”affari e di consulenti di marketing che ci hanno regalato la bolla speculativa e ora non sanno nemmeno riconoscere la rinascita di Internet. E” davvero venuto il momento – ha detto Contri, citando il presidente della giuria dei Cyber Lions al recente Festival di Cannes, Marco Tinelli – in cui Internet dopo aver chiesto molto e dato poco, saprà dare molto chiedendo poco””.
Riferendosi, poi, a Pubblicità Progresso – associazione composta dalle principale associazioni private della Comunicazione ¿ ha annunciato che l¿impegno in una difficile campagna che inviterà ad accogliere il cambiamento e tutto ciò che è diverso come un fattore positivo.
¿Perché oramai è certo – ha concluso Contri – che il futuro non sarà affatto come ce lo siamo immaginato. O come ce lo hanno fatto immaginare¿.