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L”Autorità antitrust del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ribadito la propria preoccupazione riguardo al prezzo che Microsoft applicherà per l¿accesso al codice sorgente dei software Windows.
In un rapporto presentato al giudice Colleen Kollar-Kotelly, i funzionari sostengono di non essere affatto soddisfatti né delle tariffe né della struttura dei diritti di licenza (royalty) proposte dal gigante di Seattle per svelare i propri segreti alla concorrenza.
Secondo quanto stabilito in aprile, Microsoft avrebbe dovuto offrire termini di accesso ai codici sorgente ¿ragionevoli e non-discriminatori¿, per dare alla concorrenza la possibilità di sviluppare dei sistemi operativi compatibili col diffusissimo Windows e facilitare le procedure di accesso.
La preoccupazione del Dipartimento di Giustizia fanno eco a quelle degli avversari, inclusa Sun Microsystem che assicura che, nonostante le promesse, le tariffe stabilite da Microsoft sarebbero ancora proibitive.
Da canto suo, Microsoft ha fatto sapere che prenderà in considerazione le critiche del governo e dell¿industria e insiste che le tariffe sono conformi ai termini dell¿accordo stipulato ad aprile. Accordo raggiunto dopo un lungo processo che vedeva il colosso di Seattle imputato per abuso di posizione dominante nel mercato dei personal computer.
Nei giorni scorsi Microsoft ha ottenuto un¿importante vittoria su Sun Microsystem: la società aveva portato il Gruppo di Gates in tribunale, perché dell¿avviso che Microsoft minacciava di rafforzare il suo monopolio attraverso Windows al mercato emergente dei servizi Web. Il giudice ha stabilito invece che Microsoft non ha l¿obbligo di includere il linguaggio di programmazione Java nel sistema operativo Windows.
Jim Desler – portavoce di Microsoft ¿ ha definito la sentenza della Corte d¿Appello ¿una tappa importante (¿) il Gruppo ¿ ha aggiunto ¿ ha mostrato nel corso dell¿anno la propria volontà di andare al di là dei conflitti giuridici e di lavorare in collaborazione con il resto dell¿industria di settore¿
