Italia
La parte più grossa dei contributi per la banda larga, messi a disposizione dalla Finanziaria 2003, andrà al Gruppo Telecom Italia.
Com¿era nelle previsioni, l¿operatore si è accaparrato il 59% degli aiuti finanziari previsti.
Secondo i dati diffusi dal ministero delle Comunicazioni, Fastweb si piazza al secondo posto con circa il 22% dei contributi erogati.
Sul sito Internet del ministero (www.comunicazioni.it), sono pubblicati i dati che si riferiscono alla prima fase (dicembre 2002-gennaio 2003) degli incentivi per la banda larga decisi dalla Finanziaria 2003, pari a 11,8 milioni di euro dei complessivi 27 milioni messi a disposizione.
Di questi fondi, anticipati dalle società sotto forma di uno sconto di 75 euro ai clienti che hanno sottoscritto un abbonamento a Internet con la banda larga, Telecom Italia percepisce 81.187 contributi (pari a circa 6 milioni di euro), che sommati agli 11.904 di Seat Pagine Gialle portano la percentuale totale del colosso telefonico al 59%. Per quanto riguarda Fastweb, invece, sommando i 32.214 contributi di Fastweb Spa e i 3.097 di Fastweb Mediterranea si arriva a oltre il 22%.
Con quote superiori all”1% del totale del mercato, figurano anche Wind (9% con 14.275 contributi) e Tiscali (6% con 10.016 contributi). Tutti gli altri, che siano Internet Service Provider oppure Olo (operatori licenziatari), mostrano percentuali inferiori all”1%.
I dati comunicati si riferiscono solo alla prima tranche dei fondi messi a disposizione dalla Finanziaria 2003 per gli incentivi per i modem e per gli apparati che consentono l”accesso ai servizi a banda larga, varati dal governo con l”obiettivo di sviluppare questa tecnologia anche in Italia. La seconda tranche, pari a 12,5 milioni di euro, si riferisce alle autorizzazioni anticipate per abbonamenti datati dal 1 febbraio al 9 marzo 2003, per la quale, dice il sito del ministero, è stata effettuata la prima assegnazione di lotti.