Europa
La commissione europea ha inflitto una multa di 10,35 milioni di euro all¿ISP Wanadoo per le tariffe applicate nell¿accesso a Internet ad alta velocità.
Dalle indagini, durate 14 mesi, è emerso che le pratiche attuate dal fornitore d¿accesso a Internet avrebbero fortemente penalizzato la concorrenza, dal momento che i pacchetti ADSL X-Tense sarebbero stati commercializzati a prezzi più bassi dei costi sostenuti.
Wanadoo ¿ rende noto la Commissione in una nota – avrebbe in questo modo¿ostacolato l¿ingresso nel mercato e lo sviluppo della concorrenza, il tutto a discapito dei consumatori¿, nonché supportato “ delle importanti perdite fino alla fine del 2002¿.
Per la Commissione, inoltre, la strategia ¿deliberata¿ dell¿ISP ¿puntava alla conquista della parte più rilevante di un mercato in piena espansione¿ dal momento che dal gennaio 2001 al settembre 2002, la quota di mercato di Wanadoo è passata dal 46% al 72% ¿¿su un mercato la cui grandezza in quel periodo è più che quintuplicata¿.
Di fatto, Wanadoo controlla attualmente il 63% del mercato francese dell¿ADSL. Aol, Tiscali e T-Online si dividono il resto. L¿ISP sarà tenuto sotto stretta osservazione fino al 2006, al fine di evitare nuovi abusi.
La decisione, del resto non è la prima del genere: Bruxelles ha condannato a maggio Deutsche Telekom a pagare una multa di 12,6 milioni di euro a causa delle tariffe pratiche alla concorrenza in merito all¿accesso alla propria rete locale. L¿operatore storico tedesco, secondo la Commissione, avrebbe abusato della propria posizione dominante per imporre tariffe elevate e bloccare il passaggio agli operatori concorrenti.
Mario Monti, il Commissario europeo alla concorrenza, ha dichiarato che la Commissione proseguirà la sua opera di sorveglianza per evitare che simili situazioni di illegalità blocchino il naturale sviluppo del mercato della banda larga in Europa.