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Una Commissione della Camera americana ha adottato un provvedimento che di fatto blocca la nuova norma della FCC (Federal Communications Commission) che consentirebbe alle società che operano nel mercato della comunicazione di possedere, in via combinata, emittenti televisive, radiofoniche e giornali nella stessa città, oltre a rendere plausibile, per un network televisivo, il controllo di reti locali fino a raggiungere il 90% dell¿intera platea dei telespettatori.
La modifica della FCC modificherebbe il settore mediatico e secondo alcuni potrebbe imbavagliare la libertà d¿espressione. E¿ naturale che dietro le preoccupazioni degli americani ci sono i giganti americani dei media, come Disney, Aol Time Warner, la News Corp del magnate australiano Rupert Murdoch, che in breve potrebbero monopolizzare l¿intero mercato.
Con 40 voti favorevoli e 25 contrari, la Commissione ha inserito la misura in una legge cruciale per il finanziamento di tre ministeri – Giustizia, Commercio e Dipartimento di Stato – nonostante una minaccia del presidente George W. Bush di porvi il veto.
La decisione della Commissione che si occupa degli stanziamenti per il governo federale (appropriations committee) è un grosso colpo per le grandi reti televisive. Con il vecchio regolamento queste potevano possedere emittenti che raggiungono non più di 35% delle case della città. Il regolamento della FCC avrebbe alzato il limite al 45%.
La decisione dei deputati della Commissione ha il sostegno di molti americani, sempre più preoccupati per l”indipendenza degli organi d”informazione.
Secondo un recente sondaggio effettuato dal Centro di ricerca Pew, la metà degli americani è convinta che la decisione di consentire una maggiore concentrazione dei media nelle mani di poche società avrebbe un effetto negativo sul Paese. Una minoranza del 10% ritiene, invece, che avrebbe un effetto positivo
Gli americani fanno confusione quando si tratta dell”obiettività delle notizie: una maggioranza dice di volere che le informazioni siano ¿neutrali¿ ma il 70% reclama ¿un punto di vista pro-americano¿ nelle notizie.