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La Commissione per il Commercio del Senato americano ha proposto che Internet sia esentato in modo permanente da ogni tipo di tasse, così da estendere una legge temporanea che scade il prossimo novembre.
Una simile bozza è già stata approvata dalla commissione giudiziaria della Camera dei Rappresentanti ed è in attesa dell¿approvazione del Congresso.
¿Mantenere Internet libero da tasse sul commercio elettronico molteplici e discriminatorie, aiuterà a creare l¿ambiente adatto all¿innovazione¿, hanno dichiarato in un comunicato i due promotori della proposta, Don Evans e John Snow.
La Commissione ha proposto di bandire le tasse relativi ai servizi Internet ma anche tutti quegli oneri specificamente inerenti gli acquisti sul Web, considerati, dal punto di vista fiscale, differenti da quelli tradizionali.
¿Come legislatori, abbiamo il dovere di incoraggiare la diffusione dei nuovi servizi Internet e di non soffocare l¿innovazione imponendo nuove tasse¿, concludono i due senatori.
Agli inizi del mese di luglio, ha suscitato molte polemiche l¿entrata in vigore in Europa dell¿Iva sul commercio elettronico. Molte società Usa, infatti, hanno protestato che il nuovo quadro fiscale sarebbe discriminatorio per le aziende straniere.
Le regole stabilite dall¿Unione prevedono che dal 1° luglio tutte le aziende che operano in Rete, anche quelle non residenti all¿interno della Ue, dovranno applicare l¿Iva sulle transazioni digitali. Un¿aliquota compresa tra il 15 e il 25% su alcune operazioni effettuabili via Internet, come scaricare musica o software, canoni di abbonamento mensili agli Internet service provider e su qualsiasi altro prodotto acquistato attraverso aste online all¿interno del blocco dei 15 paesi della Ue.