Non crescono gli investimenti nell¿Information technology

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Nonostante i segni di ripresa economica, le societ&#224 tardano ad aumentare le spese destinate agli investimenti nel settore dell¿hi-tech. A dichiararlo &#232 il direttore generale di Dell, Michael Dell, in una recente intervista.

¿Le grandi societ&#224 hanno la tendenza ad essere le pi&#249 lente a reagire ai cambi dell¿economia¿, ha aggiunto a margine di una conferenza stampa sugli investimenti tecnologici.

Chi investe nella tecnologia dell”informazione cresce di pi&#249 e ha maggiori strumenti di difesa contro il rallentamento dell”economia, ma nonostante questa convinzione ormai assodata, le societ&#224 non si adeguano, per cui gli investimenti nell¿hi-tech non crescono e non si adeguano al mutato mercato.

Michael Dell ritiene che una certa crescita si sia registrata per le PMI, mentre facendo riferimento al contesto geografico, &#232 l¿Asia ad aver segnato la performance pi&#249 alta.

Il patron della nota societ&#224 di produttori informatici ha dichiarato che ¿L¿Asia rappresenta una grossa fonte d¿attivit&#224, nonostante i guai provocati dalla polmonite atipica¿.

Dell ha aggiunto che sicuramente il Wi-Fi, gli schermi pi&#249 grandi e i micro-processori pi&#249 potenti porteranno a un aumento della domanda di pc portatili.

Ma nonostante questo, rimane preoccupante la mancata crescita degli investimenti nel settore delle tecnologie.

A confermarlo &#232 anche un recente sondaggio di Merrill Lynch condotto tra i manager addetti agli investimenti in Information tecnology, che ha raccolto dati poco incoraggianti.

In Europa il 55% degli intervistati pensa che il budget del 2003 sar&#224 in linea o inferiore a quello del 2002, pi&#249 o meno la stessa percentuale gi&#224 rilevata lo scorso aprile (58%) e lo scorso gennaio (54%). E” per&#242 leggermente salita la percentuale di coloro che ritengono di aumentare gli investimenti in hi-tech, cosa che ora pensano di fare il 43% dei manager interpellati, rispetto al 33% dello scorso aprile (quando c”era la guerra in Iraq) e il 41% dello scorso gennaio.

Per quanto riguarda l¿Europa, come per gli Stati Uniti, gli analisti di Merrill Lynch ritengono che la spesa per investimenti in hi-tech si sta stabilizzando e che quest”anno dovrebbe crescere dell”1% rispetto al 2002, evidenziando quindi un leggero miglioramento rispetto all¿ultimo semestre.

Ma &#232 ancora presto per parlare di ripresa. Il 65% dei manager americani attende una svolta entro il prossimo anno, mentre in Europa il 39,3% crede in una ripresa nel 2004.

Ma Merrill Lynch rimane molto prudente e spiega che forse pi&#249 che di ripresa quella di cui parlano i manager &#232 solo una sensazione che il prossimo semestre sar&#224 meglio di quello precedente.

Tornando all”Europa, la Germania &#232 il paese dove i manager sono pi&#249 negativi, con solo il 22,7% degli intervistati che pensa di aumentare il budget di spesa in tecnologia.

Il paese pi&#249 positivo &#232 invece la Francia, dove il 66,7% dei manager &#232 convinto di spendere in Information technology pi&#249 di quanto speso nel 2002. Quanto alle priorit&#224 di spesa, il 43,9% dei responsabili aziendali indica come priorit&#224 gli investimenti in software, seguiti da quelli in hardware, indicati come prioritari dal 28% degli intervistati. Anche in questo caso le statistiche non si discostano di molto dall”indagine condotta negli Usa, dove il 58% dei manager indica come prioritario gli investimenti in software. Per Merrill Lynch sarà dunque da lì che ripartiranno gli investimenti in Information technology.

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