Italia
A margine del Consiglio Informale dei Ministri delle Comunicazioni dell”Unione Europea in corso a Viterbo, il Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, citando i dati elaborati dall”Osservatorio Banda Larga-Between, ha divulgato numeri molto soddisfacenti riguardo lo sviluppo della banda larga in Italia.
Alla fine di giugno gli accessi a banda larga sono stati 1,7 milioni, il 62% in più rispetto a gennaio e con la previsione di chiudere il 2003 con 2,5 milioni di accessi ed una crescita del 230% in 12 mesi.
Non solo, durante il primo trimestre di quest¿anno l¿Italia ha raggiunto il terzo posto in Europa per crescita della diffusione delle tecnologie Dsl, ponendosi al di sopra della media europea. Nel periodo in questione, infatti, la domanda si è sviluppata del 33,3%, contro il 20,4% del dato medio Europeo.
Alla luce di questi dati e delle indicazioni del Piano e-Europe 2005, il Ministro Stanca ha caldeggiato la promozione di investimenti volti alla realizzazione e alla promozione di contenuti e servizi innovativi in particolare nei settori dell”eGovernment, dell”eLearning, dell”eHealth e dell”eBusiness.
Stanca ha inoltre sottolineato come “lo sviluppo di servizi di larga banda si debba basare non solo sulla multimedialità, ma anche sul carattere interattivo dei servizi innovativi, la cui realiz-zazione presuppone la collaborazione tra operatori privati e il settore pubblico, centrale e locale. Occorre favorire lo sviluppo di soluzioni, di modelli e di contenuti di qualità promuo-vendo la cooperazione con il mondo dell”economia e della finanza, ricerca e del sociale”.
A questo proposito sono però ancora da affrontare alcune problematiche connesse all¿adozione del Digital Right Management (il sistema di gestione dei diritti d”autore nella distribuzione
di musica, video od altro materiale multimediale, ndr), necessario, secondo Stanca ¿per creare e consolidare modelli di business in Rete affidabili, dando in tal modo al mercato indispensabili elementi di certezza¿.
Per promuovere l¿ulteriore sviluppo della banda larga, l¿Italia si prefigge interventi sia di tipo regolatorio che amministrativo. I primi per assicurare un”equilibrata competizione, favorire gli investimenti in infrastrutture da parte dei privati e l¿utilizzo dei fondi strutturali per lo sviluppo delle aree svantaggiate; i secondi per lo sviluppo della domanda, pubblica e privata, di contenuti e di servizi.
Essenziale, conclude il Ministro, che il progresso delle nuove rispetti la privacy, tuteli i diritti dei consumatori e garantisca inoltre l”accessibilità da parte delle categorie deboli, la sicurezza, la neutralità tecnologica e l”utilizzo delle piattaforme più appropriate.