Wind –

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Italia



l’attuale Wind nasce dalla fusione di Wind, operatore convergente creato da Enel, France Télécom e Deutsche Telekom (successivamente ritiratasi) e Infostrada.

 

 

Profilo

 

Wind ha una dorsale nazionale infibra ottica che sfrutta parte delle infrastrutture acquistate dalle Ferrovie dello Stato, insieme a oltre 2.000 km di anelli urbani in oltre 30 città. Effettua collegamenti diretti in fibra ottica in limitate aree geografiche (cablatura di utenza business). Nel 2000 ha stanziato 4.000 miliardi di lire (oltre 2 milioni di euro) per realizzare anelli ottici urbani a larga banda.

Wind è il primo operatore alternativo sul mercato di telefonia fissa, è al primo posto in Italia tra i portali internet (Libero) ed è al terzo posto tra i maggiori Internet Service Provider (ISP) italiani. Wind è anche il terzo operatore mobile italiano, con una quota di mercato del 16%.

Al 31 marzo 2003 contava complessivamente 29,5 milioni di clienti, di cui 7,5 milioni nella telefonia fissa, 9 milioni nella telefonia mobile e 13 milioni di clienti registrati Internet.

Per Internet, Wind detiene il 37% di quota di mercato rispetto al mercato globale nazionale.

Libero.it (che nasce dall’integrazione dei portali IOL e Inwind) si è classificato come il portale con il più alto numero di visitatori su scala nazionale (7.300.000 di unique visitors, 54,8% di reach), con una media di circa 630 milioni di pageviews nel mese di giugno, mentre sono cresciute a 85 le pagine visitate per persona e il tempo medio speso sul portale ha raggiunto i 31 minuti, sempre ad personam (fonte: Nielsen Netratings, giugno 2002).

Dal 15 febbraio 2001 è il primo gestore alternativo nella telefonia fissa in Italia a dare accesso all’unbundling local loop.

Nel novembre ’99 lancia il servizio di accesso gratuito a Internet, contribuendo alla diffusione di Internet in Italia.

 
 

Infrastrutture

 

Rete mobile

 

A fine 2002 la rete Gsm copriva il 98% della popolazione, con piena disponibilità dei serviziGprs. In alcune città risulta già avviato lo sviluppo della rete di accessoUmts.

 

Rete fissa

  • 100% della popolazione raggiunta sia in selezione che in preselezione dell’operatore;

  • 434 siti ULL equipaggiati in altrettante centrali telefoniche, che permettono di offrire il servizio di accesso diretto ai clienti di telefonia fissa sia in banda stretta che in banda larga ( ADSL) sul 26% dell’intero mercato indirizzabile;

  • oltre 18.000 chilometri dibackbone trasmissivo che collegano tutti i capoluoghi di provincia e altre principali città. Tale rete è anche connessa alla rete europea per un totale di 250 città europee in 16 Paesi;

  • oltre 2.200 chilometri di infrastrutture (cavidotti e fibre) in fibra ottica per le reti metropolitane (MAN), che garantiscono accesso e alta capacità per servizi voce, dati e internet anche a livello locale.

 

I risultati finanziari al primo semestre 2003

  • Ricavi totali netti consolidati a 2.123 milioni di euro (+12,5% rispetto allo stesso periodo del 2002);

  • Ricavi da servizi a 1.963 milioni di euro (+10,3% rispetto allo stesso periodo del 2002);

  • MOL positivo a 480 milioni di euro (+106,9% rispetto ai 232 milioni di euro del primo semestre del 2002);

  • Investimenti: 359 milioni di euro rispetto ai 652 milioni di euro nel primo semestre del 2002 (-45%);

  • Perdita netta pari a 305 milioni di euro, in linea con le previsioni

  • Totale clienti: 30,6 milioni, di cui 7,5 milioni nella telefonia fissa (di cui 3,3 attivi), 9,2 nel mobile e 13,9 registrati in Internet (di cui oltre 3 milioni attivi).   

 

Il Bilancio 2002

(Approvato dall’Assemblea Ordinaria dei Soci il 20 marzo 2003)

 

Ricavi: 3.921 milioni di euro (2001: 3.457 milioni);

Ebitda: 614 milioni di euro (2001: 18 milioni).

(Risultati consolidati al 31 dicembre 2002)

 

A parità di perimetro di consolidamento (considerando Infostrada consolidata in Wind per l’intero arco del 2001), tale crescita è di circa il 13%, corrispondente a circa tre volte la crescita del mercato.

I ricavi netti da servizi di telecomunicazioni salgono a 3.644 milioni di euro, con una crescita di oltre il 14% a parità di perimetro di consolidamento rispetto al 2001.

Gli investimenti dell’anno ammontano a 2.068 milioni di euro (rispetto ai 2.054 milioni di euro del 2001 proforma) finalizzati all’ulteriore implementazione delle reti fissa e mobile e alla realizzazione di nuovi servizi e contenuti per le varie piattaforme.

Il flusso di cassa da gestione corrente, ovvero prima degli investimenti ma inclusi gli oneri finanziari, è positivo per 300 milioni di euro, rispetto ad un valore negativo per circa 200 milioni di euro nel 2001.

L’indebitamento finanziario netto consolidato, a fine 2002, è pari a 6.910 milioni di euro (5.642 milioni di euro nel 2001), di cui 5.975 milioni di euro riguardano l’indebitamento finanziario netto verso terzi, 289 milioni di euro sono costituiti soprattutto dal debito per la parte differita del costo della licenza UMTS e 646 milioni di euro sono relativi a prestiti subordinati dagli azionisti.

Il risultato netto consolidato è negativo per 900 milioni di euro, in linea con le aspettative di inizio anno.

Il Gruppo Wind, a fine dicembre 2002, contava oltre 8.600 dipendenti con età media di poco superiore ai 30 anni e con una incidenza dei laureati di circa il 30% (esclusi i call center) e con una presenza femminile aumentata rispetto al passato e che si attesta al 47%.

 

 

Servizi

 

Dal 18 marzo 2002 ha lanciato la nuova offerta Libero ADSL, versioni Light (velocità fino a 300 kbit/s in ricezione), Fast e Premium (velocità fino a 640 kbit/s in ricezione).

 

 

Consulta: la cronologia

 

 

 

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