Italia
Si infiamma la polemica aperta dal presidente Rai Lucia Annunziata sulla possibile correlazione delle nuove nomine all¿emittente pubblica, con il voto alla Camera sul Ddl di riforma dei sistema radioTv.
Accessi gli animi in Commissione parlamentare di Vigilanza, che ieri ha ricevuto i vertici Viale Mazzini.
Venerdì scorso il presidente della Vigilanza, Claudio Petruccioli, aveva inviato una lettera alla Annunziata e al Direttore generale Rai Flavio Cattaneo, invitandoli a sospendere le nuove nomine in vista della riunione di ieri.
Ieri a Petruccioli è mancato l¿appoggio della maggioranza che ritiene che non era nelle competenze del presidente ¿chiedere lo stop temporaneo delle nomine¿, disposte da direttori di testata, come sarebbe il caso di quanto disposto da Angela Buttiglione della Tgr. E, comunque, dice la Cdl, il regolamento richiederebbe che i contenuti della lettera fossero portati a conoscenza dei vicepresidenti dell”organismo parlamentare entro l”arco di 48 ore.
I commissari di centrodestra della Commissione di vigilanza hanno chiesto all”inizio della seduta la sospensione dell”audizione del Cda, per permettere di convocare immediatamente un ufficio di presidenza che valutasse i contenuti della lettera inviata dal presidente Petruccioli.
Dopo una votazione che ha visto la controversa partecipazione dello stesso Petruccioli, la Commissione ha respinto la richiesta di sospensiva. A sollevare il caso sono stati i commissari Camparini (Lega), Butti, (An) e Romani (Fi).
La seconda osservazione di metodo, avanzata dai commissari della maggioranza al presidente, concerne la convocazione stessa dell”ufficio di presidenza che ha disposto la data dell”audizione, che si sarebbe riunito nel pieno della discussione della legge Gasparri, con i commissari impegnati nel dibattito. Petruccioli ha ribattuto spiegando che non era sua intenzione entrare nel merito delle nomine effettuate, ma di garantire alla Commissione la possibilità di una discussione aperta sui metodi adottati, all”insegna della democraticità e del pluralismo che deve connotare l”esercizio degli indirizzi da imprimere al servizio pubblico.
In riunione, la Annunziata ha ribadito una volta di più la propria posizione e la ferma volontà a dimettersi ¿quando verrà approvata questa legge che io considero dannosa e che ha fatto danni prima dell”approvazione. La discussione sulla legge Gasparri ha distrutto l”idea che nella Rai sia possibile un governo di garanzia¿.
Quindi ha rilanciato, per spiegare come è nato il sospetto dello ””scambio”” per le nomine. Dal fatto che, dice ¿¿una serie di nomine la cui urgenza professionale non riesco ad identificare, sono state guarda caso tutte messe in moto sotto apertura della legge¿.
Aggiungendo, ¿guardando queste nomine mi è venuto da notare che l”equilibrio politico cambiava a seconda di queste nomine¿.
Ma sotto la provocazione di Paolo Romani (Fi) si è rifiutata di fare nomi. Invitando, però, la Commissione a controllare ¿¿il colore finale di certe operazioni¿.
E qui che ha sferrato l¿attacco il coordinatore di An Ignazio La Russa, che ha lanciato il sospetto, ¿che anche lei sia entrata nel gorgo delle appartenenze politiche¿¿, ipotizzando per lei ””un voto di scambio anticipato per un seggio alle elezioni europee””.
¿Credete veramente che possa puntare ad un seggio per le europee? Aspettate e vedrete¿ è stata la risposta secca dell¿Annunziata.
Molto più pacato il Dg Cattaneo, che ha annunciato ¿una inversione di tendenza per la Rai¿, per la quale migliorano sia gli ascolti che la raccolta pubblicitaria.
Gli ascolti crescono, la raccolta pubblicitaria anche. E la Rai inverte la tendenza negativa del primo semestre 2003 tornando leader del mercato televisivo. Questo il bilancio di inizio stagione tracciato dal Dg.
Passando poi all¿illustrazione del piano per il passaggio dell¿azienda al digitale terrestre.
Cattaneo ha difeso, in seguito, le nomine appena fatte e sostenuto che presto verrà adottato un piano per l”utilizzo dei dirigenti senza incarico.
Per il Dg, se la Rai vuole stare sul mercato, ¿deve riorganizzarsi¿. Perché, ha spiegato, ¿c”è troppa distanza tra il prodotto e punti decisionali di controllo¿. In Rai, ha sottolineato ¿servono da uno a due mesi per arrivare alla firma di un contratto, per la concorrenza bastano pochi giorni¿.
In conclusione la posizione di Petruccioli è sembrata più morbida. Il presidente ha chiuso sperando ¿che la tendenza positiva illustrata dal Dg per settembre sia durevole e crescente¿.
Riprende, intanto, il cammino del Ddl Gasparri, dopo il via libera dell”Udc. Ad annunciarlo è il Ministro per le Politiche comunitarie Rocco Buttiglione, uscendo dalla riunione dell”Ufficio politico del partito.
Il ministro ha spiegato che la decisione nasce per rispetto nei confronti della coalizione e perché non ci sono spazi ¿¿per una ragionevole mediazione¿. Buttiglione ha spiegato che ¿Come è noto noi abbiamo avuto delle riserve sulla legge Gasparri e pensiamo che questa legge avrebbe potuto essere migliore. In questo momento, con una situazione politica delicata come è quella attuale, noi riteniamo di dover dare il via libera a questa legge. Lo scontro si è spostato su terreni tali che lo spazio per una ragionevole mediazione non c”è. Non è una legge liberticida, per coerenza di coalizione la votiamo¿.
Buttiglione ha tenuto ad aggiungere che l¿Udc ribadisce ¿le priorità sulla Finanziaria. Il principio della responsabilità verso la coalizione non deve valere solo per noi: allora sul pacchetto per l”innovazione e lo sviluppo, sull”investimento per le famiglie e sul Mezzogiorno noi ci aspettiamo di avere da parte dei nostri alleati tanta responsabilità quanta noi ne mostriamo sulla vicenda della legge Gasparri¿.
Raggiunto dai cronisti, il ministro Gasparri ha dichiarato soddisfatto ¿Non avevo dubbi sulla lealtà dell”Udc il cui dibattito ho seguito e seguo con l”attenzione e il rispetto che si deve ad una forza politica con la quale condividiamo da molto tempo il comune cammino¿.
Aggiungendo che ¿la decisione di appoggiare la legge di riforma del sistema radiotelevisivo senza presentare emendamenti dimostra la coerenza del gruppo al programma della Casa delle Libertà¿.
Gasparri ha, quindi, ringraziato l¿Udc, ¿Sono fiducioso – ha detto ancora – che nel prossimo dibattito parlamentare che precederà le votazioni il Ddl troverà la convergenza di tutta la coalizione, come è già avvenuto al Senato¿.
Il Ddl è ormai in dirittura d¿arrivo,
forse già mercoledì prossimo, se non ci saranno sorprese, la legge Gasparri sarà approvata nel testo inviato dal Senato e quindi definitivamente. La conferenza dei capigruppo della Camera, riunitasi questa mattina a Montecitorio, ha infatti deciso che il 1° ottobre inizierà l”esame degli emendamenti al provvedimento e non è escluso che il voto finale si abbia già nella serata.