Ddl Gasparri: Sì dalla Camera. Ma rimane l¿amaro in bocca

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Approvato alla Camera il Ddl sul riassetto del sistema radiotelevisivo, con 318 s&#236 e 261 no, ma dovr&#224 tornare all¿esame del Senato in seguito dell”approvazione di due emendamenti presentati dall”opposizione.

Era iniziato ieri mattina l”esame del Ddl a firma del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. Sono 28 gli articoli che compongono il disegno di legge, oltre 400 gli emendamenti presentati.

Questa mattina l”articolo 24 che riguarda l”avvio delle trasmissioni radiofoniche in tecnica digitale &#232 stato emendato con un solo voto di scarto a scrutinio segreto: 288 voti a favore contro 287.

L”emendamento abolisce la fase transitoria nella assegnazione delle frequenze radiofoniche in tecnica digitale, una fase che era stata introdotta nella seconda lettura della legge al Senato.

Ieri, invece, il governo era stato battuto su un emendamento di Rifondazione comunista che vieta l¿impiego di minori negli spot pubblicitari, divieto che non vale per le televendite. L”emendamento &#232 stato approvato a scrutinio segreto con 284 s&#236 e 278 no.

Oggi tra i banchi della maggioranza si sono levate proteste perch&#233 i deputati non avrebbero avuto tempo sufficiente per votare.

A chi faceva notare al presidente della Camera di essersi sbagliato, Casini ha risposto: ¿E” accaduto anche ieri, sono cose che possono succedere. Non posso certo cambiare l”esito di una votazione: sarebbe la prima volta nella vita parlamentare della Repubblica¿.

Ha ammesso uno stato di crisi all¿interno della maggioranza il coordinatore di An Ignazio La Russa.

¿E” stato lanciato un messaggio di malessere politico di alcune frange della maggioranza che non riguarda An, ed &#232 stato espresso nel peggiore dei modi e nella peggiore delle occasioni¿, ha detto La Russa ai cronisti.

Dello stesso avviso il capogruppo dell¿Udc Luca Volont&#232, che ha commentato: “In questo voto ad una pattuglia di 15 franchi tiratori, che &#232 tutto sommato fisiologica, se ne sono aggiunti stabilmente altri 15, il che mostra un malessere tra le fila della maggioranza¿.

Maurizio Gasparri nasconde il probabile turbamento e rifiuta di parlare di crisi in seno alla maggioranza.

¿Il dato politico di oggi &#232 che il disegno di legge &#232 stato approvato dalla Camera con largo consenso e al 99% in maniera conforme al testo del Senato. Se ci fosse stato un problema politico, il Ddl non sarebbe passato¿, ha detto il ministro, aggiungendo che ¿i due emendamenti delle opposizioni approvati toccano questioni assolutamente marginali e non ne chiederemo la modifica al Senato. Tutto l”impianto della legge &#232 stato approvato cos&#236 com”era: il digitale terrestre, la riforma e la privatizzazione della Rai, le norme antitrust. Oggi sono soddisfatto – conclude – vedranno ora il presidente e il capigruppo del Senato i tempi dell”esame di Palazzo Madama””.

Quanto alla presenza di franchi tiratori nelle fila di An, Gasparri dice di non credere ¿che si possa attribuire questo elemento al mio partito. Si tratta di un dato fisiologico¿.

Non &#232 d¿accordo il segretario dei Ds Piero Fassino, che afferma ¿Queste due giornate hanno reso evidente un malessere che si &#232 manifestato non solo in occasione dei due emendamenti che l”aula ha approvato, ma in realt&#224 in tutte le votazioni segrete, un disagio che affonda le sue radici non soltanto nella consapevolezza che si sta approvando una brutta legge, ma anche la sensazione sgradevole di molti colleghi della maggioranza di non essere liberi e di essere sottoposti a una pressione costante e continua che vincola la loro libert&#224 di mandato subordinando ogni valutazione di merito agli interessi che stanno a cuore al presidente del Consiglio””.

Ma cosa si nasconde dietro questo malessere, rimane apparentemente un mistero. E se Massimo D¿Alema ha parlato di ¿vittoria del buon senso¿, mi viene da pensare se di buon senso si tratta o semplicemente di mancato accordo su qualche logica di spartizione. Chi c¿&#232 dietro questi franchi tiratori?

Raffaella Natale

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