Italia
270 milioni di euro per sostenere lo sviluppo delle reti a banda larga ed i relativi servizi nel Sud Italia verranno messi a disposizione di Sviluppo Italia sulla base di una prossima delibera del Cipe. Lo ha reso noto il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri durante una tavola rotonda di Business International.
I fondi verranno in parte destinati all”offerta dei servizi e in parte alla realizzazione di nuove infrastrutture. Solo incentivando la domanda e sostenendo l¿offerta, infatti, sarà possibile superare il digital divide tra Nord e Sud del Paese. Gasparri ha paragonato le infrastrutture per la banda larga nel meridione, alle autostrade: fondamentali per lo sviluppo e la competitività del Paese, come fondamentale è l”impostazione equilibrata tra lo sviluppo della infrastruttura ”fisica” e lo sviluppo dei servizi, con interventi sia sul fronte dell”offerta che su quello della domanda. Impostazioni diverse e non sinergiche rischierebbero infatti di determinare uno squilibrio nell”adozione della banda larga da parte di cittadini e delle imprese che, altrimenti, avrebbero sì a disposizione le infrastrutture ma non i contenuti, ossia i servizi.
Il progetto prevede la realizzazione, in tutte le regioni del Mezzogiorno, di anelli urbani per le reti broadband e di infrastrutture telematiche a partire da 210 agglomerati industriali già individuati e 67 capoluoghi di provincia e città con più di 50 mila abitanti e mira ad assicurare la crescita telematica di zone da troppo tempo relegate ai margini del sistema produttivo del Paese. Come ha ricordato il ministro Gasparri, infatti, “…il ritardo di sviluppo nel sistema Ict può essere sintetizzato nel Sud con un dato relativo alla dotazione di collegamenti in fibra ottica che è inferiore del 30% rispetto alla media nazionale e di oltre il 50% rispetto alle aree più sviluppate del paese. La dotazione risulta ancora più deficitaria nelle aree urbane dove la percentuale rispetto alla media nazionale scende sotto il 50%”.
La copertura a banda larga è disponibile attualmente in tutti i capoluoghi di provincia e in molti comuni con più di 10mila abitanti, con una media nazionale del 90%, ma la situazione del Paese è tutt¿altro che omogenea.
Nei comuni con meno di 10mila abitanti infatti, la copertura media è del 15%, ma se Piemonte e Lombardia sono al 23%, Calabria Puglia e Sicilia oscillano tra l”1,5% e il 4%.
La situazione generale del paese, ricorda ancora il ministro, non è delle peggiori: l”Italia si pone al quarto posto in Europa, dopo Germania, Inghilterra e Francia. Alla fine del giugno scorso gli accesi in banda larga sono stati oltre 1,7 milioni, con un incremento del 62% rispetto all”inizio di quest”anno e con la previsione di chiudere il 2003 con 2,5 milioni di accessi ed una crescita del 130% in soli 12 mesi. Non solo, durante il primo trimestre di quest¿anno l¿Italia ha raggiunto il terzo posto in Europa per crescita della diffusione delle tecnologie Dsl, ponendosi al di sopra della media europea. Nel periodo in questione, infatti, la domanda si è sviluppata del 33,3%, contro il 20,4% del dato medio Europeo. Nel periodo luglio 2002-luglio 2003, inoltre, l¿Italia ha scavalcato la Germania per i nuovi accessi, collocandosi al terzo posto in Europa.
In totale, gli incentivi per la banda larga, già presenti nel 2003, per il 2004 sono stati portati a 35 milioni di euro.
Il ministro Gasparri ha anche segnalato la crescente diffusione dell¿Umts: nel nostro paese gli abbonati sono 300.000, contro i 100.000 della Gran Bretagna.