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La Commissione federale americana per le Comunicazioni (Federal Communications Commission, FCC), ha approvato la vendita del 61,5% di Global Crossing a ST Telemedia (STT), controllata dal governo di Singapore attraverso Temasek Holdings, per 250 milioni di dollari.
L¿operazione, si legge nella nota della FCC, ¿¿favorirà la competizione, prevenendo la discontinuità del servizio e fornendo ai consumatori una più ampia scelta di provider¿.
Il governo di Singapore si è impegnato a fornire ampie rassicurazioni riguardo la gestione e la sicurezza dei dati trasmessi, il cui controllo dovrebbe restare comunque negli Stati Uniti. Il Dipartimento della Difesa americano aveva infatti sollevato dei dubbi sul trasferimento del controllo delle reti di Global Crossing ¿ che trasmettono anche informazioni strettamente riservate ¿ ad un¿azienda straniera.
Tra le garanzie fornite direttamente dal primo ministro di Singapore Goh Chok Tong, la possibilità delle agenzie federali di poter accedere alle informazioni trasmesse sulla rete e l¿eventuale limitazione dell¿accesso ai dati da parte di stati stranieri.
L¿accordo stabilisce anche che metà del futuro consiglio di amministrazione di Global Crossing dovrà essere formato da esperti statunitensi che avranno facoltà di bloccare la nomina del direttore alla sicurezza.
In un primo momento, anche il conglomerato di Hong Kong Hutchison Whampoa era interessato a rilevare la rete dell¿operatore americano, che ha fatto ricorso al Chapter 11 della legge fallimentare americana lo scorso anno. L¿apertura di un¿inchiesta da parte della Commissione Usa per gli affari esteri ha fatto però desistere il Gruppo guidato da Li Ka-Shing – notoriamente vicino al governo cinese – che lo scorso giugno si è tirato indietro dalla gara.
Una delle principali obiezioni formulate dal Pentagono derivava proprio dal fatto che, in seguito alla vendita, gli Stati Uniti avrebbero potuto incontrare difficoltà a identificare la fonte di una qualche violazione della rete.
La rete di Global Crossing consiste in un backbone globale in fibra ottica da 100.000 miglia, costato oltre 15 miliardi di dollari. Così come avviene per le reti di altri operatori internazionali, il network viene usato dal governo per trasmettere informazioni, anche strettamente riservate (quelle della CIA e dell¿FBI, per esempio).