Mondo
Internet, la madre di tutte le reti, sta vivendo il suo momento magico, con un gradimento che sorpassa, ormai anche in Europa, quello dei mezzi d¿informazione tradizionale come la televisione.
Ma c¿è gia chi pensa alla sua evoluzione, ad una nuova era in cui non si sentirà più parlare di problemi di sicurezza e di pericolo per la privacy degli utenti.
In questo contesto si inserisce l¿annuncio di Juniper Networks, che ha presentato di recente ¿Iniziativa Infranet¿, un progetto per la costruzione di una rete informatica di portata globale, simile a Internet, ma molto più sicura. Il costruttore americano di materiali per reti informatiche, ha invitato tutti i protagonisti del settore ad unirsi al progetto per poter lavorare a standard comuni e Lucent Technologies ha già annunciato di sostenere l¿iniziativa, mentre Cisco ha rifiutato di commentare la notizia.
Infranet sarà fondato sul protocollo Internet (IP) che verrà però utilizzato come fondamento per l¿infrastruttura, non come mezzo per trasmettere i dati. In questo modo ¿ dichiara Juniper ¿ saranno assicurate connessioni finali più rapide capaci di trasmettere più informazioni con performance stabili e garantite.
La rete non sarà né completamente pubblica né privata ma costituita da più divisioni interconnesse, ognuna costruita in modo indipendente dai fornitori d¿accesso. Gli operatori potranno così uscire dal mercato della trasmissione dei dati ¿ altamente concorrenziale e poco remunerativo ¿ per entrare in quello dei servizi a valore aggiunto, come la sicurezza e i video.
Le imprese a loro volta guadagneranno, risparmiando sui costi di mantenimento delle proprie reti per prendere in affitto soltanto lo spazio di cui hanno effettivamente bisogno, come succede oggi per le comunicazioni vocali.
La rete Internet, come tutti sanno, non dispone di un livello sufficiente di sicurezza, che sarà invece la ¿¿priorità di costruttori, operatori e fornitori di contenuti che hanno concepito le norme della futura rete Internet¿, ha dichiarato Scott Kriens, Presidente di Juniper.
Juniper, secondo gli analisti, prova con questa mossa ad uscire un po¿ dal suo seminato ed accaparrarsi le simpatie della clientela professionale, sempre più alla ricerca di reti affidabili a cui affidare i propri affari. Il Gruppo ¿ lontano concorrente del numero uno mondiale Cisco System ¿ starebbe dunque tentando di penetrare nelle grandi istituzioni finanziarie, industriali ed energetiche che hanno particolarmente a cuore la sicurezza dei dati trasmessi.
Internet, dunque, è già vicina al cambio generazionale? In un certo senso, si. Anche perché da più parti si sta lavorando a progetti per rendere la rete superveloce e supersicura.
Il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (Cern) ad esempio, sta lavorando alla realizzazione di un sistema di gestione dati ad altissima capacità basato sul Grid computing che promette di cambiare la nostra vita quotidiana, proprio come ha fatto Internet durante gli ultimi dieci anni. Non a caso, la Grid è già stata ribattezzata da alcuni esperti ¿ SuperInternet¿.
Attualmente, Internet consiste in una immensa rete di server (oltre 35 milioni in tutto il mondo rispetto agli appena 130 del 1993) che permette agli utenti di scaricare informazioni 24 ore su 24. L¿accesso ai dati adesso è però limitato dalla capacità di elaborazione del computer di ciascun utente.
Ebbene, tutto questo fra non molto potrebbe essere solo un ricordo: d¿ora in poi indipendentemente dalla potenza del terminale a disposizione, basterà richiedere un¿informazione e la Grid sarà programmata per andarla a cercare e renderla accessibile. Allo stesso tempo la griglia sarà capace di gestire i dati e le repliche nei vari centri e renderli immediatamente disponibili a tutti in modo trasparente e in tempo reale, consentendo di aumentare enormemente l¿efficienza d¿impiego e minimizzare i tempi di risposta alle richieste degli utenti.
Naturalmente, ci vorrà ancora un po¿ di tempo prima che Infranet o la Grid abbiano un impatto sulla vita quotidiana poiché – come e” successo con Internet ¿ le nuove tecnologie sono ancora in fase di sviluppo al servizio della ricerca scientifica.