Cda Rai: positivo il budget 2003. Intanto il caso Mimun potrebbe arrivare in Vigilanza e qualcuno parla già di caso politico

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Lucia Annunziata &#232 tornata sulle proprie posizioni e ha deciso infine di convocare il Cda Rai, nonostante avesse minacciato di non farlo.

Durante l¿ultimo Consiglio, infatti, il presidente non aveva condiviso la scelta del Direttore generale Flavio Cattaneo di non concedere la diretta alla manifestazione sindacale sulla riforma pensionistica.

Il Cda aveva sostenuto il Dg e deciso per delle finestre informative mandate in onda durante i Tg.

La Annunziata aveva interpretato il gesto come l¿ennesima minaccia al pluralismo, e lamentato la presenza eccessiva del governo nelle reti Rai.

Esigenze aziendali hanno poi convinto il presidente che era meglio soprassedere, specie dopo la lettera ricevuta dai consiglieri Alberoni e Petroni, e dallo stesso Cattaneo, che invocavano motivi d”urgenza degli atti da esaminare.


E cos&#236 &#232 stato. Il Cda di Viale Mazzini, riunitosi ieri, ha rivisto il budget 2003, che, come si legge in una nota dell¿azienda, ¿presenta dati positivi, a fronte della prima e della seconda riprevisione che indicavano un risultato negativo per fine anno¿.

Il Consiglio Rai ha rilevato una ripresa, rispetto all¿inizio dell¿anno, anche ¿per gli ottimi risultati di ascolto ottenuti dai programmi principali delle tre reti televisive¿.

Si &#232 inoltre deciso di approvare la proposta di acquisto presentata da Teletime, che copre il Piemonte, ampliando ulteriormente le potenzialit&#224 di diffusione del digitale terrestre della Rai che dall¿inizio del 2004 inizier&#224 a trasmettere programmi prodotti con tecnica digitale.

Il Consiglio d¿Amministrazione ha poi preso atto del Primo Rapporto sulla Qualit&#224 dell¿Offerta televisiva, elaborato dalla apposita commissione prevista dal Contratto di Servizio, che &#232 stato illustrato dai due rappresentanti dell¿azienda, Giancarlo Leone e Benito Benassi.

Al settimo piano di Viale Mazzini, non si &#232 per&#242 parlato del caso del direttore del Tg1 Clemente Mimun, era stata portata all¿attenzione dal presidente Rai Lucia Annunziata, nell¿audizione in commissione di Vigilanza.

La questione prendeva le mosse da una lettera inviata dai giornalisti al presidente Annunziata e al Dg Cattaneo, in cu si lamentava lo stato dei rapporti tra la direzione e la redazione.

Ma secondo indiscrezioni, ai piani alti della Rai circolerebbero voci di una possibile ¿strumentalizzazione dell¿opposizione¿.

Luned&#236 Cattaneo ha convocato separatamente il direttore Clemente Mimun e il comitato di redazione, per un confronto.

Ieri 28 ottobre il Cdr ha convocato l”ennesima assemblea dei giornalisti, che ha dato mandato all”unanimit&#224 al comitato di convocare una nuova assemblea, per riferire e proseguire il dialogo.

¿L”assemblea – si legge in una nota del cdr – d&#224 mandato al Cdr di convocare una nuova assemblea dopo l”incontro di luned&#236 prossimo per riferire e proseguire il dialogo con la stessa passione per il nostro telegiornale e il servizio pubblico¿.

Tra le questioni aperte, gi&#224 sottolineate nell”assemblea del 6 ottobre, i rapporti con il direttore Mimun, lo slittamento di ”Tv7”, l”introduzione di nuovi conduttori nelle edizioni delle 13.30 e delle 20, l”assunzione dei precari presenti nella cosiddetta ”lista ponte”.

Nel frattempo anche la Vigilanza si sta interessando alla questione tra Mimun e la redazione, dopo la denuncia dell¿Annunziata sulla situazione al Tg1, durante l”ultima audizione in commissione.

Il presidente della commissione Claudio Petruccioli ha fatto sapere che l”ufficio di presidenza valuter&#224 se convocare le parti.

Petruccioli spiega che la commissione di Vigilanza ¿¿non ha competenza diretta visto che si tratta di rapporti interni all”azienda”, ma non esclude un interessamento e un”eventuale convocazione di direzione e giornalisti del Tg1 “poich&#233 ci sono state complicazioni”.

Raffaella Natale

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