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”The Matrix Revolutions”, terzo capitolo della saga americana, uscito nei cinema mondiali il 5 novembre scorso, ha incassato in meno di cinque giorni 204 milioni di dollari, di cui 118,6 milioni fuori dagli Stati Uniti e dal Canada.
Uscito in contemporanea su un numero record di 18.000 schermi negli Stati Uniti, Canada e altri 94 Paesi, “The Matrix Revolutions” ha superato il debutto del “Signore degli anelli: le due Torri”, che aveva raccolto circa 188 milioni di dollari in tutto il mondo dopo i primi cinque giorni dall”uscita, nel dicembre 2002.
Ad annunciare gli ottimi risultati, la Warner Bros, co-produttore e distributore del film.
Secondo la società, divisione del numero uno al mondo dei media Time Warner, il film dei fratelli Andy e Larry Wachowski ha realizzato la migliore performance mai registrata in cinque giorni nei box-office mondiali.
Il film, il cui eroe Neo (Keanu Reeves) ha per missione salvare l¿umanità contro le macchine che dominano un mondo virtuale, ha messo a segno un risultato che supera di gran lunga il traguardo ottenuto dal secondo capitolo della saga, “Matrix Reloaded“, che nel maggio scorso aveva toccato quota 135,8 milioni, secondo le stime di AC Nielsen EDI.
Ecco la divisione per Paese degli incassi: 14,9 milioni di dollari in Gran Bretagna; 14,8 in Giappone; 11,2 in Francia; 5,2 in Corea del Sud; 4,8 in Russia e 1,5 in Cina, dove ¿Matrix Revolutions¿ è stato il primo film occidentale a debuttare in contemporanea con gli Stati Uniti.
Dopo aver fatto bene al botteghino americano, ”Matrix Revolutions” si è affermato anche in Italia. Primo al box office di questo week end: in 489 sale incassa quasi 5 milioni di euro con una media per sala di oltre 7.000 euro.
Nonostante i dubbi della critica, la robusta campagna pubblicitaria per la saga tecno-fantascientifica con Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss e Laurence Fishburne ha assicurato alla trilogia un posto nella classifica dei film di maggiore successo nella storia del cinema.
Parlando del suo personaggio e del film, Keanu Reeves racconta la sua personale visione della trilogia: “Il primo è la nascita, il secondo la vita e il terzo la morte. Il mio personaggio Neo continua il cammino verso la consapevolezza. L”oracolo gli dice che deve fare delle scelte e da queste dipende il destino della razza umana. E” il classico viaggio dell”eroe”
Il film prevede una entusiasmante battaglia finale esplosiva piena di effetti speciali, in cui Neo deve sfruttare a pieno i suoi poteri per metter fine alla guerra tra umani e macchine.
Non sembra affatto buona però la critica. Tullio Kezich, del Corriere della Sera, ha dichiarato: ¿Se è vero che il cinema degli effetti speciali propone il vuoto, con la trilogia di Matrix (¿) i fratelli Wachowski hanno voluto riempirlo anche troppo di mitografia, filosofia, religione, scienza e fantascienza. Il risultato è una sorta di doccia scozzese che incanta e annoia, attrae e spaventa nello stesso tempo. Ma soprattutto frastorna, riempiendo gli occhi di immagini e le orecchie di suoni agghiaccianti, ponendo in sottofondo una domanda inquietante: sarà questo il nostro futuro?¿.
Per Roberto Nepoti, La Repubblica: “Dunque, la realtà non esiste. La trilogia dei fratelli Wachowski lo afferma, lo ribadisce e lo rilancia di continuo, così da toglierci ogni volta l”illusione di avere afferrato qualcosa della dicotomia virtuale-reale, che nel mondo di Matrix non ha alcun senso. E qui va cercata, con tutta probabilità, la vera rivoluzione della trilogia; anche di Matrix Revolutions, che pure è un filmone roboante, strapieno di effetti visivi, grondante frasi retoriche: tutto fuorché una rivoluzione del linguaggio, insomma. La rivoluzione consiste nell”avere portato l”immateriale non solo nel racconto (la Matrice, il Deus ex Machina, il mondo come ombra di un sogno…), dove c”era già da tempo, ma negli stessi personaggi interpretati da Keanu Reeves e dagli altri attori.”