Italia
di Raffaele Barberio
Questo Smau non regge più.
Non è un punto di vista, ma la cruda realtà.
Un declino sancito dai numeri.
E dai fatti.
Smau è passato dai 2.500 espositori del 2002 ai 1.000 espositori del 2003, con un crollo di -60%; e appare singolare, ma significativo il dato dell¿immutata superficie espositiva di 80.000 mq. da un anno all¿altro. Evidentemente il crollo non era né annunciato né previsto.
Quanto ai visitatori, sono passati dai 450.000 del 2002 ai 380.000 del 2003 (-15,6%).
Questi sono numeri, non opinioni.
Anche il confronto con il Cebit di Hannover è estremamente negativo.
La fiera tedesca è passata dai 7.264 espositori del 2002 ai 6.526 espositori del 2003, registrando una contrazione del solo 10,2%.
I visitatori sono passati dai 673.992 del 2002 ai 560.000 del 2003, pari a –17%, ma con un aumento dei visitatori non tedeschi, che sono passati dal 20.5% del 2002 al 21,5% del 2003.
L¿expo tedesco, in sostanza, ha sofferto, ma in misura molto più contenuta.
Nelle scorse settimane Key4biz.it ha lanciato una campagna per dibattere i termini della questione, raccogliendo autorevoli pareri e impressioni del popolo di internet. Proponendo gli uni e gli altri ai lettori.
Key4biz.it non ha posto la questione per mettere in difficoltà la più importante fiera dall¿ICT italiano, ma perché siamo preoccupati per il suo futuro.
Crediamo che sia necessario una seria discussione per rilanciarlo. E¿ chiaro che questo Smau così come gestito dal management attuale non ha più futuro ed è destinato alla chiusura, dopo aver consumato compiutamente l¿attuale fase di declino.
Leggendo l¿articolo verrebbe voglia di chiedersi: ma è mai possibile che nessuno dell¿entourage di Emmanueli gli abbia gridato che ¿Il Reè Nudo¿.
Lo Smau dà la colpa alla crisi del settore.
Invece, gli addetti ai lavori respingono al mittente una valutazione così parziale. Sono ipercritici su quanto visto a Milano e ritengono che l¿attuale formula sia sbagliata. Abbiamo raccolto significative testimonianze di manager del settore. Abbiamo chiesto ai grandi marchi che hanno disertato Smau le ragioni del loro distacco critico dalla manifestazione.
Le avevamo raccolte per far crescere il dibattito che sull¿argomento abbiamo lanciato.
Ma, se ci si oppone all¿evidenza dei fatti, è inutile andare oltre.
Aver perso tutti quegli espositori e tutti quei visitatori è un chiaro segnale di declino.
Per discutere di una patologia è necessaria la partecipazione attiva del paziente, oltre che la contribuzione di tutti coloro che sono interessati alla sua guarigione.
Comprendiamo il nervosismo del management di Smau, ma piuttosto che scrivere manifesti per ritagliarsi un ruolo che non ha, si rimbocchi le maniche e si concentri soprattutto sul futuro commerciale del suo salone.
Altrimenti è bene che lo Smau, se vuole continuare ad esistere, cambi gruppo dirigente.
Ed è bene che lo faccia subito, prima che sia troppo tardi.
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