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La battaglia che si aperta sulla regolamentazione della copia privata ha creato un vero e proprio movimento di opinione.
A scendere in campo questa volta è Nicolas Seydoux, presidente della Gaumont e dell”Alpa (Association de Lutte contre la Piraterie Audiovisuelle), che intende aprire una guerra senza mezzi termini alla copia illegale.
Secondo Seydoux, ne va della sopravvivenza della settima arte. Per questo sta seguendo con molta attenzione l¿evoluzione del testo di legge presentato dal Ministro delle Cultura e dell¿Informazione Jean-Jacques Aillagon, che conferma la tutela della proprietà intellettuale, ma riconosce la possibilità di poter realizzare delle copie private.
Nicolas Seydoux si è detto pronto a rimettere in causa il principio della copia privata se ad esigerlo è la lotta alla pirateria.
In un¿intervista rilasciata alla stampa francese, Seydoux ha puntato il dito contro la pirateria dei film, soprattutto quando avviene ancor prima che questi escano nelle sale cinematografiche.
Tutti i film di cui si fa un gran parlare ancor prima dell¿uscita, sono possibili vittime della pirateria. I professionisti e gli amatori spesso credono che scaricare un film da Internet sia un atto normale e non un reato.
Per il cinema sta avvenendo quello che ormai da tempo avviene per la musica. Solo che la cosa più grave, sostiene Seydoux, è che ¿¿produrre un film richiede grossi investimenti (¿) Se i film vengono piratati, è tutta la locomotiva del cinema ad arrestarsi, e tutta l¿industria cinematografica che va in crisi¿.
Seydoux ha aggiunto che ciò che tutti temono, attori, produttori, autori, distributori, società televisive, società di produzione, è che la pirateria potrebbe essere il cancro che ucciderà il cinema.
¿Credo ¿ ha detto ancora il presidente di Gaumont ¿ che per evitare questo, bisognerà essere più duri con i colpevoli (¿) Quando un certo numero di studenti passerà una notte al commissariato di polizia, penso che i genitori cominceranno a essere più attenti. E¿ molto semplice scaricare un film e venderlo illecitamente, ma si tratta di una violazione della proprietà altrui¿.
Altro punto importante, è capire se esiste una responsabilità a carico degli Isp, per quanto riguarda i loro servizi. Tenendo anche conto che il loro maggiore interesse nel lungo periodo, è quello di proteggere i contenuti. ¿E¿ un dibattito molto importante, visto che si tratta del futuro della produzione¿.
Una soluzione potrebbe essere quella di un pagamento per i contenuti che si scaricano, secondo un aliquota calcolata in base al loro uso. Seydoux a riguardo fa un esempio: ¿Se guardate 5.000 volte Titanic, è normale che il pagamento per la visione non sarà forfait, ma calcolata in percentuale¿.
Per quanto riguarda la copia privata, recentemente regolamentata in Francia, dal disegno di legge presentato dal ministro Aillagon, il presidente di Gaumont ritiene che sia un buon argomento di discussione. E spiega che bisogna sottolineare che non si tratta di concedere un diritto, ma di una tolleranza, un¿eccezione alle norme sul diritto d¿autore.
¿Si può anche tollerare ¿ spiega Seydoux ¿ la copia privata, ma nel momento in cu questa viene scambiata, anche solo tra amici, bisogna fare maggiore attenzione, trattandosi dell¿inizio di una pratica che può essere definita commerciale¿.
E infine ¿Dipenderà tutto dalla responsabilità dei singoli. Se si eccedono i limiti di quanto previsto dalla legge, allora bisognerà nuovamente intervenire¿.
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