Italia
Una serie di norme di comportamento per gli internet provider e i fornitori di contenuti in difesa dei minori e per la lotta alla pedopornografia online. Questo il senso del ¿Codice di autoregolamentazione Internet@minori¿ proposto da Anfov, Aiip, Assoprovider e Federcomin, che lo hanno sottoscritto alla presenza dei ministri per le Comunicazioni, Maurizio Gasparri, e dell¿Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca.
Erano presenti alla firma i presidenti di AIIP, Paolo Nuti, di Anfov, Nino Catania, di Assoprovider, Matteo Fici, di Federcomin, Alberto Tripi.
Presenti ancheAdalberto Baldoni, Presidente della Commissione per l¿assetto del sistema radiotelevisivo; Guido Salerno, Direttore generale Fondazione Bordoni; Daniele Damele, coordinatore del Gruppo di lavoro ¿Internet e minori¿; Gianluca Petrillo, consigliere del Ministro delle Comunicazioni per Internet.
Il Codice Internet@minori verrà applicato a tutti i soggetti (access e content provider, internet point) che vi aderiranno, i quali ¿ dopo verifica dei requisiti richiesti ¿ riceveranno una sorta di bollino, un marchio che li identificherà come soggetti sicuri per la navigazione da parte dei minori.
Chi aderirà potrà quindi pubblicare, sui propri servizi e nelle comunicazioni commerciali, la dicitura ¿Aderente al Codice di autoregolamentazione Internet@minori¿ oltre al relativo logo che viene concesso in licenza d¿uso gratuito e a tempo indeterminato fino all¿eventuale revoca.
L¿adesione è volontaria e implica in modo inderogabile l¿accettazione integrale dei contenuti del Codice stesso e in particolare l¿accettazione delle attività di vigilanza e delle sanzioni previste, l¿adattamento delle condizioni contrattuali di prestazione dei servizi alle disposizioni del Codice.
¿Il codice vuole essere, a tutti gli effetti ¿ ha dichiarato il ministro Gasparri ¿ uno strumento per consentire ai minori di utilizzare la Rete senza pericoli. Vuole guidarli nella navigazione e dare supporto alle famiglie nell¿educazione dei più piccoli all¿utilizzo di Internet. In questo modo, con la navigazione differenziata, vogliamo rendere la Rete a dimensione di bambino, per non escluderli dai benefici che derivano dall¿uso di questa tecnologia¿.
Il ministro Stanca ha affermato che ¿La protezione dei più deboli rientra tra le politiche del governo. Perché le tecnologie possono creare valore sociale, ma anche distruggerlo. Questa iniziativa è allo studio dell¿Università di Oxford come best practices europea. Questa è la strada più efficace di tutte le altre¿.
A nome delle associazione firmatarie del Codice, il presidente dell¿AIIP, Paolo Nuti ha sottolineato che ¿Di questo Codice va evidenziata la responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti e il continuo adattamento all¿evoluzione della tecnologia. Questo è solo il primo passo di un percorso più lungo. Ricordiamo anche l¿approvazione del Ddl avvenuta lo scorso 7 novembre. Codice e Legge sono su piani diversi, ma dalla sinergia potranno venire azioni efficaci¿.
Queste le finalità riportate nel documento ufficiale sottoscritto oggi, fermo restando il rispetto delle norme vigenti a tutela dei minori:
a) aiutare gli adulti, i minori e le famiglie a un uso corretto e consapevole della rete telematica, tenendo conto delle esigenze del minore;
b) predisporre apposite tutele atte a prevenire il pericolo che il minore venga in contatto con contenuti illeciti o dannosi per la sua crescita;
c) offrire, nel rispetto della normativa nazionale ed internazionale, un accesso paritario e promuovere un accesso sicuro per il minore alle risorse di rete;
d) tutelare il diritto del minore alla riservatezza ed al corretto trattamento dei propri dati personali;
e) assicurare, nel rispetto dell¿ordinamento vigente, una collaborazione piena alle autorità competenti nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione della criminalità informatica ed in particolare nella lotta contro lo sfruttamento della prostituzione, la pornografia ed il turismo sessuale in danno di minori, attuati tramite l¿utilizzo della rete telematica;
f) agevolare, nel rispetto dell¿art. 9 del Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 – Attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell”informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato interno, la tutela del minore nei confronti delle informazioni commerciali non sollecitate o che sfruttino la debolezza del minore, ovvero secondo quanto previsto all¿art. 130 del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, nei confronti delle comunicazioni indesiderate;
g) diffondere presso gli operatori e le famiglie il contenuto del Codice di autoregolamentazione.
Il Codice prevede norme che riguardano l¿anonimato e l¿identificazione degli utenti, nonché il trattamento dai dati personali.
Chi aderisce all¿iniziativa ¿Internet@minori¿ si impegna anche nella lotta alla pedopornografia online. Per questo, nel rispetto delle normative vigenti in materia di trattamento dei dati personali, dovrà conservare il numero IP utilizzato dall¿utente per l¿accesso alle funzioni di pubblicazione dei contenuti, anche se ospitati gratuitamente. Inoltre, dovrà porre in essere tutte le iniziative atte a realizzare la collaborazione con le autorità competenti, e in particolare con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, al fine di rendere identificabili gli assegnatari delle risorse di rete utilizzate per la pubblicazione dei contenuti ospitati presso i propri server, così come risultanti dai relativi contratti o documenti equipollenti, entro e non oltre le tre giorni lavorativi successivi al ricevimento del provvedimento dell¿autorità richiedente.
Per vigilare sulla corretta, imparziale e trasparente applicazione del Codice è prevista l¿istituzione di un apposito Comitato di Garanzia, costituito da undici componenti effettivi, esperti in materia, nominati con Decreto del Ministro delle Comunicazioni, adottato di concerto con il Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie. Quattro componenti in rappresentanza degli aderenti designati dalle Associazioni di categoria firmatarie; due componenti, di cui uno con funzioni di Presidente, in rappresentanza del ministero delle Comunicazioni e due in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ¿ Dipartimento dell¿Innovazione e delle Tecnologie; tre componenti designati dalle Associazioni per la tutela dei minori e del Consiglio Nazionale degli Utenti. Per la prima nomina questi ultimi componenti saranno scelti tra i partecipanti al Gruppo di lavoro Internet@minori, istituito presso il ministero delle Comunicazioni, che assicura la segreteria per le attività di supporto al Comitato. Previsti, con le stesse modalità di nomine, anche undici componenti supplenti. I componenti e il Presidente nominati dureranno in carica tre anni.
Per gli aderenti all¿iniziativa che violino gli obblighi contenuti nel Codice, il Comitato di Garanzia, una volta accertata l¿infrazione, deciderà un provvedimento disciplinare che può andare dal richiamo alla censura (nel caso in cui l¿aderente non provveda, nei termini previsti, ad adeguarsi alle indicazioni contenute nella comunicazione di richiamo ovvero nel caso in cui la violazione sia di particolare gravità per quantità o rilevanza degli inadempimenti al Codice), alla revoca dell¿autorizzazione all¿uso del marchio Internet@minori¿ (che potrà essere temporanea o prolungata). Chi si vedrà revocare l¿uso del marchio non potrà più utilizzarlo fino a che non sia stato nuovamente autorizzato. I provvedimenti di revoca saranno raccolti e oggetto di pubblicazione secondo le indicazioni del Comitato di Garanzia.
Consulta il testo integrale:
Il Codice di autoregolamentazione Internet@minori
Pierluigi Sandonnini