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Raiot continua a far parlare. I vertici di Viale Mazzini continuano a litigare per Sabina Guzzanti, l¿attrice comica protagonista del programma satirico, la cui messa in onda è stata sospesa dopo la prima puntata.
Il presidente Rai, Lucia Annunziata, ha nuovamente chiesto oggi al Cda e al Direttore generale dell”azienda Flavio Cattaneo di riprendere la trasmissione.
Nel corso di un”audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, Annunziata ha detto di aver ¿riproposto di vedere i pezzi scritti e di farla andare avanti puntata per puntata¿.
Non è d”accordo però il consigliere Angelo Petroni, che ha chiesto di visionare direttamente le cinque puntate che devono ancora essere registrate, temendo nuove querele contro il programma satirico, visto che il codice civile prevede la responsabilità individuale dei membri del Cda.
Raiot è stato sospeso dietro alle numerose polemiche sollevate da un monologo della Guzzanti che satireggiava sul premier Silvio Berlusconi e dopo una richiesta di risarcimento da 20 milioni di euro da parte di Mediaset.
Flavio Cattaneo è del parere che si potrebbero visionare almeno due puntate per volta del programma, spiegando comunque che gli autori sarebbero disponibili a consegnare la cassetta di ogni puntata solo poche ore prima dell”orario in cui è prevista la messa in onda.
Ma su questo punto c¿è una divergenza: secondo il presidente Rai, infatti, gli autori della trasmissione hanno assicurato di poter fornire gli sketch registrati nel corso della settimana e il testo del monologo il venerdì prima della messa in onda, stabilita per la domenica. Una condizione che sarebbe sufficiente per la Annunziata.
Per il presidente della Commissione di vigilanza, Claudio Petruccioli, è ¿comprensibile¿ e anzi ¿necessaria¿ l”intenzione della Rai di tutelarsi di fronte a possibili conseguenze civili e penali.
Ma questo vale ¿per tutti i programmi che la Rai trasmette e non solo per Raiot¿. Anche per questo la procedura indicata dal vertice di Viale Mazzini per Raiot (sospensione della messa in onda, valutazione complessiva sulle cinque puntate) appare al presidente Petruccioli ¿non congrua, né sostenibile¿.
Intanto la Commissione di vigilanza ha dato nuovo appuntamento al Cda dell”azienda e al Dg per martedì prossimo, 9 dicembre. Appuntamento però a cui Lucia Annunziata potrebbe arrivare dimissionaria.
La presidente ha ribadito infatti anche oggi che intende presentare le dimissioni quando il presidente della Repubblica promulgherà la legge Gasparri su riassetto del sistema radiotelevisivo, approvata ieri sera dal Senato.
Ma potrebbero esserci delle dimissioni in blocco da parte di tutto il Cda Rai, all¿indomani della firma della Legge Gasparri da parte del presidente della Repubblica, come ha proposto il consigliere Marcello Veneziani.
¿Starebbero a significare ¿ ha spiegato Veneziani – che nel momento in cui abbiamo una scadenza anticipata dell”incarico al 28 febbraio, più che vivere in una situazione da semestre bianco che seguirebbe mesi di incertezza, è meglio affrettare il passaggio ai nuovi vertici Rai¿.
¿Dimissioni in blocco? E” la soluzione migliore e la più onesta¿, è stato il commento della Annunziata. La proposta di Veneziani raccoglie l”apprezzamento anche del consigliere Giorgio Rumi che la definisce ¿molto interessante¿. Aggiungendo ¿Quella di Veneziani è una soluzione che sgombrerebbe il campo da molti equivoci. E” una proposta che apprezzo, è un gesto di serietà da parte di Veneziani¿.
Non è d¿accordo però Francesco Alberoni: ¿Non ho intenzione di dimettermi in blocco insieme al resto del Cda. Ho ricevuto un incarico dai presidenti di Camera e Senato e ho intenzione di proseguire per tutto il tempo necessario¿. Spiegando ¿Il giorno in cui ci sarà un nuovo Consiglio mi ritirerò, fino a quel giorno ho il dovere di andare avanti anche perché la commissione di Vigilanza potrebbe metterci una settimana ma anche un mese per fare un nuovo Consiglio e la Rai deve restare in funzione, non può restare troppo tempo senza governo¿.