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NTT DoCoMo, primo operatore mobile giapponese, riserva molte speranze sulla telefonia mobile di terza generazione e annuncia che gli abbonati passeranno da 1,3 milioni (ottobre 03) a oltre 25 milioni nel 2006.
Secondo Keiji Tachikawa, amministratore delegato del gruppo, nel 2006 il numero di abbonati dovrebbe attestarsi a 50 milioni, la metà dei quali utilizzerà il 3G.
Il Giappone è interessato da una feroce guerra dei prezzi, in cui la rivale di DoCoMo, KDDI, sembra al momento aver avuto la meglio, annunciando che, grazie proprio a tariffe quanto mai competitive, i sottoscrittori dei servizi 3G sono oltre 10 milioni.
Ma il gigante DoCoMo non si lascia intimorire e prosegue nel lancio di nuovi apparecchi: nel 2004 dovrebbero arrivare sul mercato due nuovi modelli, uno consentirà le connessioni alle reti Wireless Lan (WLAN), l¿altro supporterà il sistema operativo Linux.
Grazie a questi nuovi telefonini, spiegano gli analisti, il prossimo anno i servizi 3G dovrebbero conoscere una crescita abbastanza significativa, ma l¿operatore dovrà ugualmente abbassare i costi per non soccombere all¿agguerrita concorrenza.
DoCoMo ha rilasciato ai fornitori, le specifiche per adattare Linux ai cellulari al posto dei correnti software. Attualmente, il gruppo utilizza il sistema giapponese TRON, mentre Fujitsu e Matsushita Electric Industrial utilizzano quello prodotto dal consorzio britannico Symbian.
Gli abbonati ai servizi mobili di DoCoMo – il primo operatore giapponese per numero di clienti – sono più di 45 milioni e tra essi molti potenziali nuovi utenti del 3G.
Il gruppo ha lanciato i servizi di terza generazione nell¿ottobre del 2001, ma la copertura limitata e la scarsa affidabilità dei terminali hanno scoraggiato l¿approccio alla tecnologia, a tutto vantaggio dell¿i-mode ¿ lanciato nel 1999¿che ha conquistato quasi 40 milioni di abbonati.
L¿i-mode è stato esportato anche in Europa, dove l¿accoglienza è stata migliore di quanto si poteva immaginare: in Francia si sono toccati i 380mila clienti e si spera di arrivare a 500mila entro Natale. L”Italia, con Wind, è l”ottavo Paese ad adottare il servizio i-mode, che è già disponibile, oltre al Giappone, anche in Germania, Olanda, Taiwan, Belgio, e Spagna.