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Partirà molto presto negli Stati Uniti un piano quadriennale, che prevede l¿investimento di circa 3,7 miliardi di dollari per la ricerca nel settore delle nanotecnologie. Si tratta di studi che riguardano l¿infinitamente piccolo (l¿atomo e la molecola), e il suo impiego nei semiconduttori e nell¿informatica quantica.
Anche se, c¿è già chi, come Intel, avverte che non si potrà scendere ancora più in basso della misura di un transistor. Allarme già lanciato nel 2001.
Intanto oggi una delle più grosse società informatiche, Ibm, ha annunciato di avere fatto nella nanotecnologia un passo avanti che potrebbe facilitare la costruzione di microchip più piccoli e con prestazioni migliori per apparecchi elettronici come computer e cellulari.
I ricercatori della Ibm hanno combinato la capacità delle molecole di disporsi all”interno di minuscoli percorsi – detta di autoassemblaggio – con strumenti standard nella produzione dei chip, e hanno costruito un piccolissimo dispositivo di memoria informatico.
Il dispositivo agisce come una memoria flash, che trattiene le informazioni recenti quando un apparecchio elettronico viene spento, e questo lo rende utile per Pc e telefonini.
La nanotecnologie rappresentano un mercato con un potenziale di crescita enorme.
Secondo diversi Istituti di ricerca, questo mercato potrebbe generare un business tra gli 800 e i 900 miliardi di dollari entro il 2010.
Questo è uno dei fondamentali motivi che hanno convinto il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, a firmare il 21st Century Nanotechnology Research and Development Act.
Un piano di sviluppo di questo settore, che segue quello avviato da Bill Clinton nel 1999 (NNI: National Nanotechnology Initiative), per il quale era previsto uno stanziamento di 600 milioni di dollari.
L¿Europa non rimane indietro, anche se gli investimenti sono più contenuti rispetto agli Usa. Nell¿ambito del sesto Programma quadro 2003-2008 dell¿unione europea, 1,3 miliardi di euro ¿ su un totale di 17,5 ¿ andranno alle nanotecnologie.
Anche se alcuni impieghi delle nanotecnologie rimangono al momento gelosamente custoditi nei laboratori di ricerca, le principali applicazioni legate al mondo dell¿IT (Information Technology) incominciano a essere usate, e riguardano le capacità di immagazzinamento (demoltiplicazione grazie a dei chip di qualche millimetro quadrato), l¿informatica quantica (computer che funzionano con dei processori 1.000 volte più veloci di quelle disponibili attualmente), la rapidità dei calcoli e della trasmissione dei dati.