Italia
La Registration Authority, l”organismo dell”Istituto di Informatica e telematica (Iit) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), che assegna domini .it ha reso noto che i siti registrati con la ¿targa¿ italiana sono novecentomila, con una media di oltre 15 mila nuove richieste ogni mese.
Il tasso di crescita dei domini italiani supera dunque di gran lunga quello che caratterizzò la nascita di altri mezzi di comunicazione di massa (radio, tv o telefono).
Secondo i dati forniti dalla prima statistica sul mercato dei domini italiani, realizzato in collaborazione con la Scuola superiore Sant”Anna di Pisa, in Europa l”Italia è preceduta solo da Germania e Gran Bretagna, che contano rispettivamente sette e quattro milioni e mezzo di nomi di dominio.
A guidare la classifica delle città che registrano più siti, Milano la fa da padrona assoluta, seguita da Bolzano e Firenze. Roma, unica città del centro sud a tenere testa al grande nord industrializzato, si piazza al quarto posto. La Toscana, quarta regione italiana per diffusione di Internet si ritrova alle spalle di Trentino Alto Adige, Lombardia e Lazio.
Internet, dunque, trova terreno fertile proprio là dove si concentra maggiore ricchezza a testimonianza del fatto che la Rete sia anche un modello di business e crescita economica. Ma dall¿indagine emerge anche che le infrastrutture telematiche assumono sempre più il ruolo di mezzo di comunicazione senza frontiere come dimostra la crescita nel numero delle registrazioni promosse da privati cittadini e associazioni. Nella speciale classifica dell”Internet fai da te, gestito dai singoli cittadini, è il Lazio a trionfare prendendosi la rivincita su Lombardia e Toscana.
Per quanto riguarda il futuro, c¿è molta attesa per le registrazioni dei nomi a dominio .eu, identificativo dei siti europei. L¿Unione europea ha affidato la gestione del registro comunitario al consorzio Eurid di cui l”Iit – Cnr è uno dei componenti più autorevoli.
I domini .eu arriveranno non prima del secondo semestre 2004 e registrare un sito ha dichiarato Franco Denoth, direttore dell”Iit ¿ Cnr, costerà 10 euro.
L¿Italia, dunque, sta guadagnando terreno nell¿ambito della cosiddetta ¿rivoluzione mediatica¿, ma ci sono ancora grossi nodi da risolvere. Il digital divide ¿ il divario tecnologico tra chi ha accesso alle informazioni e chi no ¿ si manifesta nella sua evidenza non solo tra Nord e Sud, ma anche all”interno delle macroaree più ricche. In Lombardia, ad esempio, Milano può considerarsi un¿isola felice di fronte alle mediocri performance di Pavia, Sondrio, Cremona e Lodi. Stesso discorso in Toscana dove Firenze, Prato e Siena contribuiscono al buon risultato regionale collocandosi rispettivamente al terzo, quinto e decimo posto tra le province italiane, ma Grosseto e Massa Carrara, fanno naufragare inesorabilmente una media che altrimenti sarebbe stata da primato.