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Microsoft e il procuratore di generale di New York, Eliot Spitzer, ieri hanno intentato una causa contro un gruppo di persone, che sarebbero responsabili dell¿invio di miliardi di eMail commerciali non sollecitate (UCE- Unsolicited Commercial eMail), fenomeno comunemente noto come spamming.
Il colosso informatico Microsoft, numero uno mondiale di software, ha precisato che si tratta principalmente della società di New York Synergy6 e il suo presidente Justin Champion; Optinrealbig.com e il suo presidente Scott Richter; e Delta Seven Communications e i suoi direttori Paul Boes e Denny Cole. In particolare l”accusa fa riferimento all”uso di falsa identità del mittente di falso soggetto di intestazione.
Spitzer, conosciuto per la sua tenace lotta contro le imprese colpevoli di frode, ha sostenuto che solo Richter è responsabile dell¿invio di più di 250 milioni di spam. ¿Pensiamo che Scott Richter realizzi profitti per più di diversi milioni di dollari al mese¿, ha spiegato Spitzer in una conferenza stampa che si è tenuta a New York.
Aggiungendo di sperare che quest¿azione legale congiunta con Microsoft, porti Richter e Synergy6, sull¿orlo del fallimento.
Richter ha respinto le accuse del procuratore generale di New York e di Microsoft, ma non ha potuto negare la sua azienda abbia una situazione economica florida, né il flusso di messaggi pubblicitari che Optinrealbig.com invia quotidianamente.
Microsoft ha lanciato un¿offensiva legale contro gli spam e sviluppato una tecnologia per lottare contro questi messaggi che inondando in particolare i servizi MSN Internet e Hotmail.
¿I messaggi spam, ingannevoli e illegali, stanno schiacciando le eMail legittime così come le potenzialità di Internet per tutti noi¿, ha dichiarato il consulente di Microsoft Bradford L. Smith.
Quella annunciata oggi è la seconda azione legale intentata questo mese da uno Stato contro le società spam. Solo l”11 dicembre scorso il procuratore generale della Virginia ha avviato un” azione legale dello stesso tipo contro due persone.
La causa annunciata oggi, precisa Microsoft, è civile e non penale e punta a bloccare la trasmissione di messaggi spam da parte delle società sotto accusa e a ottenere 500 dollari per ogni azione ingannevole.
Solo due giorni fa, il 16 dicembre, il presidente americano George W. Bush ha firmato la legge CAN-SPAM Act che mira a colpire le società di marketing che inondano Internet con messaggi pubblicitari eMail non autorizzati.
Ma gli esperti ritengono poco probabile che questa nuova legge riesca ad arrestare il flusso di spam su Internet, poiché le nuove disposizioni permettono alle imprese di inviare dei messaggi pubblicitari ai titolari di un account di posta, purché le eMail contengano in basso un indirizzo e una casella di posta validi e un link di cancellazione. Le norme bandiranno anche la diffusione di spam sui telefoni.
Il Can Spam Act prevede una precisa organizzazione di denuncia nei confronti degli spammer: i privati non potranno infatti avanzare singole denunce, ma dovranno piuttosto presentare i propri reclami presso gli Isp responsabili degli account vittima.
Gli Isp, a loro volta, potranno denunciare gli eventuali reati: un modo per accorpare le cause e dare efficacia a una lotta che correrebbe altrimenti il rischio di morire sotto il proprio peso. Gli utenti potranno anche inserire il proprio indirizzo in una sorta di registro (do-not-spam List) tenuto dalla Federal Trade Commission che li esenterà dal ricevere eMail commerciali o non sollecitate.