Editis: dopo l¿Ok della Ue, Lagardère cerca un acquirente unico

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A poche ore dal ricevimento dell¿Ok da Bruxelles all¿acquisto di Editis (ex-Vivendi Universal Publishing), Lagard&#232re ha gi&#224 diramato alla stampa una nota nella quale fa sapere che preferirebbe un acquirente unico per il 60% che dovr&#224 cedere del polo editoriale, in base agli accordi con la Ue.

Per ottenere il via libera dall¿Antitrust Ue, il Gruppo editoriale francese di Arnaud Lagard&#232re si era infatti impegnato a mantenere solo il 40% degli asset di Editis, per evitare il rischio di violare le norme sulla concorrenza.

Si temeva, infatti, che una simile operazione avrebbe potuto rafforzare ulteriormente la posizione di Lagard&#232re sul mercato, con il pericolo che si verificasse un abuso di posizione dominante.

Nel suo comunicato, la Commissione ha scritto: ¿Il rilevamento della totalit&#224 di Editis avrebbe portato alla creazione o al rafforzamento di posizioni dominanti su numerosi mercati che costituiscono il canale del libro¿.

Il Gruppo francese ha fatto sapere che ¿¿inizier&#224 adesso a esaminare le offerte di acquisto per le attivit&#224 di Editis che non verranno rilevate¿.

Nonostante le concessioni che Lagard&#232re ha dovuto accettare, questa acquisizione gli permetter&#224 di divenire il numero uno sul mercato francese dell¿editoria, grazie a Larousse, Anaya, Dalloz, Dunod, Armand Colin, Chambers e Harrap. Fino a ieri era il numero due grazie ad Hachette Livre.

Adesso bisogner&#224 trovare un acquirente per finalizzare l¿acquisto di Bordas, Nathan, Le Robert, Robert Laffont, Plon-Perrin, 10/18 e la piattaforma di distribuzione Interforum.

Operazione che dovr&#224 essere sempre approvata dalla Commissione, che ha gi&#224 fatto sapere attraverso Amelia Torres, portavoce del Commissario alla Concorrenza Mario Monti, di preferire un acquirente unico.

Ma la Commissione non esclude una soluzione che permetterebbe a due o tre operatori del mercato francese del libro di rafforzare la loro posizione e di poter concorrere alla pari con Lagard&#232re, hanno spiegato alcune fonti comunitarie.

RcsMediaGroup aveva gi&#224 fatto sapere di essere interessata a rilevare gli asset di Editis, ma finora non &#232 stata aperta alcuna trattativa formale, nonostante ci siano gi&#224 stati alcuni incontri preliminari.

L¿Interesse del Gruppo Rizzoli per la Francia non &#232 una cosa di ieri. Nel 2000, il gigante milanese dei media ha messo le mani sull¿editore francese Flammarion. Ma oggi, pi&#249 che mai, sembra che il mercato francese sia diventato ¿prioritario¿ nei piani di sviluppo del primo polo editoriale italiano.

Sarebbe un primo passo per avere legittimit&#224 in Francia. La cosa &#232 di grossa importanza, e dagli stessi operatori di settore, Rcs &#232 considerato il favorito al riscatto degli asset di Editis che Lagard&#232re deve cedere. Flammarion deve servire da testa di ponte per uno tra i pi&#249 rilevanti investimenti del Gruppo in Francia.

E cosa ancora pi&#249 importante, Rcs ha i mezzi per soddisfare queste ambizioni.

La situazione finanziaria stabile. I fondi propri del Gruppo arrivano in effetti a 1 miliardo di euro mentre la tesoreria disponibile nel 2003 &#232 di 300 milioni di euro.

Raffaella Natale


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