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Sembra proprio che il binomio del futuro sarà rappresentato dalla reti telefonica e dalla Tv.
L¿accelerazione del passaggio alle connessioni a Internet a banda larga rende sempre più credibile l¿idea che presto, molto presto, la Tv via Adsl avrà un grosso peso sul mercato mediatico, e non solo.
Le reti nel 2004 saranno sempre più a banda larga, ovvero sempre più veloci nel trasportare centinaia di migliaia o milioni di bit al secondo.
A spingere verso la diversificazione dell¿offerta è, secondo alcuni operatori del settore, anche la considerazione che ormai i servizi più tradizionali risultano poco remunerativi, come quello telefonico.
E quindi i nuovi servizi, fissi o mobili, saranno sempre più multimediali, pregiati, interattivi e a pagamento.
Telecom Italia prevede di raggiungere nel 2004 oltre 3 milioni di utenti con accesso Adsl, che permette l¿accesso veloce a Internet utilizzando la normale rete telefonica.
Anche i maggiori competitor del Gruppo, come Wind e Tiscali, punteranno molto sulla broadband.
Fastweb, il principale operatore alternativo italiano di servizi di telecomunicazione a larga banda, ha di recente annunciato un ampliamento della gamma di servizi televisivi su Adsl, utilizzando la piattaforma di accesso di Alcatel, il maggior fornitore mondiale di soluzioni per le reti d”accesso a banda larga, nelle città di Milano, Torino, Bologna e Reggio Emilia.
Da fine agosto, gli abbonati Adsl di Fastweb hanno accesso a tutti i servizi televisivi disponibili su fibra ottica e alla trasmissione in diretta delle partite del campionato italiano di calcio.
Gli utenti possono inoltre ricevere in digitale i principali canali terrestri e satellitari fra cui Rai, Mediaset, La7, BBC World, Bloomberg, CNN, Cartoon Network, RaiNews 24 e RaiSport, oltre al servizio di Video on Demand che comprende attualmente oltre 3.500 titoli.
L¿offerta televisiva di Fastweb si è arricchita anche della trasmissione in diretta sul canale e.BisMedia di tutte le partite di calcio delle squadre di cui Sky Italia detiene i diritti. Per un totale di oltre 120 canali in diretta, trasmessi su fibra ottica e Adsl.
Fastweb ha aperto la strada e per prima nel 2003 ha cominciato a utilizzare l¿ultimo miglio di Telecom per offrire via Adsl i servizi televisivi. Probabilmente nel 2004 anche Telecom Italia e altri operatori annunceranno iniziative simili.
Altri operatori si stanno già concentrando esclusivamente sull¿offerta di Tv via Adsl. E¿ il caso, in Francia, diFrance Telecom e TPS con TPSL.
CanalPlus si appresta a fare lo stesso per marzo prossimo con LDCom.
In Germania, T-Online (Gruppo Deutsche Telekom) è sul punto di commercializzare T-Online Vision On Tv e, in Spagna, Telefonica ha pensato a un¿offerta di video on demand battezzata Imagenio.
Pronta quindi anche Telecom Italia che, a differenza di Fastweb, è in grado di raggiungere tutte le famiglie italiane e quindi ha una clientela potenziale di milioni di unità. È probabile quindi che nel 2004 verrà introdotta estesamente anche in Italia la Tv via cavo telefonico.
Prova di questo, sono sicuramente i grossi investimenti che il Gruppo di Marco Tronchetti Provera sta indirizzando verso la broadband.
In una recente intervista, l”Amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero, ha dichiarato che i dati che verranno diffusi a febbraio saranno impressionanti. Aggiungendo che ¿l”obiettivo di realizzare in Italia 3-4 milioni di linee Adsl nei prossimi 2-3 anni non è più così irraggiungibile¿.
Ruggiero ha anche spiegato che il Gruppo intende espandersi all”estero nel settore della banda larga ma con “un approccio cauto, da realizzare passo dopo passo“.
La società italiana ha previsto di investire tra i 500 e i 600 milioni di euro nel triennio 2003-2005, per le attività riguardanti il progetto di sviluppo ed espansione dell”offerta broadband in Europa.
La reale potenzialità di questo mercato e la divisione dei proventi tra gli operatori telecom e le emittenti televisive che forniscono i contenuti rimane alquanto incerta e mette un grosso punto interrogativo sulla riuscita del progetto. Ma la posta in gioco è troppo alta per mollare.
L¿Asia sta già procedendo spedita verso quello che sicuramente sarà il mercato dei media del futuro, agevolata dall¿alta copertura dell¿Adsl.
In Giappone, Softbank, Gruppo di investimenti su Internet, ha lanciato l¿offerta attraverso la sua divisione Tv.
L¿Asia, dove c¿è una forte penetrazione della banda larga, conduce il gioco di questa partita.
Sono, infatti, 22 milioni gli abbonati a banda larga di tutta la regione, spiega Vivek Couto, analista per Media Partners Asia.
I Paesi più coperti sono la Corea del Sud, il Giappone, Hong Kong e Taiwan.
In Europa, invece, la sperimentazione della Tv via Internet prosegue congiuntamente allo sviluppo della broadband, sempre secondo quanto riferisce ai giornalisti Mottram.
Per contro, negli Stati Uniti, la larga diffusione delle connessioni via cavo e gli ostacoli di natura tecnica alle linee Adsl, fanno da freno alla sperimentazione della Tv a banda larga.
Gli Stati Uniti sono l¿unica regione al mondo dove le connessioni via cavo aumentano più ripidamente che quelle via Adsl, che coprono solo il 36% del mercato.
Secondo l¿istituto di studi Idate, il mercato mondiale dei set-top box che permettono di trasmettere il segnale Adsl non supera le 300.000 unità.
Ma il problema che rimane irrisolto e in qualche modo blocca lo sviluppo del settore, è che ancora non si è deciso chi gestirà l¿intero mercato della Tv via Adsl.
Saranno gli operatori telecom o quelli televisivi?
Ancora non si conosce la risposta, ma un buon esempio arriva dal Giappone, dove la maggior parte degli operatori compra i contenuti dalle emittenti Tv, seguendo lo standard dell¿i-mode, lanciato sul mercato nipponico nel 1999.
In questo caso le entrate sarebbero equamente divise tra gli operatori telecom e quelli Tv.
Per approfondimenti leggi:
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