Italia
Dopo mesi di indiscrezioni, conferme e ridimensionamenti delle dichiarazioni, il Consiglio d¿Amministrazione di e.Biscom, principale operatore alternativo nel settore delle telecomunicazioni su rete fissa a banda larga in Italia, ha dato il mandato al management di verificare gli aspetti fiscali, ¿l”opportunità e la fattibilità¿, per realizzare l¿operazione di fusione con la controllata Fastweb. ¿Nel caso in cui l”esito risultasse positivo e si accertasse l”assenza di effetti negativi dal punto di vista fiscale¿ ha fatto sapere l¿azienda di Silvio Scaglia in una nota, ¿l”operazione sarà sottoposta al vaglio di un successivo Consiglio di amministrazione, propedeutico all”assemblea degli azionisti attualmente prevista per fine aprile¿. A questo scopo, si legge ancora nella nota, e.Biscom potrà compiere atti preparatori in vista della decisione finale sull”operazione. Da tempo circolavano voci sulla possibilità di una fusione tra e.Biscom e Fastweb. A un recente convegno sulla banda larga, interpellato dai cronisti su questa possibilità, Scaglia aveva dichiarato: ¿Ci stiamo lavorando. Decideremo l”anno prossimo¿, ammettendo i rumor che erano circolati in merito a questa operazione nell¿ambito di un nuovo business plan volto all¿abbattimento delle spese e a uno snellimento dell¿assetto societario. Il presidente di e.Biscom aveva infatti spiegato che si tratta di ¿¿un fatto di semplificazione. E” inutile mantenere la complessità della struttura e poi serve per risparmiare i costi¿. Nel giugno scorso, si è conclusa l”operazione di compravendita delle partecipazioni fra AEM, che ha ceduto il 30,8% di Fastweb a e.Biscom, e l”acquisizione da parte della ex municipalizzata del 33% di e.Biscom in Metroweb definita il 7 marzo scorso. In base agli accordi stabiliti fra le parti, è avvenuto anche il trasferimento delle relative partecipazioni, che ha consentito a e.Biscom e ad AEM di acquisire, rispettivamente, il pieno controllo del capitale azionario di Fastweb, società che fornisce servizi di telefonia e Internet veloce su fibra ottica, e Metroweb, che possiede la rete in fibra ottica dell”area milanese. L¿acquisizione della partecipazione di AEM in Fastweb è stata finanziata tramite l¿emissione di un prestito obbligazionario convertibile del valore nominale complessivo di 240.003.685,60 euro, offerto in opzione agli azionisti e.Biscom dal 9 al 23 giugno. Conclusa l¿operazione con AEM e non sussistendo più patti parasociali, viene meno la struttura di Anphora. Con la liquidazione di Anphora Silvio Scaglia, resta, con il 34,1% del capitale, l¿azionista di riferimento di e.Biscom, società da considerarsi pienamente contendibile. La struttura azionaria di e.Biscom, quindi, stando alle ultime operazioni è così definita: Silvio Scaglia titolare del 30,2 e la famiglia Micheli titolare complessivamente del 14,20, fra l¿10,20 di Carlo Micheli e le quote detenute da Francesco e Andrea Micheli 4,4. AEM possiede il 12,1. Il rimanente 43,5% è da considerarsi flottante in quanto detenuto da soggetti titolari singolarmente di partecipazioni inferiori al 2%, tra cui l¿amministratore delegato Emanuele Angelidis con l¿1,1% e il direttore generale Alberto Trondoli con lo 0,6%. Fastweb è la prima società italiana in grado di offrire alla clientela un vero e proprio sistema integrato per l”utilizzo contemporaneo e ottimizzato di Telefono, Internet e Tv, grazie a una rete in fibra ottica all”avanguardia che impiega la tecnologia IP (Internet Protocol). La rete Fastweb, del tutto alternativa all”infrastruttura dell”ex monopolista, consente dunque per la prima volta di offrire anche ai clienti residenziali l”Internet di seconda generazione con accesso a una velocità nettamente superiore a quella del tradizionale doppino telefonico, mantenendo la linea telefonica sempre libera, il tutto con filmati e audio di alta qualità integrati al testo e alle immagini tradizionali. Intanto stamani, al Nuovo Mercato saliva e.Biscom dopo che il Cda ha dato al management mandato per verificare la fattibilità della fusione con Fastweb. © 2004 Key4biz
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