Europa
Le ultime indiscrezioni sulla situazione della Tv pubblica britannica, rivelerebbero che il governo sarebbe in procinto di adottare un piano di smantellamento della BBC e a rivedere l¿indipendenza della ¿zietta¿, come la definiscono simpaticamente gli inglesi.
Questo, quanto si legge nell¿edizione domenicale del Sunday Times.
Secondo alcuni documenti, stilati da alti funzionari governativi, si starebbe valutando la possibilità di apportare alcuni sostanziali cambiamenti.
In primo luogo dividere la rete pubblica in quattro entità regionali: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.
Il piano del governo starebbe considerando anche il caso di spostare ad un ente esterno la funzione di vigilanza sulla BBC, attualmente affidata a un organo interno alla Tv.
La BBC, anche se finanziata dal canone, è nei fatti indipendente e controllata all¿interno da questo organo ad hoc con funzioni di supervisore.
Il documento prevede anche la possibilità di tagliare tutte le attività che non rientrano strettamente nella funzione del servizio pubblico, e di distribuire le risorse della BBC su atri network.
I rapporti tra il governo britannico e la BBC sono attualmente molto tesi, per via di un reportage mandato in onda il 29 maggio scorso, che accusava il Primo ministro Tony Blair d¿aver volontariamente ingigantito la minaccia irachena.
David Kelly si era poi rivelato essere la fonte anonima del servizio del giornalista della BBC Andrew Gilligan, in cui si affermava che il governo aveva volutamente falsato il dossier del settembre 2002 sulla minaccia di armi di distruzione di massa irachene, per giustificare l¿intervento in Iraq.
Gilligan, facendo riferimento a un¿intervista fuori-onda con l¿esperto in armamenti, aveva accusato Downing Street d”aver gonfiato il dossier.
Successivamente però i vertici della ¿Beeb¿ si erano ridimensionati e avevano ammesso di aver commesso qualche errore e di aver fatto delle approssimazioni.
L¿esperto in armamenti, impiegato presso il ministero della Difesa, è stato in seguito trovato morto (si sarebbe suicidato) il 18 luglio scorso, una settimana dopo che era stata rivelata la sua identità alla stampa.
Il ministero si è sempre difeso eccependo che non avrebbe rivelato il nome, ma soltanto confermato quella che ormai era una notizia pubblica.
La divulgazione del nome dello scienziato aveva portato all¿apertura dell¿indagine del giudice Lord Brian Hutton.
Il 28 gennaio scorso, Hutton ha reso un Rapporto molto critico nei confronti della BBC, la quale ha immediatamente presentato le sue scuse al governo e le dimissioni del presidente Gavyn Davies e il Direttore generale Greg Dyke.
Hutton ha puntato il dito sulla direzione dell¿emittente radiotelevisiva pubblica, giudicandola ¿colpevole¿ d¿aver lasciato uno dei suoi giornalisti di punta, Andrew Gilligan appunto, lanciasse delle accuse ¿infondate¿ contro il governo di Tony Blair.
Il Sunday Times ritiene che il governo rischia adesso d¿essere accusato dall¿opinione pubblica di aver immediatamente approfittato del rapporto Hutton per apportare quei cambiamenti che permetterebbero di ricondurre la Tv pubblica su posizioni filo-governative.
Il sondaggio, YouGov pubblicato venerdì 30 gennaio dal Daily Telegraph, aveva già mostrato che malgrado le conclusioni dell¿indagine Hutton, il 67% delle persone intervistate confermavano la loro fiducia alla BBC, contro solo il 37% che era dalla parte del governo Blair.
Adesso la maggior parte dei britannici vogliono una inchiesta indipendente sulle informazioni di intelligence che Tony Blair ha usato come giustificazione per lanciare la guerra contro l”Iraq.
Sondaggi pubblicati sul Mail on Sunday e sul Sunday Times mostrano rispettivamente che il 61% e il 54% dei britannici vuole un”indagine sulle prove dell”esistenza di armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.
I dati alimentano le richiesta da parte dell”opposizione britannica e dei manifestanti contro la guerra di una inchiesta sulle prove che hanno portato il governo di Blair a giustificare l”invio dell”esercito britannico all”attacco dell”Iraq insieme agli Usa.
Attualmente alla testa della BBC, dopo l¿uscita del presidente Gavyn Davies, si trova Lord Ryder, ex giornalista del Telegraph, divenuto in seguito deputato conservatore (1983-1997), ha lavorato anche accanto a Margaret Thatcher, come segretario politico (1979-1983).
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
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