Italia
E¿ continuato a oltranza l¿ostruzionismo delle opposizioni sul voto finale della Camera sul Decreto Salvareti, su cui martedì il governo ha ottenuto la fiducia a Montecitorio.
Il centrosinistra ha iscritto in massa i propri deputati a parlare in sede di dichiarazione di voto sul provvedimento, si tratta di circa 200 parlamentari, che interverranno 10 minuti ciascuno.
Centosessanta gli ordini del giorno presentati dall¿opposizione e tutti debitamente illustrati, dai deputati in sede di dichiarazione di voto, anche se si tratta di mozioni sull”argomento radiotelevisivo che non incidono sulla legge.
Da martedì alle 18, quando è iniziato l”ostruzionismo parlamentare delle opposizioni alla conversione in legge del Decreto, in Aula sono stati pronunciati circa 300 interventi. Secondo quanto comunicato nel pomeriggio di ieri dal presidente Pier Ferdinando Casini, al voto finale non si dovrebbe giungere prima di stanotte.
Si prevede quindi un¿altra nottata a Montecitorio.
Obiettivo dell¿Ulivo, quello di dilatare i tempi dell¿approvazione del DL, che deve essere deve essere convertito in legge entro il 27 febbraio.
Il Decreto mantiene per ora inalterato il mercato televisivo, dopo che una sentenza della Corte costituzionale aveva ordinato il passaggio di Rete4 sul satellite e l”azzeramento della pubblicità su Rai3 dal 31 dicembre 2003 per contribuire a ripristinare condizioni di concorrenza sul mercato televisivo.
¿Una legittima fase di ostruzionismo¿, la definisce il presidente Casini, che spiega che era facilmente prevedibile, visto che gli incontri del presidente con i capigruppo della maggioranza e poi dell”opposizione e con i rappresentanti del governo non hanno dato l”esito sperato.
Il Gruppo dei Ds ha spiegato in una nota, che questa lunga maratona è stata indetta per ¿richiamare l”attenzione del Paese sull”ennesimo utilizzo del Parlamento per interessi privati: quelli del presidente del Consiglio e della sua rete televisiva¿.
Per il centrosinistra, l”atteggiamento tenuto dal governo e dalla maggioranza sulla vicenda del Decreto Salvareti, rivela una gestione padronale della maggioranza da parte del capo del governo.
Stefano Cusumano, capogruppo Ap-Udeur, ha dichiarato che si tratta di un atteggiamento aggravato dal ¿disprezzo arrogante per la Corte Costituzionale e per il messaggio del presidente della Repubblica¿ dimostrato dallo stesso premier.
Cusumano si riferisce alla decisione del Capo dello Stato di rinviare che, lo scorso dicembre, avvalendosi del potere che gli conferisce la Costituzione (art.74) di obbligare il Parlamento a riesaminare una legge già approvata, ha rinviato alle Camere il Ddl Gasparri.
Le osservazioni del Presidente erano contenute in un messaggio di 5 pagine, in cui Ciampi ha obiettato sul Sic, il sistema integrato di telecomunicazioni, sul passaggio al digitale terrestre e sul rischio di posizione dominante nel mercato della raccolta pubblicitaria. E infine sulla la questione del trasferimento di Rete4 sul satellite.
Il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, definisce la questione uno ¿scandalo di dimensione internazionale¿. Si tratta di un ¿colossale¿ caso di conflitto di interessi che è dietro al Decreto Salvareti, contro il quale l”opposizione sta conducendo ostruzionismo alla Camera.
¿Il nostro atteggiamento sarà sempre più duro perché – spiega Pecoraro Scanio – il salvarete4 rappresenta il record del conflitto di interessi¿.
© 2004 Key4biz.it
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Decreto Salvareti: ostruzionismo a oltranza. Domani il voto
Decreto Salvareti: allineati e coperti, alla Camera votano la fiducia al governo
Decreto salvareti: l¿Authority dà il suo OK agli emendamenti, ma esige maggiore chiarezza per le sanzioni