Tv e Adsl, l¿unione del futuro. Anche l¿Italia si mette in marcia

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La societ&#224 di ricerca socio-economica e consulenza di direzione e-Media – specializzata nei mercati dei media e della comunicazione – ha reso noto che i dati consuntivi a dicembre 2003 confermano le aspettative ottimistiche sui tassi di crescita delle connessioni a banda larga nei primi 5 Paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna).

In una nota, la societ&#224 ci informa che il totale degli accessi ha raggiunto la cifra di 16,07 milioni registrando un tasso di crescita annuale pari a 86%. Il tasso di crescita medio nell¿ultimo semestre 2003 &#232 stato pari al 33%.

L¿Italia e la Gran Bretagna guidano la classifica per tassi di crescita annuali (rispettivamente con 133% e 132%) e sono, insieme alla Francia, i Paesi con tassi di crescita elevati (superiori al 40%) anche nel secondo semestre 2003.

In Italia, il 9% del totale linee telefoniche attive &#232 gi&#224 migrato su tecnologia DSL che rimane in assoluto, per i 5 Paesi della Ue, la ¿piattaforma¿ principale di accesso seguita a distanza dal Cable Modem, non presente in Italia.

Le altre piattaforme alternative alla DSL e al Cable Modem (fibra ottica, satellite, fixed wireless, linee elettriche) rimangono, l&#224 dove presenti, interstiziali e lontane dai grandi numeri.

Cresce l¿interesse nei confronti dell¿offerta di connessioni via satellite a ¿doppia via¿ ma soprattutto nei confronti dell¿uso delle linee elettriche come canali di accesso a banda larga.

Fra il 2004 e il 2005 la Power Line Communications (trasmissione dati tramite linee elettriche) far&#224 i primi decisivi passi fuori dall¿area sperimentale e verr&#224 impiegata in ambiti quali gli Hotel, le Universit&#224 e i grandi complessi strutturati.

Quasi tutti i principali operatori di Tlc, a partire dagli incumbent, stanno progettando o lanciando servizi televisivi trasmessi via Adsl sul Pc o sulla Tv: canali free, pay-per-view, video on demand, time shift, canali interattivi.

Sono gi&#224 tanti infatti gli operatori che stanno cominciando a sperimentare la cosiddetta Web Tv che viaggia sulle linee telefoniche Adsl.

L¿offerta televisiva broadband rappresenta sicuramente un passaggio evolutivo, in questo contesto, di straordinaria importanza.

Nei 5 Paesi della Ue si contano gi&#224 12 servizi di Tv via Adsl, lanciati o pronti al lancio.

Secondo Emilio Pucci direttore di e-Media ¿¿&#232 chiaro che dopo la Francia, attuale laboratorio avanzato della Tv via Adsl, sar&#224 l¿Italia ad essere il terreno pi&#249 interessante per misurare le potenzialit&#224 dell¿offerta di contenuti audiovisivi su banda larga. Piccoli e grandi operatori si preparano a lanciare servizi sia diretti al televisore sia diretti al Pc¿.

In Francia, France T&#233l&#233com(vedi scheda) e TF1 hanno lanciato la Tv ad alta velocit&#224 nel dicembre scorso, mentre in primavera il servizio comprender&#224 la citt&#224 di Lyon e Parigi.

L”operatore Free &#232 ormai pronto. In Italia, dopo Fastweb, primo player mondiale a proporre la Tv assieme al telefono e all”accesso a Internet – via fibra ottica e via Adsl, ora, &#232 la volta di Digital Television, societ&#224 che fa capo al gruppo Elios Holding.

””Partiremo entro aprile in Toscana e in Puglia, con un”offerta di canali di Rai e Sky; poi passeremo all”Emilia Romagna, al Veneto e via via alle altre regioni””, ha annunciato Roberto Schisano, presidente di Digital Television.

Schisano – che a met&#224 degli anni ¿90 &#232 stato presidente di Alitalia e che ora presiede oltre a Digital Television anche la societ&#224 di informatica Getronics Italia – parla di una decina di milioni di euro di investimenti gi&#224 effettuati per il nuovo progetto di Tv digitale, a cui se ne aggiungeranno altrettanti entro la fine dell”anno.

Alla Tv via Adsl sta lavorando ancheTiscali che ha gi&#224 annunciato di voler lanciare entro l”anno un pacchetto comprendente il servizio telefonico, il collegamento a Internet e la Tv on demand.

In preparazione anche un terzo progetto: quello di Posi-Tv, che fa capo al fondo di private equity Innosense Partnership Llp e alla societ&#224 di consulenza Innosense Consulting, tra i cui soci fondatori ci sono Luca Mortara, gi&#224 direttore business development di WinWin Europe, e Ivan Berni, gi&#224 capo servizio della cronaca milanese di Repubblica e direttore di Radio Popolare.

Il progetto Posi-Tv, come ha spiegato Luca Mortasa, &#232 finalizzato alla realizzazione di una piattaforma disponibile su vari mezzi: via cavo, sul digitale terrestre, sul satellite, l”Adsl e l”Umts, in grado di gestire un bouquet di 6-8 canali tematici che, dal punto di vista editoriale, abbiano come comune denominatore valori come il consumo consapevole e lo sviluppo sostenibile.

“Ci stiamo lavorando da quattro mesi“, ha dichiarato Berni in una recente intervista a Prima Comunicazione. “L”idea &#232 quella di fare una televisione a pagamento di qualit&#224, di nicchia¿.

I contenuti della nuova televisione non riguarderanno solo l”informazione: ci saranno anche film e documentari, veicolati attraverso reti gi&#224 esistenti come quella di Fastweb.

“Nelle prossime settimane ¿ ha detto Berni – attiveremo un tavolo con gli editori per verificare l”interesse per la nostra offerta“.

&#169 2004 copyright Key4biz.it

Raffaella Natale

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