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Lo sviluppo della Società dell”Informazione: sarà questo il focus del Consiglio dei Ministri delle Tlc che si terrà a Bruxelles il prossimo 8 marzo. Per l¿Italia, parteciperanno all¿appuntamento istituzionale Maurizio Gasparri, ministro delle Comunicazioni, e Lucio Stanca, ministro per l¿Innovazione Tecnologica.
Obiettivo della riunione è l¿adozione da parte dei ministri delle conclusioni della mid-term review del Piano d”azione eEurope 2005. Ma non è il solo tema in agenda. Si discuterà anche della situazione delle comunicazioni elettroniche dopo l¿avvento del nuovo quadro regolamentare europeo, unitamente ai seguiti del vertice Mondiale della Società dell”Informazione che si è tenuto recentemente a Ginevra ed ai sempre più caldi temi legati allo spam che rischia di infettare l¿uso della rete.
In occasione di questo importante appuntamento, l¿associazione Puntoit organizzerà a Bruxelles un incontro per discutere sui temi in oggetto al quale parteciperà, tra gli altri, il nuovo ambasciatore presso la UE Rocco Cangelosi e i corrispondenti della stampa italiana accreditata a Bruxelles.
Abbiamo chiesto a Luigi Gambardella, presidente di Puntoit, una valutazione sullo sviluppo del settore. Ne è venuto un quadro di riferimento operativo sullo sviluppo possibile ed auspicabile dell¿ICT nell¿Europa prossima ventura.
K4B. Europa ed internet: quale nesso tra loro?
R. L”Europa che verrà ha bisogno di Internet e delle nuove tecnologie.
E ne ha bisogno perché l”intero settore dell”ICT si trova oggi in una fase cruciale. Per questo è necessaria una riflessione comune sulle azioni che devono essere perseguite nel futuro.
K4B. Un percorso che guarda lontano e che viene da lontano. Quali gli snodi più importanti?
R. Quattro anni fa fu lanciata la strategia di Lisbona, con una grande tensione ideale, ma anche con una precisa consapevolezza sul futuro industriale ed economico dell¿Europa. Da allora, il settore ha visto purtroppo una fase di rallentamento. Eppure, nonostante alcune difficoltà, la Società dell”Informazione ha continuato ad espandersi e i segni incoraggianti della ripresa sono oggi visibili. La creazione di un ambiente favorevole agli investimenti rimane una responsabilità per tutti gli attori del mercato e per coloro che devono formulare e realizzare le politiche.
K4B. Quale è in questo contesto il ruolo della Commissione Europea?
R. La recente Comunicazione della Commissione è un ulteriore indicatore dello stato del settore ed è un segnale che non può essere ignorato. Pur riconoscendo miglioramenti considerevoli nel corso dell”ultimo anno e trainati sostanzialmente dalla continua crescita della telefonia mobile, della larga banda e dei servizi Internet, il documento della Commissione rileva che molto deve ancora essere fatto nei prossimi anni. E¿ uno sprono a far di più e meglio. E¿ un invito agli Stati, ma è un appello che non può lasciare indifferenti le imprese.
K4B. Stiamo quindi dicendo che c¿è bisogno di correre; l¿Europa rischia di rimanere schiacciata tra Usa e Oriente, ma per correre sono necessari gli investimenti¿
R. Credo che ormai vi sia una consapevolezza diffusa sul fatto che la crescita del settore ICT rappresenti un impulso allo sviluppo della produttività ed alla crescita economica nel suo complesso. L”importanza, e direi la necessità, di incoraggiare gli investimenti nel settore e di raggiungere alte percentuali di crescita è da considerare come un fattore cruciale per l”economia europea nel suo complesso. Non è un caso se la relazione fra gli investimenti nell”ICT e la crescita della produttività è confermata in tutti quei Paesi, come gli USA, dove l”utilizzo delle tecnologie ICT è stato fortemente incoraggiato ed è entrato pervasivamente in ogni applicazione dell¿industria e dei servizi.
L”Europa sembra essere ancora indietro. Se vogliamo conservare una posizione leader e far sviluppare un ambiente sempre più competitivo, vi è la necessità di accelerare il passo.
K4B. La Banda Larga sembra essere l¿applicazione più importante per lo sviluppo positivo di questo percorso.
R. Non vi è dubbio. Lo sviluppo della larga banda indica ottime prospettive per il futuro. Il numero delle connessioni a larga banda è raddoppiato nel periodo compreso tra ottobre 2002 e ottobre 2003. Ciononostante vanno promosse azioni in varie direzioni. A partire dallo sviluppo di un mercato di massa della larga banda, che vuol dire il decollo dei nuovi servizi 3G, la disponibilità di un numero crescente di connessioni anche nelle aree rurali e non urbane, infine uno sviluppo adeguato del settore dei servizi.
K4B. Perché ciò avvenga non è necessario però uno sviluppo significativo della domanda?
R. La disponibilità di servizi che utilizzano tecnologie a larga banda è essenziale per creare le condizioni per lo sviluppo della domanda. La crescita della domanda, insieme alla diffusione dell”innovazione tecnologica, permetterà all”industria, a sua volta, di sviluppare nuove offerte e di produrre contenuti e servizi appetibili sulle reti. La larga banda è l”infrastruttura appropriata per la distribuzione di nuovi e utili servizi interattivi. E¿ un circolo virtuoso che può e deve poter svilupparsi.
K4B. Stiamo però parlando di un nuovo mercato che configurerà nuovi modelli di business e nuove catene del valore
R. Perché il nuovo scenario si sviluppi è necessaria l¿affermazione di nuovi modelli di business quantomeno nelle aree di sviluppo più cruciali, quali la sicurezza, la gestione dei diritti digitali e la sempre maggiore interoperabilità fra servizi ed apparecchiature diverse.
In tale contesto, le industrie che operano sulla catena del valore (gli operatori, i fornitori di contenuti e manifatturieri) stanno cercando i cooperare al fine di trovare soluzioni convenienti ed efficienti, tali da garantire benefici per tutti nella distribuzione dei contenuti on-line. Vanno sfruttate le nuove opportunità e va ricercato un nuovo comune impegno che valorizzi le straordinarie potenzialità di questa nuova industria che opererà attraverso la banda larga.
K4B. Domanda, offerta, imprese, mercato, eppure quello che farà la differenza sarà l¿adozione delle politiche più lungimiranti, anzi delle giuste politiche, o sbaglio?
R. Certo, è necessario ricordare il ruolo fondamentale che possono giocare le politiche a tutti i livelli di governo (l¿Unione europea, gli Stati Membri, gli Organi del governo regionale e locale), in particolare facendo in modo che i servizi fondamentali siano disponibili attraverso l”utilizzo dell¿ ICT. Gli auspici di sviluppo di ogni strategia nazionale per la larga banda non possono che guardare in questa direzione. Promuovere l”intero settore ICT e riconoscerne l”impatto significativo sulle performance dell”economia europea rappresenta un requisito imprescindibile nel processo in corso di rilancio degli obiettivi di Lisbona e una sfida che deve essere affrontata senza ritardo.
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