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Motorola e Lucent Technologies, i due principali produttori di infrastrutture per le tlc degli Usa, stanno pagando caro il loro ritardo nello sviluppo delle tecnologie a supporto degli standard di terza generazione.
Lo rende noto la società di ricerca ABI Research, secondo cui le quote di mercato delle due società si sono notevolmente ridotte proprio per gli scarsi investimenti dedicati alla terza generazione.
Entrambe le società dovranno dunque darsi da fare perché le rispettive quote di mercato, già calate nel corso del 2003, non si assottiglino ulteriormente nei prossimi anni, vista la forte competizione e la guerra dei prezzi scatenate dalla concorrenza europea e asiatica.
Lucent Technologies, ultimo arrivato sulla scena dell¿Umts Usa, ha visto diminuire la sua quota del 6% nel 2003, passando all¿11% dal 17% del 2002.
Ancora più grave la situazione di Motorola, ex numero uno del mercato dei cellulari, spiazzata dal trono dalla finlandese Nokia.
La quota di mercato mondiale del gigante di Schaumburg è passata dal 12% del 2002 al 4% del 2003.
Secondo le previsioni di ABI, nel 2009 l¿Umts rappresenterà l¿87% dei telefonini presenti sul mercato supporteranno l¿Umts, rispetto all¿attuale 18%.
Già nel primo trimestre di quest¿anno infatti si sono registrati notevoli progressi nel settore delle commissioni legate 3G, nonostante le diverse difficoltà degli operatori nel reperimento degli apparecchi e nell¿ottimizzazione delle reti.
In Europa, sempre più società della telefonia mobile dovrebbero lanciare i servizi al pubblico entro il secondo semestre di quest¿anno.
Per dare al pubblico un assaggio di multimedialità nonostante la mancanza di telefonini, alcuni operatori hanno lanciato carte di connessione Umts solo per i computer portatili, altri invece stanno puntando momentaneamente sui sistemi EDGE.
Allo stesso tempo, gli investimenti nelle reti 2G e 2.5G, stanno sensibilmente calando, mentre le spese per la terza generazione aumentano in modo considerevole.
I fornitori europei di infrastrutture, intanto, continuano a guadagnare consensi: è il caso proprio di Nokia che è riuscita a convincere anche il colosso asiatico Hutchison Whampoa a ricorrere ai propri apparecchi per supportare i nuovi servizi.
La divisione mobile di Hutchison è stata pioniera della terza generazione mondiale ma ha dovuto affrontare diversi problemi, derivanti proprio dalla carenza e dalle scarse performance dei telefonini, forniti dalla giapponese Nec e, appunto, da Motorola.
Anche le temibilissime aziende asiatiche, dunque, arrancano dietro le europee, che si confermano leader nell¿innovazione tecnologica in vista del lancio su larga scala del 3G.
Il mercato 3G rappresenta ancora il settore wireless più importante in termini di crescita delle entrate, nonostante la sfida di tecnologie quali il Gprs e l¿Edge.
Secondo i dati forniti da ABI, la crescita media annuale (compound average annual growth ¿ CAAG) del settore delle infrastrutture per l¿Umts sarà del 52% fino al 2009.
Il tasso di crescita è decisamente superiore a quello stimato da altre società, ma ABI basa le sue previsioni sul grado di approvazione del mercato consumer: in Giappone, dove i servizi sono stati lanciati nel 2001 da DoCoMo, il pubblico pare finalmente cominciare ad apprezzare il 3G che ha conquistato due milioni di clienti.
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