Symbian: gli azionisti di Psion si oppongono alla cessione a Nokia e spingono per l¿IPO

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Gli azionisti di maggioranza di Psion si sono opposti alla vendita della propria quota in Symbian a Nokia, che arriverebbe cos&#236 a detenere una quota del 63% nel consorzio principale antagonista di Microsoft nel settore dei software per cellulari.

Phoenix Asset Management Partners sta cercando di convincere gli altri azionisti a votare contro il piano di cessione, sostenendo che Psion ¿ che controlla il 31% del capitale, valutato attorno ai 250 milioni di dollari ¿ dovrebbe piuttosto optare per una pi&#249 proficua quotazione in Borsa dei propri titoli.

Phoenix detiene 56 milioni di azioni, pari al 13,1% del capitale di Psion, societ&#224 britannica produttrice di handheld computer.

La seconda quota in ordine di grandezza &#232 detenuta dal presidente del gruppo, David Potter, che controlla il 12% della compagnia. Potter ha gi&#224 fatto sapere, per&#242, che voter&#224 a favore dell¿accordo con Nokia.

Phoenix, dunque, &#232 il primo grande azionista a porre il veto sull¿operazione, seppure anche altri azionisti hanno espresso la loro perplessit&#224 sull¿opportunit&#224 di lasciare a Nokia il timone del consorzio. Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, anche Ericsson e Siemens, si oppongono alla cessione e prevedono di far valere il proprio diritto di opzione all¿acquisto per montare a loro volta nel capitale della societ&#224.

Lo statuto di Symbian autorizza infatti gli azionisti della societ&#224 ad accrescere la propria quota nel capitale proporzionalmente alla partecipazione esistente se uno di essi decide di vendere.

Esclusa la quota di Psion, che &#232 stato tra i fondatori del consorzio britannico, il gruppo finlandese detiene una quota del 30% del capitale.

Pur salendo al 63%, Nokia non avrebbe modo di controllare pi&#249 facilmente le decisioni del consorzio in fatto di ricerca. L¿azienda finlandese ha infatti due rappresentanti su nove in consiglio di amministrazione, mentre le decisioni devono essere ratificate dall¿equivalente del 70% del capitale in azioni. La gestione delle decisioni resterebbe dunque indipendente.

Anche gli analisti per&#242 sono scettici riguardo l¿operazione e sottolineano i rischi derivanti dalla perdita di appeal nel caso la societ&#224 passasse completamente sotto il controllo di Nokia.

Uno strapotere dell¿azienda finlandese su Symbian potrebbe essere controproducente, dal momento che potrebbe dissuadere gli utenti, in particolare le aziende, dall”adozione di soluzioni basate su un sistema operativo non pi&#249 considerato ¿cross-platform¿.

La lotta per il controllo di Symbian &#232 la prova ulteriore di quanto interesse stiano suscitando gli smartphone: Phoenix sottolinea infatti che la consegna di telefonini equipaggiati con sistema operativo Symbian &#232 pi&#249 che triplicata a 6,67 milioni di unit&#224 nel 2003, con pi&#249 di un milione di apparecchi venduti nel solo mese di dicembre.

Nel 2003, Nokia ha dichiarato di aver venduto 3,9 milioni di smartphone, contro il milione e mezzo dell¿anno prima.

Anche le societ&#224 di analisi sono concordi nell¿affermare che il settore &#232 in piena fase di ascesa: nei prossimi anni l¿impatto di questi apparecchi sul mercato dell¿elettronica mobile sar&#224 dirompente, dal momento che essi sostituiranno l¿uso dei PDA, delle fotocamere digitali, delle console e dei lettori di musica.

Secondo Zelos Group, nel 2008 ci saranno in circolazione almeno 280 milioni di ¿telefonini intelligenti¿, pari al 43% delle vendite totali di telefonini. Addirittura, in base ai dati della societ&#224, gi&#224 entro i prossimi due anni la diffusione di questi apparecchi superer&#224 quella dei Pc.

Un¿IPO sarebbe dunque molto pi&#249 vantaggiosa dal punto di vista economica, ma ¿ dichiara Psion ¿ l¿operazione richiederebbe l¿approvazione di tutti gli azionisti Symbian che, ultimamente, non sembrano essere d¿accordo su molti argomenti.

Il consorzio Symbian, nato proprio come sfida a Microsoft nel settore dei software per cellulari, &#232 partecipato, tra gli altri, da Sony Ericsson, Panasonic, Samsung e Siemens.

Motorola ha ceduto la propria quota del 19% nel corso dello scorso anno a Psion e Nokia.

¿Non ci piacerebbe vedere Nokia passare a pi&#249 del 60%. Crediamo sia pi&#249 giusta una ripartizione pi&#249 equa.¿, ha dichiarato Rudi Lamprecht, patron della divisione mobile di Siemens nel corso di una conferenza con gli analisti.

Nokia, da canto suo, ha rifiutato di commentare le indiscrezioni ma, in base a quanto dichiarato Jorma Ollila al Financial Times, il gruppo si dice aperto al un aumento della quota degli altri azionisti.

¿Non ci opporremo se gli altri azionisti decideranno di esercitare il loro diritto di prelazione¿ ha dichiarato il presidente del gruppo.

Il futuro del consorzio, almeno per quanto riguarda Psion, si decider&#224 venerd&#236 prossimo, quando gli azionisti si riuniranno a Londra per decidere in merito alla questione.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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