Europa
L¿offerta di France Télécom (vedi scheda) sulle minorities della sua divisione Internet Wanadoo non è ¿conforme agli interessi del mercato¿ a lungo termine, così ha commentato l¿operazione Colette Neuville, il presidente dell¿Associazione di difesa degli azionisti di minoranza (ADAM – Association de défense des actionnaires minoritaires). La Neuville ritiene che si tratterebbe di una transazione che va nell¿unico interesse dell¿operatore francese di telefonia. L¿ADAM ha avviato anche un ricorso contro l¿offerta di France Télécom sulla divisione mobile Orange. Riguardo al caso Wanadoo, l¿Associazione ha indirizzato una lettera all¿Autorità dei mercati finanziari (AMF – Autorité des marchés financiers) nella quale ha spiegato di ritenere questa operazione ¿non conforme agli interessi del mercato, nel lungo periodo¿, ma piuttosto conforme ¿agli interessi a breve termine di France Télécom, secondo la strategia del presidente Thierry Breton¿. Aspetto dell¿operazione questo, che Breton non ha mai nascosto. Nel momento in cui la società ha reso pubblica l¿intenzione di lanciare un¿Opa sul 29,4% del capitale di Wanadoo che ancora non possiede, il presidente ha anche spiegato che si tratta di un¿operazione per mettere a punto un nuovo modello economico. Il Gruppo possiede oggi il 71% di Wanadoo, secondo Isp europeo dietro T-Online. L¿obiettivo è quello di avere il pieno controllo del fornitore di connessioni Internet, conformemente alla nuova strategia broadband dell¿operatore telecom. L¿integrazione di Wanadoo punta a rendere la società ¿più reattiva e maggiormente flessibile¿, nella commercializzazione delle offerte e nello sviluppo delle nuove applicazioni a banda larga. Attualmente Wanadoo sta portando avanti una massiccia campagna sul mercato della broadband, fatta di prezzi ritenuti dagli altri competitor al di sotto dei costi. In modo particolare, secondo l¿Isp italiano Tiscali, Wanadoo starebbe praticando una vendita in perdita con il lancio delle ultime offerte per la connessione Internet a banda larga, conducendo una concorrenza sleale. Anche la Commissione europea si è dimostrata preoccupata e ha deciso di approfondire il controllo sulle tariffe Adsl di Wanadoo. Al fine di assicurarsi che Wanadoo non pratichi più ¿prezzi predatori¿, la Commissione ha imposto all¿Isp francese l¿obbligo, fino al 2006, di fornire in dettaglio le voci di ¿entrata e uscita¿ dei suoi servizi Adsl, ha precisato sempre questa fonte. Nei fatti questa specie di vigilanza sugli esercizi di Wanadoo non è stata ancora ufficialmente avviata. Nel luglio scorso, la Ue aveva deciso di infliggere a Wanadoo una multa da 10,35 milioni di euro, per violazione delle normative europee sulla concorrenza. L¿Isp era stato accusato di aver adottato delle scelte commerciali con l¿obiettivo di ¿arginare la concorrenza¿ al lancio dell¿Adsl. La Ue aveva concluso che Wanadoo aveva abusato della sua posizione dominante fino all¿ottobre 2002, lanciando l¿Adsl a prezzi veramente aggressivi. Situazione, questa, che aveva limitato l¿ingresso sul mercato della banda larga di nuovi operatori e un rafforzamento dei suoi competitor, a danno degli utenti. Di fronte a queste accuse, la direzione di Wanadoo aveva lamentato alla Commissione un approccio discriminatorio al caso. L¿Isp allora aveva fatto anche appello al tribunale di prima istanza di Lussemburgo. Intanto l”Authority francese, lunedì sera, ha dato il suo Ok all¿offerta pubblica di acquisto e scambio di France Télécom. L”offerta seguirà il calendario indicativo fornito dall¿operatore che indicava la data di ieri, 9 marzo, per la sua apertura e il 13 aprile per la chiusura. Il prezzo sarà pagato una parte in azioni e una parte cash, al prezzo di 8,86 euro per ogni azione Wanadoo (che venerdì ha chiuso a 7,56 euro), oppure un concambio che prevede 7 azioni France Telecom e 195 euro ogni 40 titoli Wanadoo. Non è escluso un premio di prezzo su Wanadoo in funzione del valore di collocamento degli elenchi telefonici. Gli azionisti di Wanadoo saranno liberi di scegliere tra l¿una o l¿altra opzione, o anche una combinazione delle due, sottolinea l¿operatore. Una volta effettuata l¿operazione, le attività d¿accesso e del portale di Wanadoo saranno reintegrate in France Télécom. Il Gruppo ha peraltro annunciato che in caso di successo dell¿offerta, introdurrebbe in Borsa nel secondo trimestre 2004 le attività di Pagine Gialle, asset attualmente controllato da Wanadoo. Ma per il presidente dell¿ADAM, si tratta di un¿operazione che danneggerà i piccoli azionisti, a cui saranno rilevate le azioni ¿prima di poter dividere gli utili (¿) sottostimando ciò che è dovuto agli azionisti¿. © 2004 Key4biz.it
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