Italia
di Dina Ravera
Direttore Divisione Marketing 3
Fare previsioni, soprattutto sul futuro, come diceva il fisico danese Niels Bohr, è molto difficile.
Luis Borges, per parte sua, invitava tutti ¿¿a leggere i giornali con incredulità¿¿. Verrebbe da dire che lo stesso andrebbe fatto anche con le ricerche di mercato, specialmente quando sono fatte da chi, evidentemente, usa la macchina del tempo per viaggiare nel futuro e torna indietro per raccontarci com¿è.
Eppure, nella industria delle telecomunicazioni, il coraggio di fare previsioni sbagliate non manca mai.
Basta guardare l¿album di famiglia del radiomobile.
“¿..Gran parte dell”entusiasmo attorno a questa nuova tecnologia sembra essersi spento, e il lancio dei servizi, originariamente previsto per l”autunno, è continuamente slittato da quando il governo ha chiesto agli operatori di mettere in atto le licenze per cui i consorzi internazionali hanno tanto combattuto. Da allora l”economia è caduta in una profonda recessione, le previsioni sul numero degli utenti si sono ridimensionate e il bisogno di investimenti massicci ha spaventato molti degli azionisti iniziali¿.. “.
Avete mai letto queste righe?
Beh, le ha pubblicate il Financial Times.
Nel ¿92.
E si riferiva al lancio del GSM…
Come sia finita la storia, lo sappiamo tutti: qualche giorno fa, a Cannes, è stato celebrato in pompa magna il primo miliardo di clienti GSM.
Ciò premesso, il Report di Yankee Group che colloca nel 2007 l¿anno del decollo della videofonia mobile, non ci dice molte cose, e soprattutto non chiarisce ¿ quanto non nella sintesi ripresa da Key4biz.it qualche giorno fa – se le interviste su cui si basa sono state fatte a persone che hanno già utilizzato, o meno, il servizio di videochiamata.
La differenza non è di poco conto: nel primo caso andrebbe ulteriormente chiarito come questo test è stato effettuato; nel secondo caso, si potrebbe obiettare che è difficile valutare l¿utilità di un servizio se non lo si è sperimentato nella realtà.
Qualche anno fa, ad esempio, l¿airbag o l¿aria condizionata erano considerati accessori automobilistici a cui si poteva facilmente rinunciare, mentre oggi difficilmente un consumatore comprerebbe una ¿quattroruote¿ che ne fosse priva.
Polemiche a parte, quello che posso dire è che, nella nostra esperienza, la usability è l¿elemento decisivo.
In questo campo, l¿approccio high tech, high touch esercita tutto il suo peso: per farla breve, si deve poter fare cose diverse con la stessa facilità con cui si fanno le cose già note.
Fare una videocall, ad esempio, deve diventare facile come fare una chiamata voce: la possibilità di affrancarsi dal filo dell¿auricolare per effettuare una videocall, grazie al vivavoce del videofonino o al bluetooth, semplifica di molto l¿utilizzo del servizio.
Stesso discorso per il videomessaggio: un approccio take and send, ovvero schiaccio un pulsante e la videocamera si attiva immediatamente, per permettermi di girare un videoclip e di mandarlo al volo, è da solo un fattore decisivo per accelerare la penetrazione dei servizi.
Nella stessa direzione agiscono il miglioramento della copertura o l¿aumento della durata della batteria: tutti elementi che moltiplicano le occasioni di utilizzo, nel contempo semplificandolo tantissimo.
L¿usabilità è anche la somma delle occasioni di utilizzo e qui non bisogna dimenticarsi della legge di Metcalfe: il valore di una rete cresce col quadrato degli utenti.
Ecco perché da subito abbiamo reso disponibili le videochiamate da videofonino a web-cam (in Italia quasi 2 milioni) e la possibilità di mandare videomessaggi ad una mailbox elettronica (15 milioni di utilizzatori in Italia).
Ecco perché abbiamo pensato a formule promozionali che consentissero ai clienti di acquistare due videofonini al prezzo di uno, consentendo loro ¿ in buona sostanza ¿ di uscire da un negozio 3, sapendo già chi videochiamare.
Detto questo, la videocomunicazione va correttamente inquadrata non tanto come la killer application del 3G (come se ce ne fosse una, predeterminabile, e come se la ricetta l¿avesse in tasca qualcuno), quanto come uno dei ¿reagenti¿ che possono innescare lo sviluppo dell¿UMTS.
Il valore della videochiamata viene trovato dai nostri clienti non solo nella comunicazione face-to-face, ma anche nella possibilità di portare il proprio sguardo lontano, per condividere un¿ambiente, una situazione, uno spazio diverso.
In questo senso le potenzialità legate alla videochiamata da videofonino a webcam sono ancora in larga misura inesplorate, ma costituiscono un potente elemento propulsivo.
Per rendersene conto, basta pensare all¿utilizzo che del servizio di videochiamata è stato fatto in Svezia, ad esempio, per consentire ai clienti dell¿operatore locale del gruppo Hutchison di seguire le fasi più importanti del processo in cui era imputato l¿omicida di un membro del governo svedese.
O alla quarta edizione del Grande Fratello, in Italia, disponibile sui videofonini di 3 anche attraverso la videochiamata e che registra oltre 16 mila unique users la settimana.
In questo orizzonte, la videochiamata si presta come strumento di accesso a tutta una serie di prodotti di entertainment, ispirati al concept stream your life, un mix di protagonismo e voyeurismo socialmente accettati che sono alla base dei ¿reality show¿, in cui ognuno di noi, come precognizzava Andy Warhol, ha la possibilità di guadagnarsi un quarto d¿ora di notorietà, in questo caso grazie ad una interazione molto stretta tra il medium televisivo e il nuovo medium dell¿UMTS.
La videocomunicazione mobile comincia ad attecchire anche nei segmenti non-consumer, dove i servizi aziendali di manutenzione, le applicazioni di videotelemedicina (il pronto soccorso dermatologico sperimentato con la clinica Humanitas ne è un esempio eloquente) o i mezzi di informazione (con le videointerviste fatte da Carmen La Sorella nella trasmissione Visite a domicilio, su RAI2) possono metterne a frutto le potenzialità.
Infine i dati di utilizzo: il 65% dei nostri clienti fa almeno una videochiamata alla settimana, mentre nel periodo agosto 2003-febbraio 2004 il tasso di utilizzo individuale della videochiamata è aumentato del 120%, sfruttando la scia delle promozioni natalizie anche dopo il loro esaurimento.
La fotografia dei flussi di traffico delle videochiamate, più intensi lungo le direttrici nord-sud e città-campagna, offre indicazioni chiare sul valore aggiunto emozionale della videocall, strumento privilegiato per arricchire dal punto di vista sensoriale la comunicazione tra nuclei famigliari delocalizzati per ragioni di studio o di lavoro.
Insomma, la videochiamata si affianca alla telefonata convenzionale, incrementandone il senso e il valore, e in un numero crescente di casi anche l¿utilità pratica.
3 sta inoltre tenendo fede al proprio ruolo di leader della videocomunicazione mobile in Italia agendo anche sulla leva prezzo, con una formula ¿friends and family¿ che rende le videochiamate ad un numero predefinito più convenienti delle chiamate convenzionali.
Questa promozione accompagnerà lo sviluppo della mobile videocommunication per tutto il 2004, insieme all¿arrivo di nuovi terminali in quantità sufficienti per sviluppare il mercato di massa e smentire i viaggiatori nel futuro, che a differenza di Italo Calvino, fingono di non sapere che ¿¿con i miti, non bisogna avere fretta¿¿.
Per chiudere, rubo le parole di Franco Carlini, che sul Corriere della Sera, in un pezzo intitolato Diamo tempo alle macchine, ci stupiranno, concludeva: ¿¿I bisogni non sono mai una cosa statica, ma si creano, vengono indotti e plasmati: due ore senza email per molti rappresentano un¿insopportabile fonte di ansietà, eppure dieci anni fa le persone vivevano senza¿¿.
© 2004 Key4biz.it
Oggi a mezzogiorno tutta Europa osserveràtre minuti di silenzio per ricordare le vittime di Spagna e testimoniare la condanna di ogni terrorismo.
Anche Key4biz.it si fermerà per tre minuti.
L”Ict non è un”isola separata dal mondo.