Europa
Troppi aiuti pubblici. Alcune delle più rilevanti società europee di media hanno chiesto alla Commissione Ue interventi urgenti nella regolamentazione dei finanziamenti di Stato destinati alle emittenti pubbliche.
A riportare la notizia è l¿edizione odierna del Financial Times. Secondo le informazioni avute da alcune fonti comunitarie, il noto quotidiano finanziario avrebbe saputo che questi Gruppi di media hanno chiesto alla Commissione un immediato intervento in materia.
In una comunicazione congiunta, inviata a Bruxelles, un gruppo, rappresentante le emittenti commerciali europee televisive e radiofoniche, ha preso posizione contro le Tv pubbliche che godono di lauti finanziamenti da parte dello Stato.
Alcune emittenti pubbliche, come la tedesca ZDF e la britannica BBC, hanno ricevuto 82,2 miliardi di euro di denaro pubblico nei soli cinque anni prima del 2001.
Si tratta, secondo la coalizione che racchiude le principali emittenti private della Ue, di un atteggiamento che provoca una distorsione della libera concorrenza sul mercato di settore.
Ad aver lanciato per primi la protesta sono state la Pay TV britannica BSkyB (British Sky Broadcasting), di proprietà del tycoon australiano Rupert Murdoch, presente anche in Italia con la Tv a pagamento Sky; la società italiana Mediaset, che gestisce tre emittenti (Canale5, Rete4, Italia1), controllata dalla famiglia del premier Silvio Berlusconi; ma anche la tedesca RTL, e Reed Elsevier.
Hanno immediatamente preso posizione anche altre società europee di media, che condividono le motivazioni e chiedono che la Ue prenda immediatamente una posizione.
Si tratta della Tv commerciale spagnola Telecinco, di cui l¿italiana Mediaset è azionista di maggioranza con una quota del 52%, la tedesca Axel Springer, la Pay TV francese CanalPlus controllata dal colosso dei media Vivendi Universal e lo svedese Bonnier Group.
Queste emittenti private dicono di essere in possesso di alcuni documenti che proverebbero che i finanziamenti pubblici destinati alle Tv di Stato sono aumentati del 4,8% l¿anno, a partire dal 2001, anno in cui sempre le emittenti pubbliche hanno ricevuto finanziamenti per un totale di 15 miliardi di euro.
Il gruppo delle Tv commerciali ha chiesto quindi a Bruxelles che per questo mese venga indetta una riunione, per discutere di questi finanziamenti pubblici che, secondo loro, violerebbero le regole della libera concorrenza sul mercato europeo dei media.
L¿European Publishers Council, l¿Association of Commercial Television (ACT) e l¿Association Européenne des Radios hanno stilato un documento per chiedere alla Commissione Ue che intervenga urgentemente per introdurre delle misure più rigide, atte a prevenire abusi sul mercato.
Ross Biggam, Direttore generale dell¿ACT, ha riferito che attualmente c¿è un controllo insufficiente, da parte della Ue e degli uffici preposti, sui finanziamenti erogati dagli Stati membri alle emittenti pubbliche. In particolare, secondo Biggam non sarebbero verificate la proporzionalità degli aiuti concessi e l¿uso che si fa di questo denaro.
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