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In attesa del vero lancio dei servizi 3G al grande pubblico, sono molti gli operatori che stanno puntando sullo standard EDGE per dare agli utenti un primo assaggio di multimedialità
La GSA (Global mobile Suppliers Association) ha infatti reso noto nei giorni scorsi che sono attualmente 76 gli operatori impegnati in 50 Paesi nello sviluppo e nella diffusione di servizi GSM-EDGE.
L”EDGE è l”evoluzione del sistema GPRS ed è un potente moltiplicatore delle sue performance, in grado di aumentare le velocità di rete attuali che sono di circa 40 kbit/s, fino a 200 kbit/s, cioè simili a quelle raggiungibili dall”UMTS (che ha una velocità massima di circa 384 kbit/s ed una media di circa 250 kbit/s).
I Paesi in prima fila sono l¿Asia, l¿Europa e l¿America Latina, ma anche l¿operatore mobile africano Scancom in Ghana ha confermato che i servizi EDGE sono attualmente disponibili su 14 networks globalmente.
In Italia, pioniere della tecnologia è Telecom Italia Mobile che da questo mese distribuirà i primi cellulari a supporto dello standard.
La scelta è dettata in primo luogo da motivazioni tecniche, dal momento che sarebbe praticamente impossibile riversare in un solo colpo sulle reti 3G tutti gli abbonati attuali del GSM.
L”addio al GSM non può essere improvviso anche per il grande valore della rete su cui sono stati investiti miliardi di euro e che ancora funziona alla perfezione.
Alan Hadden, Presidente della GSA ha sottolineato come la gtecnologia GSM-EDGE sia una naturale evoluzione per tutti gli operatori GSM che vogliono continuare a far crescere i propri profitti grazie ai servizi multimediali senza investimenti troppo importanti.
¿Molti operatori ¿ dice Hadden ¿ hanno confermato piani per diffondere sia le tecnologie WCDMA che EDGE ¿ entrambe pienamente complementari ai sistemi 3G ¿ per avere flessibilità operativa e un efficiente uso del CAPEX¿.
Il passaggio, dunque, è reso possibile dai bassi investimenti necessari a implementare l”EDGE sulle reti GSM: la tecnologia 2G è infatti vicina come prestazioni a quella 3G e l”implementazione della tecnologia Edge non richiede l”installazione di nuove stazioni radio ma, semplicemente, l”aggiornamento del software delle reti Gsm/Gprs.
EDGE in più permette di gestire automaticamente le diverse esigenze dell¿utente: la rete riconosce il servizio a cui l¿utente sta accedendo e lo instrada, a seconda della disponibilità e della quantità di banda richiesta, sull¿una o sull¿altra rete.
La GSA conferma inoltre che ci sono sul mercato almeno 19 modelli di telefonini e carte di connessione al Pc abilitati alla tecnologia e distribuiti da diversi fornitori.
Insomma, ogni operatore GSM farebbe bene, in attesa del 3G, a distribuire servizi EDGE sulle proprie reti.
Di questo si discuterà nei prossimi GSM Evolution Forum che si terranno a Nuova Dehli il prossimo 20 aprile e a Pechino il 31 maggio.
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