Italia
Un¿anticipazione per i nostri lettori: il testo provvisorio del decreto Urbani, aggiornato a oggi.
Il lavoro di ricostruzione, alla luce di tutti i passaggi e modifiche conclusisi ieri in aula alla Camera dei Deputati, è stato effettuato da IsICult – Istituto italiano per l¿Industria Culturale per key4biz.it.
Alcune indicazioni per la sua lettura:
il testo è stato ricomposto, alla luce della discussione in Aula e delle relative votazioni;
in neretto sono evidenziate le parti aggiunte/modificate dall¿Aula, rispetto alla versione approvata dalla Commissione Cultura;
il testo definitivo, che verrà curato dai competenti uffici parlamentari, potrebbe mostrare alcune (marginali) differenze, determinate da coordinamenti intertestuali.
TESTO PROVVISORIO
Decreto-legge n.72.
Disegno di legge n. 4833-A
Conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, recante interventi per contrastare la diffusione telematica abusiva di materiale audiovisivo, nonché a sostegno delle attività cinematografiche e dello spettacolo
Testo approvato dalla Camera il 22 aprile 2004
Articolo 1
1. Al fine di promuovere la diffusione al pubblico e la fruizione per via telematica delle opere dell”ingegno e di reprimere le violazioni del diritto d”autore, l”immissione in un sistema di reti telematiche di un”opera dell”ingegno, o parte di essa, è corredata da un idoneo avviso circa l”avvenuto assolvimento degli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d”autore e sui diritti connessi. La comunicazione, di adeguata visibilità, contiene altresì l”indicazione delle sanzioni previste, per le specifiche violazioni, dalla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni. Le relative modalità tecniche e i soggetti obbligati sono definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro delle comunicazioni, sulla base di accordi tra la Società italiana degli autori ed editori (SIAE) e le associazioni delle categorie interessate. Fino all”adozione di tale decreto, l”avviso deve avere comunque caratteristiche tali da consentirne l”immediata visualizzazione. Sono fatti salvi gli articoli 71-sexies, 71-septies e 174-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, nonché quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 93, e successive modificazioni.
2. Al comma 1 dell”articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, le parole: “a fini di lucro” sono sostituite dalle seguenti: “per trarne profitto”.
3. Al comma 2 dell”articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, dopo la lettera a) è inserita la seguente:
4. Il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell”interno raccoglie le segnalazioni di interesse di cui al comma 7, di interesse in materia di prevenzione e repressione delle violazioni di cui alla lettera a-bis) del comma 2 dell”articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, assicurando il raccordo con le Amministrazioni interessate.
5. A seguito di provvedimento dell”autorità giudiziaria, i prestatori di servizi della società dell”informazione, di cui al decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, comunicano alle autorità di polizia le informazioni in proprio possesso utili all”individuazione dei gestori dei siti e degli autori delle condotte segnalate.
6. A seguito di provvedimento dell”autorità giudiziaria, per le violazioni commesse per via telematica di cui al presente decreto, i prestatori di servizi della società dell”informazione, ad eccezione dei fornitori di connettività alle reti, fatto salvo quanto previsto agli articoli 14, 15, 16 e 17 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, pongono in essere tutte le misure dirette ad impedire l”accesso ai contenuti dei siti ovvero a rimuovere i contenuti medesimi.
7. I prestatori di servizi della società dell”informazione che siano venuti a conoscenza della presenza di contenuti idonei a integrare le violazioni commesse per via telematica di cui al presente decreto, provvedono a informarne con immediatezza il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell”interno ovvero l”autorità giudiziaria, in conformità a quanto previsto dall”articolo 17 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70. (soppresso)
8. La violazione degli obblighi di cui ai commi 5 e 6 è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000. Alle violazioni di cui al comma 1 si applicano le sanzioni previste dall”articolo 21 del decreto legislativo 9 aprile 2003, 70.
9. All”articolo 39, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 68, sono apportate le seguenti modificazioni:
10. All”articolo 71-septies della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, i commi 3 e 4 sono sostituiti dai seguenti:
Articolo 2
(Disposizioni relative alle attività cinematografiche e allo spettacolo).
01. All”articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, il comma 5 è sostituito dal seguente:
” 5. Con decreto del Ministro sono stabilite, di concerto con il Ministro dell”economia e delle finanze, le modalità tecniche di gestione del Fondo di cui al comma 1 e di erogazione dei finanziamenti e dei contributi, nonché le modalità tecniche di monitoraggio dell”impiego dei finanziamenti concessi”.
1. All”articolo 27 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 3 è sostituito dal seguente:
“3. Le istanze per l”erogazione dei finanziamenti a favore delle imprese di produzione, presentate a valere sul fondo di cui all”articolo 27 ed all”articolo 28 della legge 4 novembre 1965, n. 1213, e successive modificazioni, sono valutate secondo la disciplina risultante dalla medesima normativa e dai relativi decreti di attuazione, qualora, prima della data di entrata in vigore del presente decreto, esse abbiano già ottenuto il riconoscimento dell”interesse culturale nazionale e relativamente ad esse sia stato depositato presso la competente direzione generale il risultato dell”esame tecnico-economico del preventivo e del piano finanziario di cui all”articolo 2, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 24 marzo 1994, concernente “Norme di attuazione del decreto-legge 14 gennaio 1994, n. 26, recante: Interventi urgenti in favore del cinema”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 15 aprile 1994. Le istanze relative ai progetti filmici che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, abbiano ottenuto il riconoscimento dell”interesse culturale nazionale e non siano corredate dell”esame tecnico-economico del preventivo e del piano finanziario, possono essere nuovamente presentate ai sensi del presente decreto. Ai relativi progetti filmici è riconosciuto, con priorità di trattazione rispetto alle altre istanze, l”esito positivo della valutazione per il riconoscimento dell”interesse culturale, ai sensi dell”articolo 8, con esclusivo riferimento ai criteri di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2 del medesimo articolo 8″;
b) al comma 8, dopo le parole: “decreto legislativo” sono inserite le seguenti: “non hanno natura regolamentare e”.
2. Le risorse di cui all”articolo 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, per l”anno 2004, sono finalizzate, nel limite di 90 milioni di euro, all”applicazione del comma 1 ed alle esigenze, anche di funzionamento, del settore dello spettacolo e della Società per lo sviluppo dell”arte, della cultura e dello spettacolo “Arcus S.p.a. In ogni caso, alla erogazione delle risorse per le finalità di cui al periodo precedente si provvede successivamente all”adozione del decreto di cui al medesimo comma 83 dell”articolo 3 della legge n. 662 del 1996. “.
3. L”articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, è abrogato. Le risorse giacenti sul conto speciale di cui alla predetta disposizione, sono versate all”entrata del bilancio dello Stato, per essere riassegnate al Fondo di cui all”articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, ferma restando la loro natura di finanziamenti. Il ministro dell”economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
3-bis. L”articolo 24 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente:
“Art. 24. – (Contributi dello Stato). – 1. I criteri di ripartizione della quota del Fondo unico per lo spettacolo destinata alle fondazioni lirico-sinfoniche sono determinati ogni tre anni con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali non avente natura regolamentare. Tali criteri decorrono dal 1¿ gennaio 2005.
a) misura dei trasferimenti ricevuti in passato;
b) caratteristiche dei progetti e dei programmi di attività di ciascuna delle fondazioni sulla base degli obiettivi specifici concordati in sede convenzionale ai sensi dell”articolo 17, anche con riferimento al volume dell”attività produttiva ed allo spazio riservato alle giovani generazioni di artisti;
c) misura degli investimenti destinati alla promozione del pubblico, anche attraverso un”idonea politica dei prezzi, nonché alla formazione del pubblico giovanile;
d) grado di raggiungimento degli obiettivi specifici concordati in sede convenzionale;
e) valutazione degli organici artistici, tecnici ed amministrativi necessari al conseguimento dei fini istituzionali e dei relativi costi come derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale. Gli organici funzionali e le voci dei relativi costi sono previamente definiti con il decreto di cui al comma 1, tenendo conto della peculiarità dei singoli enti, anche in relazione alla eventuale presenza di corpi di ballo e di laboratori di costruzione sceno-tecnica;
f) valutazione della entità della partecipazione dei privati al patrimonio ed al finanziamento della gestione della fondazione.
. Il principio di cui al comma 2, lettera b), dovrà essere valutato secondo criteri oggettivi, anche collegati a meccanismi di standardizzazione di costi e di determinazione degli indicatori di rilevazione.
4. Il principio di cui al comma 2, lettera d), dovrà essere valutato secondo criteri oggettivi, anche collegati ad indicatori di rilevazione definiti in sede convenzionale. A tale fine le fondazioni hanno l”obbligo di presentare annualmente al Ministro per i beni e le attività culturali una dettagliata relazione circa lo stato di raggiungimento degli obiettivi concordati.
5. Gli elementi indicati dal comma 2, lettera f), sono tenuti presenti in sede di ripartizione delle quote del Fondo unico per lo spettacolo, anche ai fini di quanto disposto dall”articolo 25.
6. La percentuale corrisposta dallo Stato a ciascuna fondazione, in conseguenza della ripartizione della quota di cui al comma 1, è determinata ogni tre anni in percentuale sulla quota del Fondo unico per lo spettacolo.
7. Per l”anno 2004 sono validi i criteri di cui al decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 10 giugno 1999, n. 239″.
3-ter. All”articolo 1 della legge 11 novembre 2003, n. 310, il comma 5 è sostituito dal seguente:
“5. Per l”anno 2004, e per i successivi tre anni, alla Fondazione di cui al comma 1 è assegnato un contributo a valere sulle risorse di cui all”articolo 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni. A decorrere dall”anno 2008, la Fondazione concorre al riparto ordinario delle risorse assegnate al settore delle fondazioni lirico-sinfoniche”.
3. Lo statuto deve prevedere altresì le modalità di partecipazione dei fondatori privati, il cui apporto complessivo al patrimonio della fondazione non può superare la misura del quaranta per cento del patrimonio stesso. Lo statuto prevede altresì che possono nominare un rappresentante nel consiglio di amministrazione fondatori che, come singoli o cumulativamente, oltre ad un apporto ai patrimonio, assicurano per almeno due anni consecutivi un apporto annuo non inferiore all”otto per cento del totale dei finanziamenti pubblici erogati per la gestione dell”attività della fondazione, verificato con riferimento all”anno in cui avviene il loro ingresso nella fondazione, fermo restando quanto previsto in materia di composizione del consiglio di amministrazione. La permanenza nel consiglio di amministrazione dei rappresentanti nominati dai fondatori privati è subordinata all”erogazione da parte di questi dell”apporta annuo per la gestione dell”ente. Per raggiungere tale entità dell”apporto, i fondatori privati interessati dichiarano per atto scritto di voler concorrere collettivamente alla gestione dell”ente nella misura economica indicata. Ciascun fondatore privato non può sottoscrivere più di una dichiarazione.
3-quinquies. Al comma 4 dell”articolo 2 del decreto-legge 24 novembre 2000, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 gennaio 2001, n. 6, le parole: «, ovvero hanno una partecipazione inferiore al 12 per cento dei finanziamenti statali per la gestione della propria attività,» sono soppresse.
3-sexies. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le risorse finanziarie occorrenti agli impegni economici derivanti dal rinnovo delle contrattazioni integrative aziendali delle fondazioni lirico-sinfoniche sono subordinate al loro effettivo reperimento, nel rispetto del principio di pareggio del bilancio della fondazione. Di tali risorse non possono comunque far parte i contributi dei fondatori pubblici e privati.
3-septies. Le fondazioni lirico-sinfoniche adeguano i propri statuti alle disposizioni del presente articolo entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
Per la seconda parte del Testo Provvisorio del Decreto Urbani: clicca qui
Testo Provvisorio degli “Ordini del Giorno”, approvati il 22 aprile 2004