BIBLIOTECH
Baldini Castoldi Delai, Milano 2004
Pagine 712
ISBN 88-8490-515
Prezzo 24.00
Alberto Farassino è stato il più instancabile, il più vario, il più espanso degli scrittori di cinema della sua generazione: non pose limiti alle pagine, alle forme e ai modi del suo agire.
I duemila e più pezzi da lui scritti per «la Repubblica» qui antologizzati raccogliendone circa 300, riassumono tutto il destino della critica cinematografica ospitata dai quotidiani italiani che in quel periodo vede restringersi i suoi spazi sino al limite della estinzione fisica.
Farassino intuisce, precorre, analizza, condivide e infine subisce questa sorte, distribuendo nei suoi saggi editi (Camerini, De Santis, Godard, Gli uomini forti, la Lux, il neorealismo, Gitai, Depardon, Ruiz, gli apolidi) tutto quel che non può, non può più, non potrà mai più stare dentro un giornale stampato in Italia.
(dalla quarta di copertina)