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Il Senato degli Stati Uniti ha approvato lunedì l¿apertura di un dibattito parlamentare per discutere della soppressione definitiva delle tasse sull¿accesso a Internet.
La moratoria sulle tasse d¿accesso, instaurata nel 1998, per le connessioni dial up e prorogata nel 2000 è scaduta infatti lo scorso novembre.
A settembre del 2003, intanto, la Camera dei Rappresentanti ha adottato una proposizione che rendeva permanente la moratoria sulla tassazione dei servizi di accesso alla rete, allargandola alle connessioni a banda larga, via cavo e via satellite.
Da allora il dibattito è stato bloccato soprattutto per i timori che le amministrazioni statali e quelle di Washington perdessero milioni di dollari di entrate. Secondo le amministrazioni statali e locali, infatti, se fosse adottata una defiscalizzazione permanente, andrebbero persi fino a nove miliardi di dollari all¿anno, in ragione della migrazione su Internet dei servizi telefonici e musicali.
Su un periodo di cinque anni, l¿interdizione di tutte le tasse sui profitti derivanti dai servizi Internet potrebbe costare 4,3 miliardi di dollari al settore telecom.
Il rinnovato interesse del Senato è arrivato proprio nel momento in cui il Presidente Bush ha preso a riguardo una chiara posizione, affermando che ¿Non dobbiamo tassare l¿accesso broadband. Se vogliamo che la banda larga si diffonda nella società , il Congresso deve impedire le tasse sull¿accesso¿.
Bush darà disposizione alle agenzie federali di facilitare la fornitura del servizio da parte delle compagnie e stimolare il Congresso a rendere tax-free l”accesso a banda larga.
“La tecnologia broadband rafforzerà la nostra competitività nazionale e migliorerà l”educazione e la cura sanitaria per tutti gli americani”, ha detto in un comunicato la Casa Bianca.
Il Presidente, in piena campagna elettorale, ha dichiarato che entro il 2007 la banda larga dovrà entrare nelle case di tutti gli americani come servizio universale ma di fatto, la questione sta dividendo il mondo politico americano: alcuni senatori ritengono infatti che l¿amministrazione federale non abbia l¿autorità per dire ai governi periferici come amministrare le tasse per il settore delle telecomunicazioni.
In particolare, i senatori Lamar Alexander e Tom Carper stanno spingendo affinché la moratoria venga estesa per un periodo limitato a due anni e solo alle connessioni DSL.
Alexander dice di essere favorevole a una defiscalizzazione ma che ¿¿questo treno sta andando nella direzione sbagliata¿se Internet cresce ¿ e sta crescendo ¿ dovrà pagare le tasse come previsto per ogni altro settore¿.
Un punto d¿incontro potrebbe essere raggiunto per quanto riguarda il VoIP, la telefonia su Internet. Lo scorso febbraio, l¿Autorità Usa di regolazione dei media e delle tlc, ha decretato che questo servizio è di tipo informativo, ed è quindi esentato dalle tasse applicate agli operatori telefonici. Michael Powell, presidente della FCC ha infatti stabilito che i servizi VoIP non differiscono in alcun modo dalle eMail e dalle applicazioni P2P, che non sono considerati servizi telecom, ma alcuni stati considerano l¿applicazione sostitutiva della telefonia tradizionale e pretendono che il settore sia tassato.
Dello stesso parere, ovviamente, anche le aziende tlc tradizionali che hanno contestato il fatto che le aziende che propongono il servizio non hanno nessuna spesa e tutto da guadagnare e si sono subito rivolte alle autorità affinché imponessero un framework normativo (leggi: tassazione) al settore, sempre più in ascesa e che minaccia di intaccare i loro profitti.
La migrazione dei servizi telefonici – e non solo quelli ¿ su Internet, continua Alexander, ¿¿è una minaccia e una possibilità¿e a quel punto le tasse raccolte dalle amministrazioni locali, non potranno più essere raccolte¿.
All¿inizio di questo mese, il senatore americano John Sununu, ha proposto un disegno di legge in base al quale il VoIP dovrebbe essere trattato come un servizio informativo e non come un servizio telefonico.
¿Il VoIP ¿ dice Sununu – è in uno stadio di sviluppo molto critico, ma il suo potenziale è enorme sia per quel che riguarda le aziende che gli utenti privati¿.
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