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L¿operatore americano via cavo Comcast ha deciso di ritirare la propria Opa ostile da oltre 60 miliardi di dollari sul Gruppo Walt Disney.
L¿offerta ammontava a 66 miliardi di dollari, ma per la casa di Mickey Mouse si tratta di un prezzo che sottostimava il reale valore della società.
Il Consiglio aveva comunque fatto capire di essere interessato a considerare eventuali altre offerte.
Nel comunicato del Gruppo si leggeva: ¿Il Consiglio d¿Amministrazione di Walt Disney ha respinto all¿unanimità la proposta di Comcast di rilevare Disney offrendo 0,78 azione Comcast per ognuna delle azioni Disney¿.
Questa offerta significa che Comcast avrebbe voluto comprare ¿a 3,60 dollari meno del valore del titolo di Disney sul mercato¿, aveva spigato la società.
Comcast, che vanta circa 21 milioni di abbonati in 41 Stati, aveva proposto di rilevare la multinazionale che controlla il network televisivo americano ABC, i celebri studios cinematografici Disney e anche i parchi tematici, per 66 miliardi di dollari, inclusivi del debito di 11,9 miliardi. Sarebbe l¿equivalente di 26,46 dollari per ciascuno dei titoli di Disney.
Se Comcast fosse riuscita a chiudere le trattative per mettere le mani sulla casa di Topolino, i colossi dei media News Corp e Time Warner avrebbero dovuto seriamente cominciare a preoccuparsi per l¿arrivo di un nuovo competitor sul mercato mediatico, dove regnano incontrastati.
Il matrimonio Comcast-Disney avrebbe infatti potuto contare su un network via cavo tra i più importanti degli Stati Uniti e su un gigante di Hollywood per il cinema e la televisione.
I film, i telefilm e i canali sportivi della nuova unità si sarebbero direttamente in concorrenza con i servizi del primo operatore americano di Tv satellitare, DirecTv, che Rupert Murdoch ha rilevato nel dicembre scorso, che conta su 12 milioni di abbonati.
I servizi Internet invece avrebbero dovuto competere con la divisione America Online di Time Warner per le connessioni Internet a banda larga, contrastando la sua ambizione a voler predominare nel Web.
Comcast riteneva che la fusione con Disney avrebbe dato vita a una società con una capitalizzazione di Borsa prossima ai 122 mld di dollari, con un fatturato annuo di 45 mld di dollari e un¿ebitda di circa 10 mld di dollari.
Time Warner progetta nel 2004 un turnover di quasi 41 mld di dollari e News Corp, per il suo esercizio fiscale 2004, di 20 mld di dollari, secondo Reuters Research.
La nuova gestione avrebbe potuto anche portare la rete televisiva ABC di Disney verso la profittabilità, facendo la concorrenza a CBS di Viacom ed NBC di General Electric.
Ma Comcast ha deciso di tirarsi indietro e non insistere. La decisione dell¿operatore del cavo ha trovato l¿appoggio della banca d”affari Merrill Lynch che dopo il ritiro dell¿Opa ostile, ha deciso di ripristinare il buy-back sulle proprie azioni per un miliardo di dollari, alzando di conseguenza il giudizio sul Comcast da neutral a buy.
La motivazione che Comcast ha addotto per giustificare il ritiro della propria offerta, è stata quella di non ¿rovinarsi la reputazione¿ di società in grado di portare a termine efficacemente le proprie acquisizioni.
Brian Roberts in una nota ha spiegato che la società è stata sempre ¿disciplinata¿ nelle acquisizioni, ¿¿il che significa sapere quando è ora di ritirarsi, come in questo caso¿.
A giudizio del numero uno di Comcast, ¿¿è apparso chiara la mancanza di interesse da parte del management di Disney e del suo Consiglio di amministrazione per una fusione tra Comcast e la stessa Disney. Di conseguenza – conclude – abbiamo ritirato la nostra offerta”.
Le giustificazioni di Comcast non hanno però convinto alcuni analisti, che avevano da subito visto nell¿operazione Disney un tentativo dell¿operatore via cavo di battere la concorrenza sul mercato dei media.
Sono tanti infatti quelli che adesso si aspettano una nuova mossa da Comcast.
Il prossimo obiettivo potrebbe infatti essere la Adelphia Communications, operatore via cavo in bancarotta dal 2002, forte di una base di 5,4 milioni di utenti registrati, sul quale ha messo gli occhi anche Time Warner.
Ma potrebbe essere anche Metro Goldwyn Mayer, su cui sta vertendo l¿interesse di Sony, ma anche di Time Warner e General Electric.
Comcast ha del resto una situazione economica tranquilla che gli permette di scegliere i giusti investimenti da fare.
Sul sito dell”azienda si legge che i dati di bilancio appena annunciati disegnano un primo trimestre fiscale chiuso con utili netti pari a 65 milioni di dollari, contro una perdita di 297 milioni di dollari ne medesimo periodo del 2003 mentre i ricavi sono avanzati del 9,8% passando dai 4,4 miliardi di dollari dello scorso anno agli attuali 4,9 miliardi di dollari. Il cash-flow dei primi tre mesi del 2004 è risultato pari a 400 milioni di dollari: secondo le previsioni della società a fine 2004 la cifra dovrebbe attestarsi a 2 miliardi di dollari.
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