Europa
La Commissione europea ha adottato una proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla protezione dei minori, della dignità umana e al diritto di replica nel settore audiovisivo europeo e nell¿industria dei servizi dell¿informazione.
Questa raccomandazione si collega al secondo rapporto datato 12 dicembre 2003, a seguito della raccomandazione del 1998 del Consiglio in materia.
Il rapporto analizzava le misure adottate dagli Stati membri dell¿Unione europea dal 2000.
La nuova raccomandazione rappresenta un ulteriore passo verso l¿instaurazione di un¿efficace cooperazione tra gli Stati membri, l¿industria e altre parti interessate, in particolare le associazioni degli spettatori che operano nell¿ambito della protezione dei minori, della dignità umana e del diritto di replica. E risponde alle sfide poste in questo campo dallo sviluppo delle tecnologie.
Viviane Reding, Commissario Ue all¿Istruzione, alla cultura e all¿audiovisivo, ha dichiarato che ¿¿Il contenuto della nuova raccomandazione riguarda le questioni relative alla competenza mediatica, alla cooperazione e allo scambio di esperienza e di buone pratiche tra gli organismi di autoregolamentazione, di coregolamentazione e di regolazione che si occupano di valutazione o d classificazione dei contenuti audiovisivi, alla lotta contro le discriminazione basate sul sesso, la razza o l¿origine etnica, la religione, l¿handicap, l¿età o l¿orientamento sessuale in tutti i media, e al diritto di replica secondo un approccio multimediale.
Il Commissario Ue aggiunge che questa iniziativa è buon esempio di strategia legislativa della Commissione, che ¿¿punta a integrare la regolamentazione di strumenti più flessibile che permettono anche agli Stati membri, all¿industria e ai cittadini di cooperare a livello della Ue sulla base dell¿esperienza acquisita¿.
¿Sono convinta ¿ ha detto in conclusione la Reding – che le iniziative che questa proposta susciterà contribuiranno largamente ad arricchire il dibattito europeo sugli strumenti appropriati per i media in un settore che è sempre più digitalizzato¿.
Competenza mediatica
La responsabilità di proteggere i minori dagli effetti pericolosi dei media è un comunemente sentita.
Le Autorità nazionali di regolamentazione, l¿industria audiovisiva e i genitori dovranno giocare il loro ruolo nella realizzazione di questo obiettivo. Sostenuto da sistemi efficaci di autoregolamentazione e di classificazione, i bambini e i genitori con dimestichezza nei nuovi mezzi di comunicazione sono i più adatti a prosperare nel mondo del futuro.
La proposta include un appello affinché si spingano i minori a un uso più responsabile dei servizi audiovisivi e di informazione online, sensibilizzando maggiormente i genitori e gli insegnanti alle possibilità offerte dai nuovi servizi e dai mezzi a disposizione per proteggere i minori, in particolare attraverso dei programmi di cultura e di educazione mediatica.
Valutazione o classificazione dei contenuti audiovisivi
La valutazione o la classificazione dei contenuti audiovisivi giocano un importante ruolo nella protezione dei minori. Per delle ragioni di diversità culturale sociale tra gli Stati membri, la valutazione dei contenuti dei programmi si effettua a livello nazionale.
Pertanto, in vista di un¿eventuale armonizzazione, la proposta va nel senso di incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra organismi di autoregolamentazione, coregolamentazione e regolatori incaricati della valutazione o della classificazione dei contenuti audiovisivi.
Queste valutazioni e classificazioni dovrebbero permettere a tutti gli spettatori, ma più particolarmente ai genitori e agli insegnanti, di farsi un¿idea sui contenuti dei programmi.
L”immagine delle donne e degli uomini nei media e nella pubblicità
Al fine di completare la proposta di una Direttiva del Consiglio relativa alla realizzazione del principio di uguaglianza di trattamento tra donne e uomini nell¿accesso e nella fornitura di beni e servizi, la raccomandazione proposta include un appello alla lotta contro la discriminazione fondata sul sesso, la razza, la religione, l¿handicap, l¿età o l¿orientamento sessuale in tutti i media e all¿azione a favore della promozione di un¿immagine diversificata e realista delle competenze e delle potenzialità delle donne e degli uomini nella società.
Lo scopo è di ristabilire un giusto equilibrio tra il principio di protezione della dignità umana e la libertà d¿espressione.
Diritto di replica in tutti i media
Il primo passo previsto dalla raccomandazione proposta, per garantire l”effettivo esercizio di un diritto di replica in tutti i media, consiste in un appello lanciato agli Stati membri perché riflettano sulla possibilità di introdurre nella loro legislazione o nelle loro pratiche nazionali delle misure suscettibili di garantire l¿applicazione del diritto di replica in tutti i media, senza pregiudizio della possibilità di adattarne le modalità di esercizio in funzione delle specificità di ciascun tipo di media.
Background
La raccomandazione del 1998 offriva già delle guidelines per lo sviluppo di un¿autoregolamentazione nazionale che riguarda la protezione dei minori e della dignità umana, lo scambio delle migliori pratiche a livello della Ue e la diffusione delle iniziative di autoregolamentazione.
Il secondo rapporto dimostrava che la raccomandazione del 1998, anche se applicata in modo diverso dagli Stati membri e gli Stati aderenti, aveva determinato importanti iniziative, come per esempio la determinazione di criteri comuni di classificazione in funzione dell¿età, o l¿introduzione di filtri Internet.
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Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla protezione dei minori e della dignità umana ed al diritto di replica relativamente alla competitività dell¿industria europea dei servizi audiovisivi e d¿informazione