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Il film La passione di Cristo di Mel Gibson non solo ha fatto un boom ai botteghini di tutto il mondo, ma adesso sta richiamando l¿attenzione di tutti i cinefili che navigano la Rete.
La pellicola si è infatti aggiudicata anche il record negativo del film più scaricato da Internet attraverso le reti del peer-to-peer.
In queste settimane il primato del film potrebbe essere messo in discussione nelle sale, dall¿arrivo delle new entry, ma mantiene ancora quello del più scaricato da coloro che desiderano averne una copia sul proprio computer e lo fanno illegalmente.
A renderlo noto, un¿azienda per il rilevamento della pirateria online. Secondo la società californiana BayTSP, sarebbero ben 36.693 le copie di La Passione a disposizioni sui sistemi di file-sharing di siti come KaZaA o eDonkey.
Al secondo posto, nella classifica dei film più piratati c¿è 21 grammi della Universal Studio con 32.035 copie.
Diretto, prodotto e finanziato da Gibson, il film è distribuito da Newmarket Films, una unità di Newmarket Capital Group, che si aspetta di raggiungere i 400 milioni di dollari.
Il film, solo nei primi tre giorni dalla propria uscita, aveva incassato 17,1 milioni di dollari, portando l”incasso totale in sette settimane dall”uscita a 354,9 milioni di dollari.
Il film di Mel Gibson ha risollevato le sorti, almeno per i giorni di festa, del cinema italiano. Il film ha incassato di più nel nostro Paese che nel resto d”Europa.
In Italia il film ha totalizzato dal giorno della sua uscita, il 7 aprile, circa 11 milioni di euro, con 2.250.000 spettatori; registrando poi il record dell”incasso più alto nel primo giorno di programmazione, il 7 aprile, quando è stato visto da 250.000 spettatori su 663 schermi sparsi in tutta Italia per un incasso totale di 1.218.000 euro.
Il film è parlato in latino e aramaico e per lungo tempo il regista non voleva fosse sottotitolato per la sua uscita nelle sale Usa (25 febbraio 2004) poi ha capitolato alle esigenze della distribuzione.
E¿ stato girato interamente in Italia. Negli studi di Cinecittà è stata ricostruita la città di Gerusalemme, mentre le scene della crocifissione sono state girate a Matera. Il film racconta le ultime dodici ore della vita di Cristo.
Anche se i funzionari di Hollywood stanno tentando di minimizzare gli effetti che le reti P2p hanno sul business di Dvd, incentivate dalla diffusione crescente delle connessioni a banda larga, è chiaro che la diffusione illegale delle copie su Internet sta diventando un problema sempre maggiore per le major cinematografiche e rischia di produrre lo stesso crac che è stato per il mercato musicale.
Dati che arrivano giusto alcuni giorni dopo la pubblicazione del rapporto della British Video Association (BVA) che ha stimato che attualmente 1,67 milioni di persone praticano il downloading illegale di film dalla Rete, mentre lo scorso anno erano 570.000.
Solo per lo scorso anno, la perdita registrata dalle industrie britanniche del settore è stata calcolata in 45 milioni di sterline.
Il direttore generale della BVA, Lavinia Carey, ha definito ¿enorme¿ il pericolo potenziale per il mercato dei Dvd.
Lo studio è stato realizzato su un campione di 16.000 persone di età compresa tra i 12 e i 74 anni.
Anche se i risultati si riferiscono esclusivamente al mercato britannico, non è difficile capire che si tratta di una tendenza comune ormai a livello mondiale.
L¿istituto di ricerca TNS, che ha tirato le somme di questo studio, ha commentato che davanti a simili risultati che testimoniano la crescita galoppante del downloading illegale, è impossibile per il mercato di settore poter realizzare dei guadagni soddisfacenti.
Lavinia Carey ha detto che fino a oggi il downloading era scoraggiato dai tempi, considerati eccessivi, che si impiegava per scaricare un film sul proprio computer. Ma oggi la crescente diffusione della banda larga sta modificando anche questa convinzione.
Non è solo la Gran Bretagna a evidenziare i problemi che al mercato dei Dvd sta causando la pirateria online.
Alla vigilia dell¿apertura del Festival di Cannes Cannes, dove si sta discutendo anche di pirateria, la pubblicazione dei dati delle vendite di Dvd e VHS da parte del Sindacato francese della pubblicazione video, ha acceso la polemica. Questa perdita, la prima da quando il Dvd è entrato in commercio, sorprende per la sua ampiezza e solleva numerose questioni.
La situazione preoccupa i player del settore, che incominciano a chiedere a gran voce maggiore trasparenza per il mercato dei Dvd, senza dimenticare l¿adozione di misure specifiche contro la pirateria.
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