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I primi dispositivi Bluetooth sono arrivati sul mercato da circa tre anni, ma ancora gli analisti non sono d”accordo sul futuro della tecnologia.
Se, infatti, gli apparecchi dotati di funzionalità wireless Bluetooth – che rendono possibile la trasmissione per brevi tratti tra telefoni, computer e altri apparecchi ¿ sono attualmente molto diffusi, molti contestano il fatto che gli utenti non utilizzino affatto la tecnologia.
Tra i sostenitori del Bluetooth, Derek Kerton ¿ analista del Kerton Group ¿ secondo cui la tecnologia ha ormai superato le difficoltà iniziali e, ora che i prezzi sono notevolmente diminuiti, si può con ragione parlare di ¿tecnologia incumbent¿.
A Kerton fa eco Craig Mathias di Farpoint Group che dichiara che il Bluetooth ¿¿è una buona idea, ma sopravvalutata¿ e, soprattutto, con poche speranze ora che stanno cominciando a diffondersi tecnologie di connessione Wireless alternative.
Su un punto sostenitori e scettici sono d¿accordo: ci sono un sacco di dispositivi abilitati al Bluetooth nel mondo.
Nessuno però può dimostrare che le capacità Bluetooth siano effettivamente sfruttate dagli utenti che li possiedono, soprattutto dopo l¿avvento di tecnologie wireless rivali come il Wi-Fi.
La tecnologia Bluetooth è stata progettata per realizzare la comunicazione senza fili tra apparecchi di piccole dimensioni (telefoni, stampanti, notebook, PDA, impianti HiFi, tv,computer, PC, cellulari, elettrodomestici, device,etc ).
Il concetto chiave ispiratore di questa tecnologia è quello di eliminare completamente i cavi necessari alla comunicazione fra questi dispositivi.
Tutte le apparecchiature Bluetooth predisposte in un ambiente di lavoro sono inoltre nella condizione di generare piccoli network senza fili, cioè un”interconnessione di comunicazioni dati come ad esempio una rete di computer (Lan).
La tecnologia, però, ha dovuto affrontare parecchi problemi, incluse le difficoltà di set up e la mancanza di interoperabilità tra i dispositivi dei differenti produttori.
All¿orizzonte, inoltre, la minaccia derivante dal prossimo arrivo sul mercato di nuove tecnologie come l¿Ultra Wide Band (UWB) o l¿802.15.4 (o ZigBee).
La prima è una tecnologia ¿wireless¿ rivoluzionaria, che prevede la trasmissione a larghissimo spettro, da qualche centinaio di MHz fino a decine di GHz, con una bassissima potenza dei segnali, al fine di consentire la perfetta compatibilità con tutte le comunicazioni pre-esistenti nello stesso spettro (GSM, UMTS, satelliti, GPS, applicazioni militari).
E¿ il cavallo di battaglia della rivoluzione dell¿¿open spectrum¿, e cioè niente più licenze, né autorizzazioni alla condivisione per l¿uso dello spettro radio.
ZigBee trasporta invece piccole capacità (fino a 250 kbit/s) fino a 70 metri nelle bande ISM e realizza le cosiddette reti ¿peer-to-peer¿ tra oggetti mobili dotati di sensori, dette anche reti ¿ad-hoc wireless¿ dagli esperti del settore. Rispetto a Bluetooth consente di interconnettere alcune centinaia di nodi (255) ed è caratterizzato da bassa potenza e basso costo (che tende a 1 dollaro USA per transceiver).
Queste tecnologie, però, devono ancora arrivare sul mercato ¿ dicono i pro-Bluetooth ¿ e non ha alcun senso alimentare lo scetticismo per delle tecnologie che sono ancora allo stato embrionale.
¿Allo stato attuale ¿ dice Kerton ¿ sul mercato non c¿è ancora una soluzione alternativa credibile a minacciare il Bluetooth¿.
Secondo i dati di Allied Business Intelligence, lo scorso anno sono stati venduti circa 80 milioni di prodotti Bluetooth. Di questi, 55 milioni sono telefonini.
Quest¿anno, la cifra dovrebbe salire a 300 milioni, due terzi dei quali saranno telefonini.
L¿ottimismo è condiviso anche da In-Stat/MDR, secondo cui l¿uso effettivo della tecnologia sta rapidamente crescendo soprattutto tra gli utenti della telefonia mobile e come parte delle cosiddette “automotive gateways” che centralizzano tutti i sistemi di comunicazione ¿ GPS, telefonino e sistemi di intrattenimento – all¿interno delle automobili.
Entro il 2008 questo si tradurrà in un tasso di crescita annuale del 60%, pari a circa 800 milioni di chipset Bluetooth consegnati.
La forza della tecnologia ¿ spiegano gli analisti In-Stat ¿ risiede proprio nella sua capacità di adattamento a dispositivi, applicazioni e scenari diversi.
Tornando agli scettici, il loro dubbio più grande è l¿effettivo uso della tecnologia: secondo Farpoint Group, anche gli utenti più tecnofili non hanno dimestichezza col Bluetooth che è così diffuso solo perché i diversi produttori lo includono nei dispositivi in vendita, non perché gli utenti lo richiedono specificamente.
Alla luce, poi, del prossimo avvento delle altre tecnologie di cui abbiamo parlato sopra, ¿¿Il Bluetooth è troppo lento per rappresentare veramente una grande fonte di valore, e chi parla di Bluetooth a più alta velocità perde solo tempo¿, dice Mathias.
Al centro dei due estremi, Rob Enderle dell¿omonima società di consulting. Secondo Enderle il Bluetooth può ancora guadagnare credibilità nonostante i dubbi e lo scetticismo che ne hanno ritardato la crescita.
¿I produttori ¿ dice Enderle ¿ devono migliorare l¿user experience, e anche la percezione dell¿user experience¿. E soprattutto farlo in fretta, prima che davvero le altre tecnologie prendano il sopravvento.
Gli analisti, insomma possono dire quello che vogliono o quello che fa loro più comodo, ma a decidere sono sempre gli utenti finali.
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