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I grandi Paesi asiatici ¿ Giappone, Cina e Corea del Sud – hanno ormai da tempo fatto fronte comune per lo sviluppo dei sistemi di telefonia mobile di quarta generazione (4G).
La novità è che il Ministro giapponese delle telecomunicazioni Taro Aso ha appena comunicato agli ufficiali del governo di Pechino e della Corea del Sud di aver selezionato, per i servizi di telefonia di prossima generazione, la banda di frequenza compresa tra 3,400MHz e 4,900MHz.
Si tratta di un annuncio molto importante perché pone i Paesi asiatici in un clamoroso vantaggio rispetto al resto del mondo nello sviluppo dei nuovi sistemi telefonici.
Già ad aprile di quest¿anno, la Cina, il Giappone e la Corea del Sud, hanno annunciato il loro impegno comune verso la creazione di un protocollo comune per gli apparecchi di quarta generazione che prevede, appunto, l¿uso della stessa frequenza di banda.
I tre Paesi manterranno una posizione chiaramente unitaria anche nell¿ambito delle varie conferenze internazionali in programma per stabilire l¿uso globale delle frequenze: un punto cruciale per la diffusione dei servizi di quarta generazione.
La decisone riguardo la frequenza di banda da usare per il 4G dovrebbe infatti essere presa dall¿ITU (International Telecommunication Union) entro il 2007.
Selezionare una banda che metta d¿accordo tutti, però, sarà un processo tutt¿altro che facile, dal momento che si prevede che ogni nazione insisterà per imporre la propria frequenza privilegiata.
Il 4G dovrebbe essere introdotto sul mercato asiatico entro il 2010 e promette velocità di trasmissione almeno 260 volte più rapide delle attuali reti 3G: fino a 20 megabytes al secondo per l¿uplink e a 100 megabytes al secondo per il downlink, ossia l¿equivalente delle comunicazioni in fibra ottica.
Gli apparecchi dovrebbero anche consentire agli utenti di visualizzare immagini ad alta definizione (del tipo televisivo) persino, ad esempio, sui treni ad alta velocità.
Con investimenti previsti nell¿ordine dei 50 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni, l¿Asia si conferma dunque come il mercato wireless più attivo, almeno nella Ricerca e Sviluppo.
L¿operatore giapponese NTT DoCoMo, ha iniziato i test sul 4G già nel 1998, nonostante lo scetticismo tuttora riservato ai servizi di terza generazione.
La Corea del Sud, intanto, avrebbe già organizzando l¿asta per l¿assegnazione delle licenze 4G tra gli operatori del wireless e di Internet broadband.
Attualmente l¿attribuzione è nella fase iniziale, ma le concessioni dovrebbero essere stabilite entro la fine di quest¿anno, per passare alla fase commerciale dei servizi alla fine del 2005.
La quarta generazione dovrebbe essere il giusto mix tra 3G e Wi-Fi, dal momento che i 2 sistemi ¿ allo stato attuale ¿ non soddisfano appieno le esigenze delle diverse fasce di utenti: il 3G ha appena superato ritardi e carenze tecniche e comincia ora a fare i primi passi sul mercato, mentre il Wi-Fi ha una portata troppo limitata per essere considerato una valida alternativa e anche in questo caso si parla già di nuova generazione, ovvero il WiMax.
Secondo Phil Redman, direttore di Gartner Research, il mercato chiede semplicemente una maggiore copertura di rete, prezzi più accessibili e velocità di trasferimento dati maggiori.
Per quanto riguarda invece le nuove applicazioni, saranno le singole aree del mondo a richiedere sviluppi diversi; non è detto che tutti i servizi possano sfondare in culture tecnologiche diverse: l¿esempio dell¿i-mode su tutti.
Il Giappone, da canto suo, è leader mondiale nelle tecnologie connesse al protocollo Ipv6 e spera di renderlo uno standard globale nei prossimi anni.
Attualmente Internet utilizza il protocollo Ipv4, ma il lancio delle nuove generazioni di telefoni cellulari ¿ in seguito al quale si prevede una crescita esponenziale di richieste di nuovi identificativi virtuali online – rende più urgente il passaggio al nuovo protocollo Ipv6.
Il protocollo Ipv6, infatti, sarà in grado di assicurare un numero quasi infinito di possibilità e potrebbe rivelarsi la vera killer application della quarta generazione, capace di trasformare radicalmente il business della telefonia mobile, creando un ambiente wireless IP in cui si muovono e comunicano non solo cellulari, ma anche palmari, computer, notebook e tutto quanto consente la comunicazione a banda larga in mobilità.
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