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Le forze di polizia britanniche, americane, canadesi e australiane sorveglieranno 24 ore su 24 le chat-room, alla ricerca dei pedofili che circolano indisturbati in Rete.
La decisione è stata presa davanti alla necessità di trovare delle ulteriori misure per contrastare questo fenomeno preoccupante, che si sta allargando a macchia d¿olio, e che approfitta della Rete per agire indisturbato.
Poi adesso, con la diffusione sempre più ampia di tecnologie evolute (come le fotocamere digitali) cresce lo scambio di immagini pedo-pornografiche.
In questo senso, una serie di piani verranno vagliati nella tre-giorni londinese della International Global Task Force, con l¿idea di creare una forza di mondiale che sorveglierà in particolare le chat-room, che sono frequentate per lo più da adolescenti, alla ricerca dei colpevoli.
“Ciò non dovrebbe essere considerato come un Grande Fratello tattico, ma un modo per far diventare più visibile su Internet la polizia“, ha detto l”assistente capo della Squadra britannica del crimine Jim Gamble all¿agenzia Reuters.
Nell”ambito del piano, un pubblico ufficiale dovrebbe apparire di tanto in tanto negli spazi di chat per esaminare le conversazioni e dovrebbe essere identificato con una sorta di “distintivo informatico” o icona di una “Task Force Virtuale Globale” a chiunque sia presente nella chat-room.
“Vogliamo dare al potenziale predatore l”idea che noi lì siamo presenti e farlo riflettere sul fatto se gli convenga tentare di agire o andarsene da quella particolare chat-room“.
L¿idea, secondo i dirigenti di Gable, è di stabilire una presenza visibile della polizia su Internet, con l¿obiettivo di scoraggiare i pedofili e rassicurare gli utenti. Una sorta di pattugliamento delle vie, ma questa volte si tratta di quelle virtuali della Rete.
Questo importante incontro fa seguito alla creazione, nel dicembre 2003, del Gruppo di lavoro virtuale internazionale (International Virtual Global Task Force), che lavora per individuare e segnale i pedofili che operano nel Web.
Con le nuove misure, se una persona cerca di entrare in contatto in modo sospetto con i ragazzini, sarà immediatamente interrotta, per dialogare virtualmente con i poliziotti, che potranno suggerirgli un supporto medico.
La polizia vuole anche bloccare i finanziamenti di operatori di siti Web che diffondono pedopornografia e congelare le carte di credito dei loro clienti.
E¿ stata anche avviata un¿azione di stretta collaborazione con le banche. Il 3 giugno scorso, un centinaio di sospetti di pedofilia scozzesi erano stati interrogati, dopo essere stati identificati grazie alle coordinate delle loro carte di credito.
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