Italia
Rinnovato fino al 30 giugno 2007 il patto di sindacato di Rcs MediaGroup. Lo hanno deciso i soci del patto nella riunione dello scorso 21 giugno, secondo quanto si apprende da un avviso a pagamento pubblicato su alcuni quotidiani, che ufficializza quanto già emerso nei giorni scorsi.
I componenti del patto dovevano comunicare ¿¿entro il termine perentorio del 30 giugno¿ la loro decisione sull’acquisto del pacchetto dell’8,6% messo in vendita da Gemina, che rimarrà nel patto con una quota di circa l’1% che potrà essere ceduta ¿agli altri partecipanti pro-quota a termini e condizioni da concordarsi¿.
Al punto VI dell’annuncio si dice che i soci aderenti al patto ¿si sono dati atto di stare valutando l’ammissione di altri partecipanti al patto¿.
Dall’avviso si apprende poi che Cesare Romiti, oltre che presidente onorario di Rcs MediaGroup, è stato designato anche presidente della Fondazione Corriere della Sera.
In particolare, nell’avviso si legge come “i partecipanti si sono impegnati a far nominare dagli organi competenti Cesare Romiti quale presidente onorario di RcsMediaGroup e della Fondazione Corriere della Sera”.
La Consob ha intanto chiesto ai soci del patto di chiarire l’accordo sulla ripartizione della quota nella società ceduta dalla Gemina della famiglia Romiti, ha detto il presidente della commissione Lamberto Cardia.
“Abbiamo chiesto qual’è la situazione attuale e quale sarà la ripartizione all’interno del patto che i soci intendono effettuare in base alle regole del patto stesso”, ha spiegato Cardia. “Credo che debbano rispondere in tempi brevi“, ha aggiunto. ¿Questo – ha concluso – perché il mercato deve essere informato”.
Ma la situazione non è ancora chiarita. Lo scorso 28 giugno, il Consiglio d’amministrazione della prima holding editoriale italiana ha approvato l’offerta dei partecipanti al patto Rcs ad acquistare l’8,6% detenuto nel Gruppo al prezzo di 4,4 euro per azione, per un incasso di 277,2 milioni. La plusvalenza attesa dall’operazione è di 34 milioni di euro.
Ma la notizia più rilevante sembra essere quella che, Mediobanca (9,4%) starebbe valutando l’acquisto di parte delle azioni Rcs cedute da Gemina e inoptate dagli altri soci del patto di sindacato della società editoriale.
l’indiscrezione sarebbe trapelata da fonti finanziarie. Ogni possibile iniziativa, secondo quanto si apprende, è stata comunque subordinata all’entità della quota Gemina che rimarrà inoptata dopo le rinunce degli altri soci e che appare di non notevole dimensione.
Con la sottoscrizione pro quota del pacchetto Gemina, a Mediobanca andrà un altro 2,25% circa del capitale Rcs portando la partecipazione complessiva all’11,61%. Diverrà così il primo azionista di Rcs, superando la Fiat (10,2%), che ha rinunciato a tale possibilità per concentrarsi nel core business.
Convinti a non voler incrementare la propria quota anche l’ex presidente del Patto Luigi Lucchini e Bertazzoni, mentre Generali sarebbe favorevole ed Edison si trova ancora in fase di valutazione.
Secondo l’accordo fra i soci stabili di Rcs, la quota dell’8,6% ceduta da Gemina sarà ridistribuita fra i componenti del patto, mentre Intesa, Pirelli (entrambe con quote inferiori al 2%) e Gruppo Pesenti (4,8%) si sono impegnate ad acquistare anche l’eventuale inoptato derivante dalla rinuncia dei soci ad acquistare la quota a loro spettante.
Fiat ha fatto smentito ieri, con una nota per la stampa, le indiscrezioni, secondo cui il Gruppo automobilistico sarebbe intenzionato a cedere metà della partecipazione detenuta in Rcs MediaGroup, (corrispondente a circa il 5,10%).
Nella nota si legge che Fiat precisa “su richiesta della Consob, che si tratta di notizia priva di fondamento”.
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